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Turismo, Giacomo Pascale: «Serve una visione unitaria su cosa dovrà essere l’isola da qui a 20 anni»

Il sindaco di Lacco Ameno è intervenuto nelle battute iniziali del convegno per ribadire le sue idee guida per lo sviluppo, non soltanto turistico, dell’isola. «Servono immediatamente delle regole: una proposta alla Regione per un piano urbanistico territoriale per averne l’approvazione quale norma-stralcio del redigendo Ptr. Sarebbe semplice ed economico: basterebbe aggiornare il “piano Ferrara” e presentarlo a Palazzo Santa Lucia per l’approvazione. Ma l’unico, vero, grande guaio dell’isola è l’abnorme numero di veicoli a motore: urge un progetto di mobilità sostenibile per ridurre il parco macchine:  con il car sharing si arriverebbe a diminuire tale numero in percentuali variabili tra il 13% e il 17%  all’anno. Dobbiamo progressivamente passare dalla cultura del possesso dell’auto a quella dell’uso condiviso. Potremmo ripartire dal piano redatto nel 2001, aggiornarlo e presentarlo all’Unione Europea per ottenere il relativo finanziamento. Ma oltre alla mobilità penso anche alla cultura: i tanti siti d’interesse storico e archeologico dell’isola d’Ischia devono essere considerati come parti di un unico percorso per il turismo culturale, una nicchia di mercato che cresce  al ritmo del 9% all’anno. Sul fronte-taxi penso a un’unica tipologia di mezzi, da cinque posti, a partire dal 2021, per non penalizzare chi ha appena acquistato nuovi automezzi; parallelamente via libera all’abbattimenti dei confini amministrativi con un’unica categoria di taxisti senza divisioni tra comuni. È necessario inoltre rivedere l’impostazione low cost che ha caratterizzato le ultime stagioni, e spingere sul progetto di un marketing territoriale comune, ancor più urgente dopo che le informazioni circolate nelle ore successive al terremoto che ha colpito Casamicciola e Lacco Ameno hanno arrecato danni altrettanto gravi. In tale ottica a breve si svolgerà proprio a Lacco un convegno sulla certificazione sismica per far sì che le aziende ottengano tale certificazione e poter dimostrare sul mercato che Ischia è un’isola sicura. In sintesi, occorre una visione unitaria, condivisa, su cosa vogliamo che diventi Ischia da qui a vent’anni: per questo ho in mente un tavolo permanente, una Consulta Turistica Locale, dove siedano tutti i soggetti interessati e gli esponenti delle varie categorie».

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