CRONACA

Eav, il “de profundis” del sindacato: «Azienda inefficiente, chiediamo scusa ai cittadini»

Una nota della ORSA Trasporti evidenzia una volta di più le criticità che il servizio di trasporto pubblico terrestre sta registrando sulla nostra isola, dove ormai siamo al punto di non ritorno

Un vero e proprio atto d’accusa, una chiara ammissione di un qualcosa che è davvero davanti agli occhi di tutti. Partendo dall’azienda, che a nostro avviso dovrebbe uscire dal “torpore” nel quale pare essere precipitata (e che la porta ad essere spettatore inerte, impotente e quasi indifferente di fronte ad una serie di inaudite nefandezze) passando per gli amministratori comunali della nostra isola – che tanto per cambiare restano in silenzio e fanno le belle statuine – e terminando con quelle che sono le vere vittime di quello che non funziona nel trasporto pubblico terrestre sull’isola d’Ischia. E cioè, per chi non lo avesse capito, gli utenti, vessati e costretti alle volte ad attendere tempo immemore per un autobus o ad assistere a scene allucinanti: su un versante non se ne vede l’ombra, sull’altro ad esempio ne transitano sei o sette nello spazio di dieci minuti. Una sorta di fiera dell’assurdo che da qualche giorno sta mietendo un’altra vittima ossia le migliaia di studenti dell’isola che usano gli autobus per raggiungere i plessi: anche le scorse scolastiche, in alcuni casi, sono state studiate con orari che definire “discutibili” vuole essere un atto di umana pietà.

Uno stato di cose non più tollerabile e che ha indotto il sindacato ORSATrasporti a scendere in campo con una nota dai contenuti chiari, forti ed inequivocabili. Che, al netto di ogni interpretazioni, rappresentano una vera e propria condanna. Il documento esordisce così: “Siamo profondamente rammaricati e dispiaciuti per i disagi legati al servizio di trasporto pubblico EAV di Ischia, che toccano in particolar modo studenti e lavoratori. Questa Organizzazione Sindacale da tempo sta combattendo e denunciando lo stato di fatiscenza degli autobus e le innumerevoli inefficienze del servizio di manutenzione. I conducenti sono alle prese con numerose problematiche e spesso si assumono responsabilità non proprie pur di uscire in servizio con mezzi che poi, purtroppo si fermano per strada”. Il sindacato insomma si sofferma su quello che ormai le cronache isolane nemmeno raccontano più, visto che si tratta di episodi all’ordine del giorno e nel senso letterale del termine: perché, andando in giro per l’isola, non capita una giornata senza che si veda un autobus dell’Eav fermo sul ciglio di una strada (quando va bene, altrimenti si manda pure in tilt il traffico veicolare) con le quattro frette accese e in attesa dei “soccorsi” dei meccanici. Un fenomeno seriale che proprio non si riesce ad arginare ed è chiaro che questo non può che suscitare più di qualche perplessità.

L’amara considerazione: «I conducenti sono alle prese con numerose problematiche e spesso si assumono responsabilità non proprie pur di uscire in servizio con mezzi che poi, purtroppo si fermano per strada». E poi: «Siamo e saremo sempre al vostro fianco, siamo tutti colpiti dalla stessa inefficienza gestionale… quella dell’EAV»

I sindacalisti rincarano poi la dose nel passaggio successivo aggiungendo: “E’ assai triste vedere alle fermate gli utenti costretti ad attese snervanti, per non parlare delle condizioni di viabilità disastrose lungo tutto il territorio isolano. I problemi sono tanti, anche legati ai tempi di percorrenza, ma il disagio più grave è rappresentato dall’esiguo numero di bus disponibili che non riescono a soddisfare le esigenze di mobilità della popolazione, soprattutto in questa lunga stagione turistica ancora in corso”. Anche questo è un aspetto significativo, pur se va specificato che la carenza in questione è dettata dal fatto che l’impressione è quella di trovarsi davanti a un parco automezzi che non viene mai utilizzato nella propria interezza. Con tutto quanto ne consegue su un territorio di sessantamila abitanti e che in alta stagione vede moltiplicarsi la propria popolazione stanziale grazie agli elevati flussi turistici. E qui la ORSA Trasporti prova anche a dare delle risposte: “Il vero problema è che latitano gli interventi da parte della dirigenza dell’EAV, non mettono in campo nessuna iniziativa tesa a contenere i disagi. Questo non è un comunicato stampa ma è più una lettera aperta indirizzata a tutti coloro che stanno subendo le conseguenze di questa situazione ormai al collasso. Noi lavoratori stiamo facendo di tutto per sollecitare interventi celeri e risolutivi, che diano finalmente il segnale del rilancio del trasporto pubblico in Campania, e non solo l’annuncio… stiamo mettendo da parte le questioni interne legate al personale di guida, stiamo puntando solo all’efficienza del servizio dei bus ma, è disarmante guardare le tante, troppe persone che invano attendono un mezzo per poter raggiungere la propria meta, gli studenti che non riescono arrivano tardi a scuola, subendo segnalazioni e richiami, i lavoratori ed i turisti loro malgrado travolti da quest’odissea che in questi giorni sta pericolosamente degenerando”. E poi la chiusura, che vuole essere un modo per far capire che chi presta la propria opera quotidianamente non c’entra nulla con una “discesa negli inferi” che pare sempre più inarrestabile: “Vi chiediamo scusa noi per i disagi, lo facciamo noi al posto della nostra azienda, ma ci teniamo a sottolineare che non è colpa nostra e che siamo e saremo sempre al vostro fianco, siamo tutti colpiti dalla stessa inefficienza gestionale… quella dell’EAV”. Una condanna senza appello, ma forse anche il modo per aprire un nuovo fronte di polemica interna tra personale ed azienda. In un caso come nell’altro, purtroppo, la certezza resta una: a rimetterci saranno sempre gli isolani. Ma fino a quando bisognerà sopportare questa lenta ma inesorabile agonia?

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