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Sisma e scuola, missione romana per Pascale

LACCO AMENO. «Quest’anno la scuola inizia il 10 settembre, cioè domani. Dobbiamo assolutamente sbrigarci». Giacomo Pascale resta fedele all’immagine di sindaco sempre con le eliche in moto, pronto ad aggredire gli impegni istituzionali per cercare di portare a casa il risultato. Il sindaco di Lacco Ameno stamane è a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione, per una serie di richieste. La prima riguarda i fondi necessari per i lavori alla sede del liceo Scientifico a Lacco Ameno. Pascale vuole sistemare nell’edificio alcune classi dei bambini dell’istituto Vincenzo Mennella e scongiurare così i doppi turni. I lavori di adattamento sarebbero anzi quasi pronti, ma la faccenda si lega con quella relativa alla destinazione delle classi dello Scientifico, o una parte di esse. Il sindaco di Lacco ha spiegato: «Chiedo solo alla Città Metropolitana di mantenere gli impegni assunti». In pratica, lo spostamento a Ischia del liceo Scientifico, già concordato con l’ex Provincia, libererebbe un piano dell’edificio di Lacco Ameno o comunque le sei aule occorrenti, consentendo la soluzione del problema. E proprio stamane, accolto dal sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna, arriva a Ischia il consigliere della Città Metropolitana, Domenico Marrazzo, nel quale Pascale continua a nutrire fiducia, circa il rispetto degli accordi. Con Pascale nella Capitale, saranno l’assessore Cecilia Prota e l’avvocato Lucrezia Galano a incontrare Marrazzo presso l’Istituto Mattei di Casamicciola Terme e affrontare ancora una volta la questione liceo scientifico di Ischia e Lacco Ameno.

Ma Pascale a Roma tratterà anche di altro: prima di tutto chiederà l’emissione di un nuovo provvedimento dal contenuto analogo a quello previsto dal decreto n. 666 del 13 settembre 2017 con il quale il Miur definì i criteri generali di utilizzazione del personale docente, educativo ed Ata nelle scuole dei comuni dell’isola di Ischia, interessati dal sisma. Già a inizio della settimana scorsa, come si ricorderà, i tre sindaci di Casamicciola, Lacco e Forio avevano inviato una missiva al Ministero ritenendo «doveroso porre all’attenzione del rinnovato Ministero dell’Istruzione, le urgenti problematiche che, pur a distanza di circa un anno, continuano ad attanagliare il personale docente, educativo ed Ata residente o dimorante in maniera stabile in costruzioni crollate, divenute inagibili e tuttora indisponibili a seguito del triste episodio dell’estate scorsa». La nota elencava i danni prodotti dal sisma del 21 agosto ma soprattutto i vari provvedimenti normativi adottati dalle istituzioni per fronteggiare l’emergenza, prorogata a febbraio per ulteriori sei mesi e che, come scrivono i sindaci,  «verrà ulteriormente prorogata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parallelamente alla gestione dell’emergenza ancora in corso e alla inevitabilità di un’ulteriore proroga della scadenza, risulta inderogabile l’adozione di ulteriori misure in favore del personale docente, educativo e Ata con contratto a tempo determinato» colpito dal sisma, affinché essi possano essere,  a domanda e anche a disposizione, utilizzati nel Comune di residenza o quello prossimo, secondo le necessità. Tematiche già affrontate e risolte per lo scorso anno dal citato decreto 666/2017, di conseguenza la missiva si concludeva con la richiesta «di voler urgentemente disciplinare le modalità di utilizzazione provvisoria del personale docente, educativo e Ata delle scuole site nei Comuni interessati dal sisma del 21.8.2017 per l’anno scolastico 2018-2019 con le medesime modalità previste dal predetto decreto».

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