Due settimane di attesa per fare le analisi del sangue
La singolare circostanza che si sta verificando al Rizzoli dove non si effettuano più di 37 prelievi al giorno. I disagi vanno avanti da tempo a causa di una disposizione interna dovuta, pare, all’eccessivo carico di lavoro. La testimonianza di una anziana utente

15 giorni di attesa per fare le analisi del sangue, al rizzoli non più di 37 prelievi al giorno. La nuova regola interna che mette ancora in crisi le esigenze della comunità insulare in relazione ai servizi ed alle prestazioni dell’unico ospedale di Ischia. Disagi e lunghe attese a causa della carenza di organico e del carico di lavoro dell’unico infermiere presente nel laboratorio analisi che per quanto ci è dato apprendere non riesce ad effettuare più di un massimo di 37/38 prelievi giornalieri, salvo eccezioni. Chi, banalmente, ha avuto bisogno delle analisi del sangue se n’è accorto già qualche settimana fa. Prenotare tramite Cup è diventato molto, molto difficile. C’è da aspettare per circa qualche settimana in particolare nell’Ospedale Anna Rizzoli di Ischia. Una utente di Forio che ha effettuato la prenotazione il 21 marzo scorso potrà eseguire le analisi solo il prossimo 3 aprile. Un disservizio che sta causando non pochi disagi alla popolazione insulare, peraltro in una prestazione molto comune. Tutto ciò accade nel silenzio generale senza che neppure qualcuno si indigni o chieda un intervento per far si che la questione che ha effetti pesanti sul servizio pubblico sia risolto. Ormai ci si è assuefatti anche ai disservizi.
Ma cos’è successo? Gli utenti, i privati cittadini, che hanno chiesto numi si sono sentiti rispondere che l’allungamento delle attese è dovuto alla carenza di organico, il mancato pagamento degli straordinari e alla indicazione di un tetto massimo di prelievi giornalieri che non arriva a 40! È quanto emerge dal racconto di Patrizia, una cittadina turrita che ha prenotato un prelievo lo scorso 21marzo. «La prima data disponibile che mi è stata segnalata è del 3aprile, dunque un’attesa molto prolungata — ci spiega chiedendo un nostro intervento nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica — Dopo ripetute insistenze e richieste agli uffici ho scoperto il motivo di questi tempi lunghi anche per una attività che direi banale e all’ordine del giorno, per di più per un Ospedale come quello di Ischia che è unico sul territorio. L’attesa così lunga sarebbe legata al tetto massimo di prelievi giornalieri dovuto, pare all’eccessivo carico di lavoro su di un solo infermiere. Non mi è stato spiegato di cosa si tratta e soprattutto non mi è chiaro se gli utenti sono stati adeguatamente informati di questo disagio e se la direzione ospedaliera tollerato tutto ciò».
Intanto prenotare tramite il CUP diventa cosa sempre più complessa. E così in tanti si stanno recando presso i laboratori privati accreditati con la ASL
Intanto il passaparola c’è stato. E, in molti, si sono recati negli ambulatori privati, a cominciare da quelli accreditati e dove i tetti di spesa ancora lo consentono e dunque dove non si paga il ticket e dove il problema non si presenta. Insomma, sembrerebbe che si tratti di problemi di organizzazione che potrebbero facilmente risolversi a vantaggio dei pazienti e del lavoro ospedaliero con un minimo di impegno e la seria presa di coscienza delle esigenze di tutti, dai pazienti costretti a disagi e lunghe attese, ai lavorati, oberati da eccessivi carichi di servizio.
Caro De Luca sai dove te la devi mettere la tua amata sanità campana? Ti vanti tanto dicendo che è la prima in Italia. Volesse il cielo. Purtroppo non è così. Peccato che Dracula è solo un personaggio di fantasia altrimenti mi rivolgerei subito a lui per un prelievo di sangue.