Nella storia che stiamo per raccontarvi, viene fuori tutta la disumanità politica del potere amministrativo locale che disamministra il paese da dieci anni a questa parte. Si tratta del mancato abbattimento delle barriere architettoniche nella parte vecchia del Cimitero di Ischia dove per la presenza di appena tre gradini, agli invalidi e ai disabili da un decennio è vergognosamente preclusa la possibilità di potersi recare sulla tomba dei propri cari. E la signora Maria Riccio ci ha contattato e ha voluto denunciare pubblicamente questa vergogna resa ancora più amara e disumana dal fatto che i rappresentanti del governo locale a più riprese, negli anni, le hanno promesso la risoluzione del problema.
“Sono dieci anni che sono sulla carrozzina e non posso far visita alla tomba dei miei genitori, e questo fatto mi fa stare male. L’amministrazione me l’ha sempre promesso e non capisco come mai. Ora sono qui per sollecitare questa situazione, per me e per gli altri disabili. Eppure sarebbe una cosa semplicissima e io me lo chiedo sempre, ma com’è possibile che non si intervenga?”. Parole toccanti e dure allo stesso tempo, quelle della signora Maria, che dovrebbero pesare come un macigno sulla coscienza di chi da decenni non si è ancora degnato di fare abbattere questa barriera architettonica. Inoltre, rispetto alle dichiarazioni reseci dalla signora Maria, ci chiediamo: Ma come si può arrivare a strumentalizzare per fini politici ed elettoralistici persino le problematiche che rendono infernale la vita dei disabili a cui si nega vergognosamente il diritto alla mobilità? Ma stiamo scherzando? Con quale faccia tosta poi certi personaggi la domenica si recano in chiesa a battersi la mano in petto in segno di fedeltà ai valori cristiani? Possibile che alla signora Maria per la presenza di appena tre gradini si neghi da dieci anni a questa parte di poter far visita alla tomba dei genitori? Signora Maria a cui, come a migliaia di cittadini ischitani che si trovano nella stessa condizione, si nega in questo modo la possibilità di vivere. E pensare che dalle informazioni in nostro possesso, sembrerebbe che negli anni ci siano stati vari sopralluoghi effettuati da tecnici, politici, ingegneri e geometri di paese, ma nessuno sembrerebbe essere riuscito a trovare la soluzione: da non credere! Pare che la pendenza non consenta di realizzare uno scivolo.
E allora cosa facciamo, lasciamo i tre gradini e non abbattiamo questa odiosa barriera architettonica? Ma perché non sarebbe possibile collocare un servo scala, una apposita piattaforma o un montascale, chiamatela come volete, che possa sollevare e far superare alle persone in carrozzina i tre gradini? Di quanti sopralluoghi hanno ancora bisogno i supereroi scienziati della politica locale per risolvere il problema? La verità è che tra l’attuale amministrazione comunale di Enzo Ferrandino e del suo predecessore Giosi, non si è mai avuto l’interesse ad abbattere le barriere architettoniche che nel paese sono persino aumentate: da non credere. Quanta disumanità sociale nella politica di questi personaggi che con le loro scelte continuano a mortificare i diritti dei più deboli della società. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, fondato da Domenico Savio, nel denunciare con forza la discriminazione che su tutto il territorio sono costretti a subire invalidi e disabili, chiede ovunque l’immediato abbattimento delle barriere architettoniche a partire da quelle presenti nel cimitero.