CULTURA & SOCIETA'

Il Grand Tour dalla Francia ad Ischia: la storia si ripete

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“Siamo veramente in Paradiso!” Con un piccolo accento francese, ma con uno sguardo di sognatore romantico, P. pronuncia queste parole ammirando il panorama mozzafiato al tramonto sulla terrazza dell’Hotel Gran Paradiso a Casamicciola Terme. Gli altri sono già tutti là ad attenderlo e, altrettanto ammirativi, degustano un aperitivo di benvenuto al bar. Sono degli studenti francesi (anche se alcuni un po’ attempati) all’Istituto di Cultura dell’Ambasciata italiana a Parigi, i quali hanno scelto di trascorrere un soggiorno linguistico ad Ischia, creato e organizzato da una nostra conterranea con il sostegno del visionario Nicola Lombardi, proprietario dell’Hotel Gran Paradiso, il quale ha subito intuito la portata del progetto non solo per la sua azienda ma soprattutto per tutto il territorio. In una sorta di Grand Tour dei tempi moderni il soggiorno, tra le varie tappe, ha voluto ormeggiare a Casamicciola, memore degli antichi splendori. Per chi non lo sapesse nell’Ottocento, al seguito del Grand Tour, Ischia fu “riscoperta” e Casamicciola, in particolare, era la meta agognata da tanti viaggiatori, artisti e scrittori provenienti dai vari paesi europei e in particolare dalla Francia.

Infatti Ischia è nota a tutti da secoli per le sue infinite bellezze: tra i borghi più belli d’Italia, i resti archeologici, i monumenti storici e gli incantevoli paesaggi naturali, si attesta da sempre una delle destinazioni più amate dai viaggiatori. Tuttavia, negli ultimi anni, a seguito delle varie catastrofi naturali è nell’occhio del mirino mediatico offuscandone tutta la magnificenza e suggestiva bellezza. Per questo, uno dei vari obiettivi di questo soggiorno linguistico è stato quello di ridestarne l’illustre passato, risvegliare i grandi personaggi che l’hanno visitata e abitata per promuovere diversamenteil territorio e sfidare la situazione e l’immagine nefasta in cui perversa il paese oggi. Infatti questo progetto di soggiorno linguistico ad Ischia, che aveva già visto la luce nel 2005 e poi sospeso per varie ragioni, risorge oggi con il desiderio e lo spirito di rivincita per combattere una serie di pregiudizi e stereotipi accesi dalle drammatiche vicende della frana e del terremoto.

Per l’organizzatrice, la sfida principale consisteva nel combattere la pubblicità negativa, la diffidenza e la paura di venire ad Ischia, soprattutto all’estero, e ancor più di alloggiare in un Hotel proprio a Casamicciola. Sfida vinta! Poiché la sorpresa, l’ammirazione e la sensazione di benessere dinanzi a tanta meraviglia, cultura, arte e storia di questa terra, spesso poco conosciuta, hanno immediatamente “envhait notre esprit”, confessava D. Ogni iniziale reticenza è ben presto svanita, lasciando i nostri studenti-viaggiatori senza parole. E così, tra lezioni, visite e attività varie, Ischia e in maniera particolare Casamicciola, hanno rappresentato il complemento del loro “Tour”: una sorta di viaggio interiore, fatto di emozioni, colori, sapori, esperienze che “Riscalderanno le loro Brumose Serate del Nord Europa”. Tra le tante meravigliose scoperte e spesso inattese, per esempio, vi è stata la visita alla Torre di Guevara, dove i viaggiatori francesi hanno avuto il grande piacere e onore di visitarla con una “guida” d’eccezione, Rosario de Laurentis, il quale gli ha aperto generosamente le porte della conoscenza e della storia Ischitana. Per non parlare dell’accogliente e appassionata “châtelaine”, Clementina Petroni, la quale gli ha svelato i segreti più reconditi del Castello, facendoli sentire a casa loro e rendendoli partecipi della sua storia millenaria.

Inoltre, siamo sicuri che ricorderanno le tante esperienze di vita con: Filippo (Filippino, come loro l’avevano affettuosamente battezzato), il loro autista preferito sempre disponibile e sorridente con tante storie da raccontare; Gioacchino, al bar, sempre pronto ad accoglierli con un grande sorriso e un “buongiorno” pieno di sole e di calore che è così raro ritrovarlo da noi, a Parigi. “È veramente unico!”, dichiara ironicamente H., giocando sul doppio senso del nome del locale, Unico; Elena, “una dolce e bravissima professoressa” afferma, arrossendo, L. riferendosi a Rosa, la “simpaticissima e bravissima pasticciera dell’hotel, la quale con tanta maestria, umiltà e simpatia ha saputo trasmettergli ricette e passioni della più antica tradizione culinaria Ischitana; lo staff tutto dell’Hotel Gran Paradiso, il quale si è sempre dimostrato all’altezza, sapendo accoglierli e offrire loro professionalità, disponibilità e servizi secondo la più antica tradizione alberghiera locale: “ci hanno accolto e fatto sentire come in una grande famiglia”, dichiara L. per non parlare della simpatica ed impeccabile accoglienza di Feliciana, della maestria di Michela ed Ersilia nel loro famosissimo ristorante da Peppina, “absolument à ne pas manquer” (assolutamente da non perdere), dichiaravano in maniera unanime, perché presente come uno dei più referenziati per gusto e stile nelle loro guide…

… E tanti altri ancora: nomi, volti, esperienze che daranno ad Ischia una visione diversa, umana fatta di storie semplici, autentiche e leali. Un’immagine ben lontana da quella trasmessa da alcuni guru dell’informazione e della comunicazione che mostrano e forgiano un profilo stereotipato di persone corrotte, ignave e interessate solo all’abusivismo e al clientelismo. “Dinanzi a tanta strumentalizzazione mediatica e la rabbia di ascoltare, soprattutto all’estero, discorsi volti soprattutto a deturpare, a depauperare l’immagine della nostra terra ci ha indotto ed ispirato a rispolverare il nostro vecchio progetto per riscattare la nostra isola e rilanciarla, nonché di promuovere e attirare una ricettività diversa”, dichiara la fondatrice del progetto che lavora come docente universitaria e all’Istituto di Cultura dell’Ambasciata a Parigi da tantissimi anni.

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Il progetto del soggiorno linguistico “itinerante” che toccherà varie località italiane, ideato e organizzato da Antonella Agostino e dalla collega, Maude della Chiara, si protrarrà ad Ischia fino alla metà di settembre, cercando di coinvolgere le autorità e molte altre realtà ed infrastrutture locali, soprattutto a Casamicciola, apre la speranza di trovare nuove vie a quelle già note e attive sull’isola, per attirare nuovi forestieri alla ricerca soprattutto di cultura e di autenticità.

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Nel loro Tour di lingua e cultura, ricalcando i passi di Dumas, De Rivaz, Turpin de Crissé, Camille Corot, Lamartine, ecc., gli studenti-viaggiatori non hanno ritrovato solo un’aria familiare ma anche un’esperienza fatta di incontri con bella gente, conoscenze ancestrali, cultura, arte, raffinatezza e soprattutto autenticità che li accompagnerà nella loro partenza e li ispirerà per il loro ritorno.

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