POLITICA

Ego Eco, Domenico Savio solidale con i lavoratori

di Domenico Savio*

La società Ego Eco Srl, appaltatrice del servizio di nettezza urbana nel Comune di Forio – che al momento non sarebbe neppure in regola con il DURC, il documento unico di regolarità contributiva che attesta l’assolvimento, da parte dell’impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile – sino al 24 novembre 2015 non aveva ancora pagato i salari del mese di ottobre ai circa 67 dipendenti del cantiere di Forio contravvenendo gravemente alla normativa contrattuale e legislativa vigente e ciò nonostante il Comune abbia provveduto in tempo a versarle il canone contrattuale dello stesso mese. Ma aldilà delle norme violate, c’è una questione di sopravvivenza dei lavoratori e delle loro famiglie, che già vivono con un salario ridotto, a causa dei contratti di solidarietà con cinque ore di lavoro al giorno, oltre alle difficili condizioni in cui sono costretti a svolgere la propria attività, circostanza che ha indotto le organizzazioni sindacali a protestare per le “ormai insostenibili e pericolose condizioni dei luoghi di lavoro e delle attrezzature che costituiscono un vero e proprio rischio per l’incolumità di chi opera in detto cantiere”.

Per una famiglia lavoratrice è assolutamente impossibile vivere senza percepire il salario alla scadenza contrattuale mensile, perché i lavoratori non hanno altro reddito se non quello del lavoro, quando ce l’hanno e se non vengono selvaggiamente licenziati. Senza salario si muore di fame, all’ora del pranzo a tavola non c’è nulla da mangiare e questa tragica realtà spinge i lavoratori, già sfruttati e sacrificati dal potere economico capitalistico, alla disperazione e alla lotta per evitare che i propri figli muoiano di fame. Tale è la drammatica realtà in cui spesso si trovano a vivere i dipendenti della Ego Eco. Il diritto al cibo e alle tante altre esigenze della vita è sancito nella Costituzione democratica italiana – che, sciaguratamente, non è ancora proletaria e socialista – e non dovrebbe essere consentito a nessuno di disattenderlo.

Questo è lo stato d’animo di miseria, umiliazione e disperazione che ha spinto i lavoratori a riunirsi in assemblee e scioperare per rivendicare un diritto fondamentale della vita, quello di non morire di fame. Però in questa infame società capitalistica, dove la struttura economica e il potere politico sono nelle mani della classe padronale e dove, di conseguenza, la sovrastruttura sociale del sistema legislativo, dell’apparato istituzionale, dell’organizzazione, della regolamentazione e dello svolgimento del lavoro proletario, del trattamento aziendale e sociale dei lavoratori, della giustizia, della sicurezza pubblica, della difesa nazionale, della scuola e di ogni altra attività sociale sono finalizzate al mantenimento del potere sulla società della stessa classe padronale, che si arricchisce col lavoro altrui.

E’ in questo contesto legislativo e di profonda ingiustizia sociale che i lavoratori affamati e in lotta per rivendicare il salario maturato da tempo anziché essere pagati vengono prima denunciati alla magistratura per interruzione di pubblico servizio e poi finanche contestati dall’azienda per assenza ingiustificata dal servizio, con la pesante conseguenza di dover subire un processo penale e una sanzione disciplinare. Anziché denunciare il padrone che non li ha pagati compromettendone la sopravvivenza e imporgli di farlo immediatamente, così come umanità, ragione e logica vorrebbero, vengono accusati i lavoratori. Incredibile ma vero, nel sistema capitalistico, dove il potere economico è nelle mani dei padroni, le leggi sono approvate dal suo stesso potere politico per assecondarne gli interessi.

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I maggiori responsabili di questa situazione esplosiva nel settore della nettezza urbana a Forio sono il Sindaco Francesco Del Deo e la sua Amministrazione comunale. Complessivamente il paese rimane sporco, le inadempienze contrattuali della Ego Eco, denunciate spesso anche dai lavoratori e dai sindacati, sono tante, quante bastano per rescindere già da tempo il contratto di appalto. Evidentemente per i nostri Amministratori il paese scarsamente pulito e il mancato rispetto del CCNL per i lavoratori va bene così. Il Sindaco non dovrebbe mai tollerare che mentre il Comune paga puntualmente la Ego Eco questa non fa altrettanto coi propri dipendenti. E’ giunto il momento in cui il Comune con la rescissione immediata del contratto tolga la gestione della nettezza urbana alla Ego Eco, ma diventa sempre più concreto il convincimento che per realizzare tale obiettivo – assieme alla liberazione del porto dall’attuale gestione privata che nulla apporta allo sviluppo del paese – occorre prima mandare a casa Francesco Del Deo e la sua Amministrazione. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista lavora per tale ravvicinato obiettivo nell’interesse presente e futuro della nostra Comunità.

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Chiudiamo questa squallida pagina di storia amministrativa per la nostra Forio esprimendo i più vivi sentimenti di solidarietà di classe, di vicinanza umana e fraterna e di condivisione del loro dramma esistenziale ai lavoratori della Ego Eco, contestati dall’azienda e accusati dalle leggi dello Stato borghese, clericale e capitalistico. Solo con la conquista del potere politico la classe lavoratrice operaia e intellettiva può garantirsi giustizia sociale e dignità esistenziale. Siamo orgogliosi di difendere i diritti e le aspettative della nostra classe sociale e, dunque, dei lavoratori della Ego Eco e delle loro famiglie.

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