CRONACA

Don Ciotti a Procida: «L’unico conflitto da coltivare è quello con la propria coscienza»

Emozionante e partecipato l’incontro con gli studenti del quinto anno del “Caracciolo – Da Procida”, caratterizzato da un monito: la legalità nasce da un patto di responsabilità dell’io e la giustizia del noi

Solo il “noi” può essere protagonista di un vero cambiamento sociale! La vera libertà ha come condizione ineliminabile la legalità. La legalità nasce da un patto tra la responsabilità dell’io e la giustizia del noi. Tutti noi siamo chiamati in gioco direttamente come persone, come “io”: ognuno deve prendere posizione. Se amiamo la libertà non possiamo delegare! La famiglia e la scuola hanno una responsabilità educativa, si deve educare alla responsabilità, all’attenzione alla libertà e alla dignità delle persone.

Con questa invocazione corale, tra applausi ed emozione, si è aperto l’incontro tenutosi il 15 marzo scorso nel cortile del “Caracciolo – Da Procida”, guidato dalla dirigente prof.ssa Maria Saletta Longobardo, già storica fucina di generazioni e generazioni di marittimi procidani e non solo, dove il presidio Libera di Ischia e Procida, nato nel 2016 e intitolato alla memoria di “Gaetano Montanino”, vittima della criminalità organizzata, ha organizzato una mattinata di riflessioni tra gli studenti del quinto anno con don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore dapprima del Gruppo Abele, come aiuto ai tossicodipendenti e altre varie dipendenze, e quindi proprio dell’associazione Libera contro i soprusi delle mafie in tutta Italia.

Nel corso della mattinata la passione e la forte personalità dell’oratore ha conquistato gli studenti coinvolgendoli nelle riflessioni sulla guerra e sul difficile momento storico che stiamo vivendo

Nel corso della mattinata la passione e la forte personalità dell’oratore ha conquistato gli studenti coinvolgendoli nelle riflessioni sulla guerra e sul difficile momento storico che stiamo vivendo.

“L’unico conflitto che bisogna coltivare è quello con la propria coscienza – ha detto don Ciotti, rispondendo alle domande degli studenti – perché solo una coscienza critica ci può spronare a migliorare il mondo”.

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“Il suo racconto ci ha ancora una volta trasmesso tutta la passione per l’impegno a favore degli ultimi, contro le discriminazioni e contro le guerre”, ha sottolineato la consigliera alle politiche sociali del Comune di Procida, Matilde Carabellese

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“Il suo racconto ci ha ancora una volta trasmesso tutta la passione per l’impegno a favore degli ultimi, contro le discriminazioni e contro le guerre”, ha sottolineato la consigliera alle politiche sociali del Comune di Procida, Matilde Carabellese.

All’incontro hanno preso parte, con le istituzioni, anche alcune delle donne ospiti del Sai, già Sprar, che accoglie sull’isola migranti, rifugiati e richiedenti asilo con un sistema di ospitalità diffuso, e i rappresentanti della cooperativa Less Onlus, che gestisce la struttura.

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