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Donazioni Organi, sull’isola circa in 8mila hanno detto sì

A Casamicciola e Serrara Fontana non è ancora possibile aderire ad alla donazione al momento del rinnovo della carta d’identità. A Ischia la percentuale più alta di consensi

Sull’isola di Ischia sono poco meno di 8mila (per la precisione 7.961) le persone che hanno espresso il proprio consenso alla donazione degli organi. A dire di no, invece, poco più di 11.800 (11.871 per la precisione). Tutti i cittadini maggiorenni hanno la possibilità di dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti. La volontà può essere rilasciata alla Asl, presso gli Uffici Anagrafe dei Comuni che hanno aderito al progetto ‘Una scelta in Comune’ o presso l’Aido – Associazione italiana donazione organi -tramite degli atti olografi. Solo quattro dei sei Comuni dell’isola hanno aderito all’iniziativa ‘Una scelta in Comune’ che consente di esprimere la propria volontà sul consenso o rifiuto di donazione degli organi all’atto del rinnovo della Carta d’identità. Si tratta di Ischia, Forio, Lacco Ameno e Barano. Non hanno aderito all’iniziativa, invece, Casamicciola e Serrara Fontana. Il primo Ente ad aderire ad “Una scelta in Comune’ è stato Ischia che ha registrato 3369 consensi pari al 70,2% delle adesioni e 1429 opposizioni con il 29,8% dei pareri contrari. Il primo Comune dell’isola ad aderire a ‘Una scelta in Comune’ dal 8 luglio 2016 è stato Ischia. Poco più di un mese dopo, il 26 agosto 2016, ha aderito al progetto anche il Comune di Forio. Sono 2957, infatti, le adesioni pari al 64,8% con un rifiuto pari a 35,2% con 1609 casi. Barano è l’ultimo Comune, da punto di vista temporale, che ha aderito alla possibilità di dare la propria adesione alla donazione degli organi nel momento in cui si rinnova la carta d’identità. Dal 31 ottobre 2017 a Barano sono state 1264 le adesioni (pari al 65,2%) con 675 dinieghi (pari al 34,8%). Minori i numeri di Lacco Ameno che ha aderito al progetto “Una scelta in Comune” dal 9 dicembre 2016. Nel Comune del Fungo sono state registrate 371 adesioni pari al 65,3% e 197 opposizioni che rappresentano il 34,7%.  

Eppure basta poco. È la legge che prevede come “la carta d’identità può altresì contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte. I comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema Informativo Trapianti, di cui all’articolo 7, comma 2, della legge 1 aprile 1999, n. 91”. Il legislatore ha pertanto introdotto un’ulteriore modalità di manifestazione del consenso o del dissenso alla donazione di organi e tessuti, oltre a quelle previste dalla Legge 1 aprile 1999, n. 91 (“Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti”), dal Decreto Ministeriale 8 aprile 2000 e dal Decreto Ministeriale 11 marzo 2008. Infatti, l’individuazione del rilascio/rinnovo del documento d’identità come momento per registrare la dichiarazione di volontà sta consentendo di raggiungere in modo progressivo e costante tutti i cittadini maggiorenni, invitati dall’operatore dell’ufficio anagrafe a manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione di organi. La manifestazione del consenso o del diniego costituisce una facoltà e non un obbligo per il cittadino.

Come dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti

La dichiarazione di volontà alla donazione di organi sulla carta d’identità

Al momento del rilascio o del rinnovo della propria carta d’identità, ogni cittadino maggiorenne può manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti attraverso una dichiarazione. La propria volontà di diventare donatore di organi può essere espressa anche attraverso altre modalità: con una dichiarazione, resa in carta libera o su moduli appositamente predisposti da enti pubblici e dalle associazioni dei donatori, da cui risultino, oltre alla volontà in ordine alla donazione degli organi e dei tessuti, i dati personali, la data e la firma; con una dichiarazione resa presso le aziende sanitarie, le aziende ospedaliere o gli ambulatori dei medici di medicina generale o con una dichiarazione resa presso i Centri Regionali per i Trapianti (CRT). Tutte le manifestazioni di volontà, in qualunque modo siano espresse, vengono raccolte in un’unica banca dati nazionale: il “Sistema Informativo dei Trapianti” (S.I.T.). ed è proprio il Sit a dirci quanti potenziali donatori ci sono in Italia e sulla nostra isola.  

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