Elezioni 2017, la partita a scacchi e il “caularone”

di Gaetano Ferrandino
ISCHIA – Dire che dipenda tutto esclusivamente da loro, è forse eccessivo, ma che molto passi attraverso le loro mosse, questo sì, ci può stare. Manca ormai meno di un anno alle elezioni amministrative di Ischia e l’impressione, oggi più che mai, è che si tratterà di un appuntamento con le urne in grado di dare risposte che potranno avere ripercussioni – in un senso o nell’altro – con l’intero sistema politico dell’isola verde. Ancora una volta in gioco ci sono loro due, Giosi Ferrandino e Domenico De Siano. Come due calciatori che continuano imperterriti a calcare i campi di calcio. Per anni sono stati i Totti e i Del Piero del nostro territorio, ma oggi presentano qualche acciacco e magari non hanno più lo smalto dei tempi andati. Il sindaco d’Ischia non ha mai smaltito la delusione della mancata elezione al Parlamento Europeo, la beffa del 2014 resta una cicatrice destinata a non rimarginarsi mai. E, inevitabilmente, la botta ha finito per influire anche sul prosieguo del suo percorso amministrativo, che peraltro ha subito un brusco stop anche a causa delle vicende legate all’inchiesta sul Metano, con l’arresto e il successivo rinvio a giudizio. Insomma, negli ultimi tempi lo stellone giosiano pare in discesa ed anche la buona sorte – che in politica deve essere sempre accompagnata a delle innate capacità – pare avergli voltato le spalle. Dall’altra parte c’è invece Domenico De Siano, anche lui incappato in disavventure giudiziarie per la questione degli appalti sui rifiuti sull’asse Lacco Ameno-Forio: resta coordinatore regionale di Forza Italia, senatore della Repubblica e capo incontrastato del suo feudo all’ombra del Fungo, insomma sotto questo aspetto è decisamente rimasto in sella. Ma tra il partito berlusconiano che proprio sembra non tirare più e gli arresti domiciliari evitati soltanto grazie all’immunità parlamentare ed al “no” espresso dall’aula in Senato, capirete che anche nello specifico lo smalto non è più quello dei giorni migliori.
Ma non è questo il punto. In condizioni ottimali o acciaccati, Giosi Ferrandino e Domenico De Siano devono nuovamente viaggiare all’unisono. Chissà se i due si amano o se magari lo fanno esclusivamente per reciproca convenienza (diremmo che la seconda opzione si lascia decisamente preferire alla prima), ma mai come nel 2017 se c’è una cosa che non sembra essere assolutamente in discussione è proprio il “caularone bis”, destinato a mirare alla conquista di Ischia ma non solo. Ma per quanto uniti, non c’è dubbio che i due partano da situazioni diverse e decisamente contrapposte. De Siano, in fondo, di Ischia potrebbe anche fare a meno. Lacco non si tocca e non si toccherà per chissà quanto tempo ancora, quando ci saranno le elezioni politiche dovrebbe avere la strada spianata per una eventuale ricandidatura, a Casamicciola ha i suoi uomini piazzati in seno all’amministrazione comunale e dunque mal che vada un tasso di incidenza certo non gli fa difetto. Ma volete mettere, Ischia è Ischia e come sarebbe mai ipotizzabile di lasciare scoperto il “cuore” dell’isola? Il problema, però, è che se si dovesse scendere in campo, non si può assolutamente mettere in preventivo l’onta della sconfitta, che avrebbe proporzioni e ripercussioni assolutamente devastanti. Ecco perchè, per dirla semplice, sarebbe opportuno contare fino a dieci e muovere il pedone soltanto se si è sicuri che si arrivi allo scacco matto. Ma certo è che la tentazione di fare “strike” è forte, anche perchè in caso di successo si verrebbe anche a creare di fatto, anche se non giuridicamente, il cosiddetto “comunello”: Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno unite sotto la stessa bandiera, politica e non geografica ma in mancanza di meglio questo basta e avanza.
La situazione del sindaco d’Ischia, invece, è decisamente diversa, potremmo parlare quasi di ultima spiaggia anche perchè qui siamo davanti a un giro decisamente più tortuoso. Il caularone, infatti, servirebbe per mantenere comunque la bandiera ancora piazzata ad Ischia nell’attesa di cercare poi – proprio con l’avallo dello stesso De Siano – di indirizzarsi verso un romantico ritorno in quel di Casamicciola, dove iniziò la sua carriera politica. Ovviamente, questo non potrebbe avvenire certamente nel 2019, e cioè allo scadere del quinquennio amministrativo che vede impegnato il sindaco Giovan Battista Castagna e la sua maggioranza, ma questo è un altro discorso. Per la verità, ci sarebbe sempre aperta la porta dell’Europarlamento, la speranza è che tra gli eletti nelle fila della circoscrizione meridionale del Pd prima o poi possa accadere qualcosa che porti uno degli attuali eurodeputati ad indirizzarsi altrove. Ma la situazione appare di quelle davvero complesse, il tempo passa e nulla si muove. E poi, finchè sul capo pende ancora il procedimento penale per la metanizzazione ischitana – processo che purtroppo per il primo cittadino continua a viaggiare terribilmente a rilento – ci vorrebbe davvero quello che in gergo si definisce un mezzo miracolo.
