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Donne in sicurezza, convegno a Lacco Ameno sugli infortuni e i rischi lavorativi in casa

Nella sala consiliare, l’incontro promosso dalla commissione Pari Opportunità della Regione Campania nell'ambito delle attività della sottocommissione Casalinghe/Family managers. Per sostenere, magari con più informazione, la necessità di una tutela adeguata della salute di chi spende la propria vita per la famiglia

Le donne, insieme ad anziani e bambini, sono le categorie più a rischio e più esposte ai pericoli. E tra le donne, sono le casalinghe quelle maggiormente coinvolte negli incidenti domestici. Spesso, purtroppo, prive di assistenza previdenziale e assicurativa. La casa, considerata da sempre il luogo sicuro per eccellenza, nasconde insidie che possono provocare traumi, cadute, ustioni, ferite da taglio e danni di ogni genere. Disattenzione, eccesso di sicurezza, fretta. Basta un attimo di sbadataggine ed è facile trovarsi con un arto fratturato o altri traumi più o meno severi. Faccende domestiche o faccende pericolose? L’accostamento non è ardito, se tra gli ambienti della casa dove questi incidenti si verificano, al primo posto c’è la cucina (il 63% degli incidenti avviene proprio nel principale luogo di lavoro di una casalinga). Seguono camera da letto, soggiorno, scale e bagno (generalmente a seguito di caduta sulle superfici scivolose dei sanitari e del pavimento).

Sono tutti dati emersi dal convegno “Sicurezza e dignità in ambito familiare”, promosso dalla commissione Pari Opportunità della Regione Campania nell’ambito delle attività della sottocommissione Casalinghe/Family managers, in collaborazione con il comitato scientifico costituito da Natalia Sanna,  Dominique Testa e Tina Monti e inserito nel progetto “Donne a tutto tondo”, voluto fortemente dal Comune di Lacco Ameno e coordinato dall’Assessore alla Cultura Cecilia Prota. L’incontro, svoltosi nella Sala consiliare del Municipio, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare la platea e i partecipanti sul tema dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici, alla luce della Legge 3 dicembre 1999, n. 493, che all’articolo 6, definisce il lavoro svolto in casa come “l’insieme delle attività prestate nell’ambito domestico, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente domestico”. Ma anche quello di ricordare le novità dell’ultima legge di bilancio e del reddito di cittadinanza sul tema del lavoro di cura. E’ basilare, in altri termini, riconoscere il lavoro svolto (quasi sempre senza retribuzione) da milioni di donne che sostengono i propri compagni, figli e genitori con grandi sacrifici. Come sostenere, magari con più informazione, la necessità di una tutela adeguata della salute e della sicurezza di chi spende la propria vita per la propria famiglia. Il lavoro in ambito domestico ha valore sociale ed economico, ed è quindi necessario avviare un percorso che informi le donne e tutta la comunità sulle misure finalizzate alla tutela del rischio infortunistico durante le faccende svolte in ambito domestico. Un impegno, quello della formazione e dell’informazione, che la Commissione regionale Pari Opportunità svolge con tenacia ed entusiasmo su tutto il territorio campano.

Il convegno, moderato dalla prof.ssa Tina Monti, è stato aperto dai saluti del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il quale ha espresso pubblicamente «un forte sentimento di gratitudine verso la Commissione perché, sin dalla notte del sisma dell’agosto 2017, è stata vicina al Comune di Lacco Ameno, a quello di Casamicciola, e soprattutto alle scuole dei territori colpiti. Tutta l’isola d’Ischia sente la necessità di essere affiancata da enti sovracomunali e di credere nelle istituzioni per scrollarci di dosso, le difficoltà che, a distanza di oltre un anno, ancora viviamo. Un sostegno necessario non solo nel momento dell’emergenza ma anche nella fase ordinaria. Oggi l’appuntamento è importante perché riguarda una fascia sociale, le casalinghe, vulnerabile e mai adeguatamente sostenuta o valorizzata. Mantenere alta l’attenzione e l’interesse istituzionale su tematiche legate alla sicurezza, alla coesione, alla sanità è sicuramente importante. Il Comune di Lacco Ameno è vivo da un punto vista culturale anche grazie a questi progetti che l’assessorato alla Cultura porta avanti con grande impegno.»

