CRONACA

EAV, De Gregorio punge: Sui nostri bus trasportiamo fantasmi

Il presidente della società di trasporto pubblico spiega all’ANSA il fortissimo tasso di evasione di coloro che utilizzano il bus senza pagare il biglietto

“Sui nostri bus, da mesi, trasportiamo fantasmi”. E’ la provocatoria affermazione Umberto de Gregorio presidente dell’EAV, azienda regionale di trasposto pubblico in Campania, che ha indirizzato decine di lettere ai sindaci dei comuni serviti dalle sue linee con le cifre relative al rapporto corse effettuate e biglietti emessi. ”Il rapporto tra tratte effettuate e biglietti venduti negli ultimi mesi dello scorso anno – dice all’ANSA De Gregorio – ci dice che per ogni tratta effettuata riusciamo a vendere lo 0,05 di un titolo di viaggio e quindi, anche considerando che a causa della pandemia molte corse vengono effettuate senza neanche un passeggero, quasi tutte le persone che quotidianamente prendono i nostri mezzi di fatto non esistono. e se non esistono non possono che essere fantasmi”.

”Purtroppo – spiega de Gregorio – il tasso di evasione con il covid ha raggiunto livelli insostenibili e se e’ vero che l’azienda è tenuta a fare controlli è altrettanto vero che i cittadini hanno il dovere di pagare i biglietti indipendentemente dalle verifiche da parte del nostro personale”.

“Per limitare il disagio dell’acquisto dei biglietti che talvolta non si trovano abbiamo messo a disposizione dei passeggeri la App GOEAV che consente di comprali direttamente dal telefonino. Ho inviato le lettere ai comuni perchè le amministrazioni locali devono farsi parte attiva per aiutare il trasporto pubblico a sopravvivere. Il diritto al trasporto pubblico va garantito ma deve anche conciliare con il dovere dei cittadini di pagare il biglietto. Se i frequentatori dei bus sono fantasmi il diritto dei fantasmi non esiste”, conclude De Gregorio.

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Rossy

Avanti c’è posto film del 1942 con Aldo Fabrizi, un bel film e anche bei tempi. Si saliva nel bus e trovavi seduto al suo posto il bigliettaio che ti faceva il biglietto per il tuo viaggio. I tempi cambiano e ben vengano le nuove tecnologie. Bisogna migliorare sempre ma un pò di nostalgia penso che tutti la provino. Con il covid poi la situazione è peggiorata, non puoi comprare sul bus il biglietto che il quel momento non ti trovi nella tasca, non tutti posseggono un cellulare per fare il biglietto con un app, questo però non giustifica l’usare il bus e non pagare. A questo mondo si paga tutto, anche l’aria che respiri. Indietro non si torna e quindi niente vecchio bigliettaio.

Aniello Di Iorio

Devo dire che oltre ai passeggieri che sono fantasmi, bisogna anche dire che gli EAV-Bus sono fantasmi. Arrivano o partano quando vogliono, saltano le corse, ecc. Spesso bisogna aspettare ore fino a quando arriva un EAV-Bus! Coincidenze non vengono rispettate e delle volte per fare un tragitto di 3 – 4 km ci vogliono ore! Quindi mi chiedo chi paga le ore d’attesa per essere stato presso la fermata ad aspettare il bus che non è arrivato oppure che, in quando ritardatario, ha impedito di prendere la coincidenza! Qui bisogna riflettere sul problema traffico! Se il sistema di trasporto pubblico funzionasse solo minimante, gli isolani non sarebbero costretti a comprarsi l’auto ed il traffico diminuirebbe e gli EAV-Bus potrebbero (con l’ausilio di dirigenti capaci!) rispettare gli orari che si sono dati essi stessi!

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