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Don Merola: «Troppa ignoranza in giro, la scuola resta fulcro importante»

 Una giornata importante, nella quale lei ha rappresentato il valore della scuola sottolineando come debba essere comunione di intenti e non motivo di scissione.

«Sono a Casamicciola in questo bellissimo istituto e ho detto ai genitori e a tutti di costruire ponti per sconfiggere il male. A Napoli questo male è la camorra, ma vedo che in giro c’è un po’ troppa ignoranza e siccome non nasciamo cristiani, ma cittadini, approfittiamo di questo tempo che non tornerà più. Ed allora mandiamo i nostri figli in scuole come il Manzoni, che oggi risorge con questo sorriso di bambini».

Vedere bambini così sorridenti fa sempre un certo effetto.

«Sì e non a caso a Napoli abbiamo costituito l’associazione “’a Voce d”e Creature”. Dobbiamo ritornare ad investire sull’infanzia, sui bambini, sugli adolescenti. Siccome questi non votano vengono sistematicamente ignorati. Invece vedere un’amministrazione che ha messo al centro il bambino con una scuola significa che per Ischia è una giornata bella».

Ischia è una diramazione della terraferma, di Napoli. Qual è il suo rapporto con l’isola e con il mare?

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«Il mio rapporto è meraviglioso perché qui a Casamicciola da anni portiamo i bambini in una villa messa a disposizione da una benefattrice, la signora Maria. Sapere che i bambini hanno scoperto anche quest’angolo di Paradiso è una gioia. Ma questo Paradiso dobbiamo però conservarlo perché è l’uomo che sporca la natura e l’ambiente. Non è Dio a essere colpevole, anche se talvolta ad avere un tumore è un bambino. Venire qui significa anche imparare cosa significa rispettare l’ambiente».

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Ha detto che questi bambini frequentano Casamicciola. Papa Giovanni Paolo II quando venne qui il 5 maggio lanciò un messaggio: accogli, ascolta, ama. Le chiedo qual è il livello di cultura dell’ospitalità che lei ha riscontrato verso chi è stato meno fortunato?

«A Ischia c’è una cultura dell’accoglienza straordinaria, c’è molta generosità. Tante persone con le quali abbiamo avuto a che fare sono state estremamente sensibili nei nostri confronti. Serve solo un ultimo passo in avanti per arrivare al traguardi: cercare di essere amore, di essere comunione.  Respirare amore significa fare del bene a questi bambini».

 

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