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Droga, condannato a otto mesi ma la pena è sospesa

Processato per direttissima un isolano accusato di spaccio in seguito al rinvenimento di 58 grammi di sostanza stupefacente nella sua abitazione da parte della polizia. Dopo il verdetto, il 27enne è tornato in libertà

Condannato, ma con pena sospesa. Diosnel Sartori, ischitano 27enne di origine cubana, era stato arrestato due giorni fa dagli agenti della Polizia di Ischia agli ordini del dottor Alberto Mannelli, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio. L’azione era scattata nella tarda mattinata: gli agenti, che evidentemente lo “attenzionavano” da tempo nell’ambito di un’attività di indagine più ampia nella continua attività di contrasto e repressione al fenomeno che vede le Forze dell’Ordine monitorare costantemente le possibili direttrici che lo alimentano, avevano individuato il giovane nei pressi della zona della Spiaggia dei pescatori, che confabulava con un ventenne nei pressi dei pedalò posti sul bagnasciuga. Dopo pochi minuti i due lasciarono il luogo prendendo direzioni diverse. Pochi minuti dopo gli agenti hanno invitato il Sartori a seguirli presso gli uffici del Commissariato, dove veniva sottoposto a perquisizione personale, che tuttavia non ha permesso di rinvenire tracce di stupefacenti. Intanto, il ventenne aveva fatto perdere le sue tracce.

L’ispezione si è poi estesa all’abitazione del Sartori, e qui gli agenti si sono infine imbattuti in un quantitativo di stupefacenti: sul balcone di una stanza, i poliziotti hanno rinvenuto un barattolo in plastica, contenente sostanza del tipo Marijuana, per un peso complessivo di 56,72 grammi, di cui quaranta in un pezzo intero, e il resto diviso e confezionato in otto involucri di cellophane. Inoltre, sempre sul balcone all’interno di una busta di plastica contenente effetti personali del giovane, è stato trovato un bilancino di precisione di marca Cristylight occultato in una scarpa da ginnastica, due coltelli con lama annerita e un rotolo di di cellophane. L’ispezione ha consentito di trovare altri indizi anche all’interno della camera da letto del Sartori, quali un altro bilancio di precisione di marca Laica e un cellulare privo di scheda sim.

Il giovane in serata è stato condotto in Commissariato per le formalità di rito, per poi essere sottoposto alla detenzione domiciliare, in attesa della celebrazione del processo per direttissima che si è poi svolto ieri mattina. Sartori, difeso dall’avvocato Massimo Stilla, ha scelto il rito abbreviato, e il giudice nella tarda mattinata ha emesso il verdetto. Il ventisettenne è stato condannato a otto mesi di reclusione, ma la pena è stata sospesa, e il giovane è stato così rimesso in libertà senza ulteriori misure restrittive. Un verdetto piuttosto favorevole per la difesa: sulla decisione del giudice con tutta probabilità avrà influito la circostanza della la mancata flagranza di reato e ovviamente la mancanza di evidenze che provassero al di là di ogni ragionevole dubbio l’avvenuto spaccio della sostanza stupefacente.

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