Don Carlo Mazzella, aria di rinnovamento per la Comunità della Parrocchia di San Domenico a Campagnano

Padre Carlo Mazzella, sacerdote diocesano, classe 1982 da tre anni è pastore nella chiesetta di San Domenico in Santissima Annunziata nella piccola frazione di Campagnano, Comune di Ischia. La Parrocchia per almeno dieci anni aveva sofferto la mancanza di un parroco nominato stabilmente. Nel frattempo era stata affidata per alcuni anni a Don Stanislaw Czaplicki che aveva dato una seria impronta spirituale, ma non avendo la nomina parrocale, non aveva potuto risolvere quelle problematiche che richiedevano permanenza stabile e pienezza dei poteri amministrativi. A lui sono seguiti altri sacerdoti ciascuno con incarico di qualche mese. È stato il nuovo Vescovo della Diocesi di Ischia e Pozzuoli, Mons. Gennaro Pascarella a nominare don Carlo Mazzella Cancelliere della Diocesi di Ischia e prima Amministratore e poi Parroco nel 2023 della piccola Comunità di Campagnano. La Frazione di Campagnano lo ricordiamo, ha origini antiche ed è abitata sia da pochi ceppi familiari, peraltro estesi, che da molte famiglie di nuovo impianto. Questa conformazione fa’ si che il rapporto tra qualche famiglia determini l’intero l’equilibro sulla piazza . Successivamente alla nomina di Don Carlo, la tradizione del Presepe Vivente, interrotta a causa del Covid e dello scioglimento della relativa associazione, è stata ripresa e voluta fortemente dal nuovo parroco cui hanno dato il placet gli organismi di collaborazione, assumendo una fisionomia più religiosa (la manifestazione ha avuto inizio con l’Adorazione Eucaristica che ha dato fragranza evangelizzatrice ai figuranti che dopo un poco sarebbero usciti per le strade del paese dove avrebbero preso posto). La tradizione del Presepe Vivente da evento storico e folkloristico ha assunto da quest’ultimo Natale i tratti di un vero e proprio atto di fede di tutta la Comunità. Poniamo al neo parroco alcune domande per conoscerlo meglio: Caro Don Carlo noi ci conosciamo dai tempi in cui eri Vicario Parrocchiale a Santa Restituta: come hai trovato la Parrocchia di Campagnano appena vi sei arrivato tre anni fa?».



《La Parrocchia aveva dei servizi liturgici essenziali (almeno per alcune celebrazioni domenicali e quelle più importanti), ma non aveva un indirizzo unitario tra le sue componenti e ciò rispecchiava la stessa frammentazione del paese》.
Qual è stata la tua reazione quando ti è stata proposta dal Vescovo Pascarella la Parrocchia di Campagnano?
《Ho subito pensato che tornavo in un luogo dove da seminarista ero stato di aiuto al parroco Don Emilio Basile》.
Come hai interagito con la Comunità ed essa con te?
《Provenendo da quattro anni trascorsi con Don Carlo Candido allo Spirito Santo di Ischia Ponte e tre anni e mezzo a Lacco Ameno avevo fisso nel cuore il principio della Parrocchia come Comunità e Famiglia. A Campagnano questo non c’era e ciò non poteva prendere piede senza un serio atto di conversione che partisse almeno dal considerare che ciò che si fa in Chiesa lo si fa per Gesù, e non per una gratificazione personale. Mi sono interessato personalmente di favorire l’adeguamento della formazione dei miei collaboratori e di rivedere la prassi liturgica e pastorale della Parrocchia. Come avviene in tutte le situazioni in cui “Si è sempre fatto così” come dice Papa Francesco, non tutti hanno colto subito la preziosità di questa opportunità formativa》.
Di quali cose fatte finora sei soddisfatto?
《I miei collaboratori hanno raggiunto un livello di formazione soddisfacente e ogni due mesi facciamo un ritiro insieme presso le suore del Gam (Gioventù Ardente Mariana); la Parrocchia adesso ha tre cori, di cui fiore all’occhiello è il coro dei bambini alla Messa delle ore 11 la domenica. Tutte le celebrazioni importanti sono coperte dal servizio di un coro. Negli ultimi tempi la Parrocchia è diventata tutta a misura di bambino, con giochi sul sagrato, tombolate, gite e uscite per andare a cena col parroco, cui si aggiunge una cosa che non si era mai fatta fino a questo momento dalla nascita della Parrocchia ovvero i Campi-scuola. Inoltre ogni anno si fanno almeno tre o quattro pellegrinaggi e la Parrocchia si è fatta più prossima agli ultimi e alle famiglie in stato di reale necessità attraverso la Caritas e un canale ulteriore gestito personalmente dal parroco. La Parrocchia è realmente il centro della vita sociale di Campagnano ed è anche il punto di riferimento per la pacificazione tra famiglie in contrasto tra loro, nonché sentinella per garantire la legalità su un territorio di fatto poco curato dalle istituzioni e talvolta succube di gesti di prepotenza. A dicembre abbiamo posizionato una macchina elevatrice al lato sinistro dell’ingresso del sagrato per consentire alle persone disabili di salire con la carrozzella e di entrare in Chiesa; siamo la prima Parrocchia sull’isola che ha questo sistema per arginare le barriere architettoniche per anziani e disabili. La Parrocchia ha anche rivalutato tutte le feste e i momenti in comune del popolo come la solennità dell’Annunziata e la festa di Sant’Isidoro, ma la novità assoluta è che dal 27 dicembre 2024 abbiamo diretto per la prima volta il Presepe Vivente che dall’anno scorso fa parte della regolare programmazione liturgico- pastorale della Parrocchia per ogni anno》.
Insomma Don Carlo hai messo in atto un processo di rinnovamento efficiente e inarrestabile! Porgiamo i migliori auguri a te e alla Comunità e alle famiglie che hanno colto queste iniziative e stanno sperimentando accanto a te un nuovo cammino in questo 2025! Buon Anno Giubilare, auguri di cuore!