ARCHIVIO 3ARCHIVIO 5

Eav e i bus polacchi a Ischia: caso nazionale

ISCHIA. Per i chilometri percorsi è come se avessero fatto il viaggio Terra-Luna andata e ritorno. Non si placano le polemiche sui 12 Solaris usati acquistati dalla Regione Campania in Polonia e destinati ad Ischia. Ne hanno parlato pure i giornali nazionali come La Repubblica, Il Giornale, oltre al Corriere del Mezzogiorno e tutti con toni tutt’altro che trionfalistici. E pensare che i nostri sindaci non sono voluti mancare alla cerimonia inaugurale in pompa magna sul Porto di Pozzuoli con il Governatore De Luca con tanto di selfie. La polemica è partita dai sindacati che chiedono ora quali siano le differenze tra un cittadino di Pozzuoli e di Ischia e uno di Milano, mentre Umberto De Gregorio, presidente di Eav (Ente Autonomo Volturno) reagisce a tono: «Sui bus usati e sicuri per me c’è una polemica insulsa. Ma scusate, cosa avete contro la Polonia, mi verrebbe da chiedere». Nulla, se non fosse che la Polonia li scarta e la Campania se li compra, verrebbe da chiedere al mediatico Presidente.
Ma, in giornata, Eav ha diramato una stizzita nota con cui risponde alle polemiche sostenendo «Meglio che usati che a piedi. Negli ultimi 18 mesi revampizzati 93 pullman ed acquistati 59 autobus usati – riporta il comunicato dell’Eav a firma di De Gregorio – inoltre 18 nuovi direttamente dalla Regione Campania. E’ singolare che nel giorno in cui si dovrebbe festeggiare per aver salvato Eav dal fallimento si fa una stupida polemica sui bus comprati usati. Eav ha assunto i servizi su gomma a seguito del fallimento di Eavbus il 21 novembre 2012, dopo che la stessa Regione, le forze politiche e sindacali avevano scongiurato il passaggio a privati. Il giorno 20 novembre 2012 erano in servizio nei depositi attualmente utilizzati 88 autobus. Quindi, da marzo 2015 a tutto novembre 2016 sono stati revampizzati 93 autobus del parco regionale ed acquistati 59 autobus usati, tra cui i 23 recentemente presentati in esercizio per dicembre. Tali interventi – conclude il comunicato – hanno consentito di migliorare gli standar e, ad esempio, nella giornata odierna sono in esercizio 163 autobus». L’utenza, intanto, spera di non dover rispondere a De Gregorio “Erano meglio 6 nuovi, visto che siamo rimasti a piedi”. Il tempo sarà galantuomo e a breve. E pensare che una volta i bus dismessi andavano all’Est ed in Nord Africa…
I bus polacchi sono costati 50mila euro ciascuno, ma attendono ancora le targhe per andare in circolazione, anche se i conducenti restano piuttosto titubanti sulle prestazioni.
Ancora da targare, invece, i 5 bus ipertecnologici (questa volta nuovi) della Breda, inaugurati lo scorso 3 ottobre presso l’Ospedale del Mare, ma mai giunti sull’isola.
L.B.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex