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Scheletri in bella mostra, topi, degrado: lo scempio del cimitero di Casamicciola

CASAMICCIOLA TERME – Nelle vignette, solitamente, si scrive “senza parole”. Le foto che vi mostriamo, in effetti, non sarebbero neppure meritevoli di commenti perché – purtroppo – si commentano al solo guardarle. Ma a questo punto dobbiamo pensare che qualcuno manchi e pure da un pezzo dal cimitero di Casamicciola, perché non accorgersi di questa vergogna è un qualcosa di francamente impossibile. C’è da inorridire, da rimanere senza parole, disgustati ed anche da interrogarsi su dove voglia andare un paese che non riesce a garantire decoro nemmeno a chi è passato a miglior vita, che dovrebbe essere il primo inequivocabile segnale di civiltà.

Le immagini sono obiettivamente raccapriccianti, al punto che il grosso topo morto (in fondo siamo in un campo santo, potevano provvedere ad una degna sepoltura anche per lui, e scusateci l’ironia obiettivamente fuori luogo), sembra davvero la cosa meno disgustosa che vi passa davanti agli occhi. Tombe di marmo letteralmente distrutte, addirittura scheletri e teschi, insomma resti umani messi in bella mostra. La vegetazione che sembra quella di una foresta selvaggia o se vogliamo di un terreno abbandonato da tempo rappresenta parimenti un dettaglio quasi insignificante. Il cumulo di macerie accantonato in una zona peraltro abbastanza ampia è di quelli davvero imponenti. Al punto che probabilmente anche un grosso camion dovrebbe fare più di un viaggio per rimettere le cose a posto. Come se non bastasse, ritornando alla predetta vegetazione, ci vuole anche un colpo d’occhio tutt’altro che di falco per rendersi conto che il verde circostante è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Insomma, guardi e riguardi quelle foto e ti rendi conto che davvero sembra di essere davanti ad uno scherzo di pessimo gusto. Ed invece, piuttosto, è tutto drammaticamente vero.

Il caso casamicciolese è soltanto la punta dell’iceberg, anche se verosimilmente si colloca sul gradino più alto del podio, dopo quelli che vi abbiamo ampiamente raccontato e documentato negli ultimi tempi. Ricordate il caso Forio, raccontato proprio da Il Golfo, ma anche i disagi registrati nel tempo a Ischia, Piedimonte e Sant’Angelo. Crediamo di poter asserire però, senza alcun timore di smentita, che ad uno sconcio del genere non si era mai arrivati, roba davvero da suscitare vergogna e ribrezzo. A questo punto non resta che sperare che le autorità competenti, partendo dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovan Battista Castagna, si adoperino per rimettere in condizioni dignitose la struttura cimiteriale. C’è poco da stare allegri anche perché, a giudicare dalle condizioni in cui versa, pare quasi che occorra una bonifica stile Terra dei Fuochi ma il problema in un modo o nell’altro deve essere risolto. Perché immagini del genere scompaiano una volta e per sempre e diventino soltanto un lontano ricordo. O meglio, un incubo da accantonare quanto prima.

 

 

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