CULTURA & SOCIETA'

Quando la principessa Maria Josè giunse in “tour turistico” a Ischia con la guida di Mons. Onofrio Buonocore

Quando nel febbraio del 1988 i mezzi di informazione nazionali, diedero ampio risalto alla notizia che annunciava il  ritorno in Italia  della principessa  Maria di Savoia consorte di Umberto II di Savoia, il cosiddetto  “Re di Maggio” ultimo Re d’Italia, qui ad Ischia, i nostalgici della Real Casa si mobilitarono per rendere omaggio alla principessa amica della nostra isola, con la segreta speranza, che sia pur avanti con gli anni , potesse conferire agli ischitani l’onore di una sua ultima visita a Ischia. Si sapeva che non era facile concretizzare quel sogno, ma si volle provare lo stesso. Si presero i giusti contatti e si riuscì a far arrivare nella mani di Maria Josè,  ormai ottantaduenne e non proprio in buona salute,  l’invito diretto a visitare, qualora lo desiderasse, l’isola d’Ischia, così come aveva fatto in passato. Infatti, la principessa, ufficialmente Maria Josè Carlotta Enrichetta Gabriella di Sassonia Coburgo-Gotha, nota come Maria Josè del Belgio e familiarmente conosciuta col nome soltanto di Maria Josè, fu spesso ospite della nostra isola, da sola o in compagnia del consorte Umberto, deceduto a Ginevra in Svizzera il 18 marzo 1983. La prima visita a Ischia di Maria Josè, deceduta a Thonex in Svizzera il 27 gennaio 2001, risale al  21 luglio 1932. Il quotidiano napoletano Il Mattino di quel tempo dedicò ampio spazio all’evento, scrivendo tra l’altro

:”…la Principessa si è recata a Casamicciola, ove ha onorato d, i una sua presenza  l’ospizio  balneo-termale  del Pio Monte della Misericordia. Ella fece il giro dell’Ospizio, cominciando dalla mistica Cappella, visitando dormitori, refettori, le ampie sale da bagno , uniche nel genere, i loro locali di servizio quali la cucina,  la dispensa, il magnifico e moderno pronto soccorso. Al termine della visita alla pia istituzione,  dopo aver fatto  colazione sulla incantevole spiaggia  di Bagnitiello, ha fatto in automobile il giro dell’isola ed ha raggiunto  poi anche il Monte Epomeo.

Fra i documenti conservati presso l’archivio del Pio Monte della Misericordia, fino a quando l’edificio-ospizio, come veniva definito nel lontano passato, era una struttura in piedi ed efficiente, esisteva un quaderno nelle  cui pagine interne c’erano le impressioni scritte della principessa con tanto di firma  e due foglie insecchite di un fiore da campo raccolto dalla stessa Maria Josè in un’aiuola proprio accanto  all’ingresso del Pio Monte. Questo è un significativo dato storico, tra l’altro citato in una cronaca del tempo da “La Stampa” di Torino e riportato il giorno dopo dal “ Il Messaggero” di Roma in uno speciale sulla coppia reale.

Casamicciola a quel tempo, era una delle  stazioni termali più famose d’Italia. Essa richiamava turisti di varia estrazione sociale. Arrivavano sull’isola e quindi nel comune termale ischitano dal Nord Italia come dal sud e dal centro della nostra penisola. Arrivava il benestante come il professionista possidente. Costoro, una volta alloggiato nello stabilimento preferito di piazza Bagni, della Marina o della Rita, scambiava la piazza con la sala di attesa del proprio albergo, abbigliandosi col solo pigiama. Infatti, negli anni trenta, ai Caffè di Piazza Bagni e della Marina era scena comune vedere turisti in cura termale col semplice pigiama addosso e con la classica paglietta

in testa per ripararsi dal sole. La principessa Maria Josè era al corrente di questa usanza e ne apprezzava la semplicità e la disinvoltura di chi scendeva in piazza indossando il pigiama o addirittura la vestaglia da camera. Un’altra visitadella Principessa viene commentata sullo stesso quotidiano napoletano Il Mattino dell’ 8 giugno del 1937; nell’articolo si legge: “La principessa

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Maria di Savoia con persone al seguito, è giunta ieri in motoscafo, verso mezzogiorno  a Forio d’Ischia. La lieta notizia, sparsasi  fulmineamente  per tutto il paese ,ha fatto accorrere sul porto una fiumana di popolo , che ha improvvisato una vibrante dimostrazione di affetto e di fede. La piccola Tina Cervera, fattasi largo tra la folla, ha offerto alla Principessa Maria Josè un magnifico fascio di  gardenie. Maria di Savoia, col seguito, effettuato in automobile il giro dell’isola ammirandone l’incanto, ha fatto ritorno a Porto d’Ischia”. In ogni modo, la visita che ha un posto speciale nella storia  ischitana rimane quella del 1932, allorquando Maria Josè, al suo primo piacevole impatto con l’isola, dopo essere stata a Casamicciola, si recò ad Ischia Ponte  e quindi al Castello Aragonese. La principessa col suo seguito era accompagnata per la particolare occasione oltre che dal podestà di Casamicciola Tallarico  da altre  autorità locali e da Mons. Onofrio Buonocore, scrittore, giornalista e storico eccellente di Ischia .La principessa Maria Josè del Belgio all’arrivo sul Ponte con l’automobile scura che precedeva il corteo, fu omaggiata all’ingresso del Castello da un gran numero di persone che aveva fatto ala al suo passaggio da via Seminario fino al Piazzale Argonese e lungo tutto il Ponte che conduce all’antico maniero. Proprio d’avanti al cancello d’ingresso, prima che si iniziasse la salita sul Castello, due signorine di Ischia Ponte, Maria Carbone e Anna Ungaro (figlia di Emiddio Ungaro) si avvicinarono alla principessa, come indica la storica foto fornitaci dalla figlia di una delle due donne,la Carbone, e le porsero un fascio di rose e fiori da campo e le baciarono la mano in segno di fedeltà ed ammirazione per l’augusta persona. Mons. Buonocore assolse al suo ruolo di speciale guida, da par suo, nella descrizione storica dei luoghi, proprio come testimoniano in tanti libri scritti sulla storia di Ischia, del Castello e di San Giovan Giuseppe della Croce. Infatti Don Onofrio Buonocore parlò ampiamente di San Giovan Giuseppe alla Principessa, comunicandole che il Santo, Carlo Gaetano Calosirto, era ischitano, nato nel Centro Storico di Ischia Ponte e vissuto per un bel po’ sul stesso Castello,e fra le altre cose era richiesto confessore di diverse nobildonne napoletane al tempo dei Vicere del Regno partenopeo. Dalle testimonianze giornalistiche del passato si può dedurre che la principessa di Savoia  sia stata una grande estimatrice ed appassionata della nostra isola, visitata più volte e mai dimenticata, fino alla sua morte, che è avvenuta, a Thonex in Svizzera, 13 anni fa, e precisamente il 27 gennaio del 2001. Pace all’anima sua e tanta riconoscenza per essere stata gradita amica della nostra isola che Ella Giudicava “bella e ospitale” .

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                                                                    antoniolubrtano1941@gmail.com

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