Un legame, quello con Lacco Ameno, confermato anche da Natalia Sanna, presidente della commissione Pari opportunità della Regione Campania «Abbiamo intrapreso questo percorso quasi agli esordi del nostro lavoro come commissione. Siamo arrivate nel dicembre del 2017, pochi mesi dopo il terremoto, per aiutare le scuole terremotate e offrire loro quello che potevamo: computer, stampanti, attrezzature per le palestre. L’isola è un terreno fertile per tematiche legate alla condizione femminile e alle pari opportunità. Dopo un primo incontro realizzato per le scuole sulla violenza, oggi il convegno è sul lavoro in casa, sui rischi e le tutele di questo lavoro, un argomento che si conosce poco, per cui la sensibilizzazione sul territorio l’abbiamo voluta fortemente. Gli incidenti in casa –continua la Sanna -sono molto frequenti e talvolta determinano anche invalidità permanenti. Altra aspetto su cui vogliamo porre l’attenzione è la regolamentazione del reddito di cittadinanza per quelle neomamme che crescono i figli sotto i tre anni o per coloro che accudiscono a casa persone con disabilità grave o non autosufficienti.». Lo ribadisce anche Dominique Testa, della Sottocommissione Casalinghe: «Ai sensi dell’art. 4 comma 3 della legge sul Reddito di cittadinanza, possono essere esonerati dagli obblighi connessi alla fruizione, compresi dunque quelli relativi alla formazione, i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni di età ovvero di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti a fini ISEE». La Testa ha poi ricordato le novità che la legge di bilancio ha previsto in tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici (incluso l’aumento da 12,91 euro a 24,00 euro e l’estensione della copertura fino a 67 anni, e non più fino a 65.). Tutte le relatrici, a questo proposito, hanno sottolineato quanto sia poco conosciuta l’esistenza dell’obbligo di sottoscrivere la polizza antinfortuni domestici INAIL. Nel 2018, infatti, solo 1 milione di persone su 9 milioni ha sottoscritto tale assicurazione. Disinformazione, certo, ma forse incide sull’evasione del pagamento anche il fatto che la sanzione per chi non adempie all’obbligo è inferiore al costo e quasi mai viene applicata. L’assicurazione INAIL, detta anche assicurazione casalinga contro gli infortuni, è stata introdotta con la legge 493/1999, successivamente integrata e modificata per dare concreta attuazione a un principio di elevato impatto etico e sociale che valorizza la dedizione e il senso di responsabilità di chi svolge quotidianamente, e a tempo pieno, il proprio lavoro tra le mura domestiche, equiparandolo, dal punto di vista della tutela dei rischi da infortunio, a quello svolto fuori casa. Casalinghe (ma anche casalinghi) rappresentano infatti una categoria di lavoratori particolarmente esposti a condizioni di rischio, tipiche dell’ambiente in cui operano.

E’ stata Rossella Continisio, professionista Contarp –INAIL Direzione Regionale Campania a illustrare alla platea, nel dettaglio, tutti gli aspetti del provvedimento. A partire dalle persone che dovrebbero assicurarsi: donne e uomini di un’età compresa tra i 18 e i 67 anni che svolgono un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano; che non sono legati da vincoli di subordinazione; che prestano lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo, non svolgono cioè altre attività per le quali sussiste obbligo di iscrizione a un altro ente o cassa previdenza. E ancora gli spazi di tutela; l’indennizzo, le prestazioni e il pagamento del premio; le sanzioni; il costo a carico dello Stato per individui in stato di indigenza («ecco perché è importante parlarne – osserva la Sanna – questo vuol dire parlare di equità sociale»). Regolamentazione che tutti possono esaminare collegandosi al sito www.inail.it.

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Sui rischi in ambito domestico ha riflettuto anche Libera Di Liello, Dipartimento di prevenzione ASL Na2 Nord, insieme a Wilma Trani, che opera direttamente sul Distretto 36 di Ischia e Procida.
«Gli incidenti domestici – ha ricordato la Di Liello – sono stati definiti dall’Unione Europea un’emergenza di sanità pubblica. La tutela esiste, ci sono delle norme, ma il mondo sanitario si sta organizzando soprattutto nella prevenzione, per ridurre l’incidenza e, quando si è verificato l’evento, per ridurre il danno. Come? Attraverso informazione e formazione, esiste un piano sanitario nazionale e regionale sulla prevenzione che affronta queste tematiche. Si parte dalle scuole:  mettersi al fianco degli insegnanti, perché quando certi atteggiamenti corretti si insegnano nei bambini, cioè in una fascia d’età di costruzione del proprio sé, diventano comportamenti sicuri anche in età adulta. L’Asl è a completa disposizione con pacchetti formativi e informativi.» Un appello che viene subito raccolto dalla Dirigente scolastica dell’IC “Vincenzo Mennella” Assunta Barbieri pronta, come prima iniziativa, a far diffondere in oltre 600 famiglie l’opuscolo sull’assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici, ma anche a collaborare per un incontro collettivo tra la scuola isolana e mondo della sanità pubblica per aderire a tutte le campagne di promozione della salute nella comunità.

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«Speriamo di poter organizzare questo incontro con tutti i dirigenti scolastici dell’isola d’Ischia il prima possibile – ha commentato l’assessore Cecilia Prota – una sinergia fondamentale per comprendere meglio i molteplici aspetti che riguardano l’educazione alla salute. Oggi abbiamo appreso tante notizie utili, ci faremo portavoce e metteremo a disposizione delle realtà associative che aderiscono al nostro progetto, come la Fidapa, tutti i preziosi contributi raccolti in questa giornata. “Donne a tutto tondo” continua nel suo cammino di sensibilizzazione. Un percorso culturale ampio, una rete di sostegno sempre più ricca, il coinvolgimento, spero crescente, della società civile. Ringrazio la Commissione Pari Opportunità, le cittadine e i cittadini dell’isola che rendono possibile tutto ciò e tutti coloro che decideranno di unirsi a noi nel corso del tempo.»

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