Ora è chiaro che tutto ruota attorno a loro, nel senso che la capacità di unirsi in primis e di convogliare truppe per la causa “comune” finiranno inevitabilmente col determinare gli altri assetti ed anche eventuali candidature. Così come se il banco saltasse tutto tornerebbe ancora una volta in discussione e il cocktail si troverebbe ad essere completamente stravolto, così come i suoi ingredienti. Ma questa ipotesi, per adesso, resta la meno gettonata. Ma è pure quella che, con un pizzico di sano egoismo giornalistico, ci augureremmo. Perchè a quel punto di fuochi d’artificio da sparare e di intrecci da raccontare fino alla primavera 2017 ce ne sarebbero davvero tanti. Insomma, la storia ricorda davvero il film “Sliding Doors”: si parte, e la storia prende due direzioni diverse, con il racconto che mostra poi inevitabilmente due finali differenti tra loro. Che sia a lieto fine o meno, è tutto da dimostrare e, soprattutto, dipende dai punti di vista. Nel frattempo, abbiamo anche cercato di fare il borsino dei vari protagonisti della vita politica ischitana. Buon divertimento.
I PROTAGONISTI
ENZO FERRANDINO
SMARCARSI DA GIOSI, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI
Il vicesindaco d’Ischia, sulla carta, avrebbe dovuto essere il naturale erede al trono di Giosi Ferrandino. Anche per quella sorta di effetto domino che ha di fatto decimato l’amministrazione: fuori Luigi Boccanfuso, fuori Carmine Barile, fuori Isidoro Di Meglio, epurato dalla maggioranza Gianluca Trani, alla fine – come si dice in gergo – è rimasto l’unico in piedi. L’impressione però è che ad accopparlo ci abbia pensato Giosi Ferrandino, il quale lo tiene in vita come “piano B” soltanto nel caso in cui le nozze con De Siano non dovessero consumarsi. L’impressione è che il commercialista farebbe bene a smarcarsi dall’attuale primo cittadino, o meglio avrebbe fatto bene a farlo: il sospetto, adesso, è che presumibilmente sia tardi. Ma hai visto mai…
GIANLUCA TRANI
SCENDERA’ IN CAMPO, PER ORA GIOCA A CARTE COPERTE
Ha deciso di scendere in campo, era chiaro in tempi non sospetti poi ha anche rotto gli indugi proprio in un’intervista che rilasciò al nostro giornale. A questo punto bisogna capire se stringerà alleanze con chi è attualmente fuori dalla politica attiva, con alcuni rappresentanti della minoranza o addirittura si getterà nella mischia ed andrà all’avventura con una compagine giovane e composta prevalentemente da soggetti alla prima esperienza, sperando magari nell’effetto novità. Una cosa è certa, gioca a carte coperte. Poi quanto e cosa abbia in mano è tutto da vedere.
SALVATORE MAZZELLA
LE MANOVRE DELL’EMINENZA GRIGIA
Da sempre è un abile tessitore di manovre, verosimilmente abituato a lavorare più nell’ombra e dietro le quinte che non sotto i riflettori. La leggenda popolare narra che stia lavorando ad una serie di accordi, con personaggi di spicco e peso quali ad esempio Luigi Boccanfuso ed Isidoro Di Meglio, tanto per citare due nomi. E c’è anche chi è pronto a scommettere, ma a noi sembra fantapolitica, che se salta il caularone e le sue truppe cammellate dovessero avere consistenza, potrebbe ripensare ad una candidatura bis, dopo l’infausto epilogo dell’esperienza del 2012.
OTTORINO MATTERA
IL GIOSIANO PIU’ PREMIATO MA…
In questo momento un’analisi forse superficiale porterebbe a far credere che parliamo di uno dei punti di forza su cui punta il sindaco uscente per le prossime elezioni amministrative. E lo dimostra che il suo gruppo, rappresentato dall’altro consigliere Luca Spignese e dall’assessore Carmen Criscuolo, di deleghe ne ha ricevute nell’ultimo rimpasto, eccome. Ma attenzione, perchè questo solitamente è l’atteggiamento che Giosi Ferrandino tiene abitualmente con chi potrebbe allontanarsi da lui. Siamo certi che parliamo di fedeltà a prova di bomba?


