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Ego Eco, Coppola: assemblea fallita ma…

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti della Ego Eco, ancora in attesa di ottenere il pagamento integrale delle spettanze del mese di dicembre e di parte delle tredicesime. E in effetti, visto l’andazzo, non ci
sarebbe da essere molto tranquilli: un’assemblea prima indetta, poi revocata dopo le promesse relative al pagamento degli stipendi entro l’1 febbraio, poi ancora una volta indetta dopo che i sindacati hanno capito che si trattava di una fumata nera. E così in vista dell’assemblea dei lavoratori della Ego Eco in programma ieri e oggi presso l’area di inizio e fine turno, l’azienda di Cassino era corsa ai ripari concedendo un
“contentino” alle sue maestranze, bonificando loro un acconto di 500 euro, nel tentativo di evitare astensioni dal servizio e nuove polemiche, e con la prospettiva (ormai le certezze è meglio evitarle del tutto) che le somme rimanenti dovrebbero essere erogate presumibilmente entro il 10 febbraio. Augusto Coppola, che era già intervenuto sulla spinosa questione lo scorso 30 gennaio, commentando le tensioni che l’infelice situazione aveva fatto esplodere tra gli stessi dipendenti, quando due di essi vennero alle mani, con l’interposizione del capo servizio, caduto  rovinosamente al suolo dalla scaletta del  gabbiotto-ufficio,
tra insulti e accuse reciproche che avevano a oggetto proprio l’assemblea d’inizio mese, oggi dichiara: « È miseramente fallita l’assemblea dei dipendenti Ego Eco: onore a chi ha “tenuto il punto”. Non pensate che si siano svenduti per 500 euro… NO! Le cose stanno diversamente. I dipendenti sono stati ridotti ad “assetati” e chi ha sete, nel deserto, beve di tutto! Volete fargliene una colpa? No! L’orribile colpa è di chi ha le botti piene di acqua! Miserie umane, nient’altro. Saluto i padri di famiglia che, anche se costretti a questo, hanno portato qualcosa ai loro cari. Resto vicino ai lavoratori». La revoca dell’assemblea di ieri fa seguito a quella programmata per il 25-26 gennaio, che rientrò per la promessa che le maestranze ricevettero dal responsabile di cantiere, Ciro Piro, circa le spettanze arretrate, purtroppo ancora inevase. Dopo l’acconto
ricevuto, non resta che sperare in un sollecito saldo, prima che la farsa, iniziata ormai mesi fa, cambi pericolosamente registro.

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