FORIO –
«Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano». Potremmo sintetizzare così, con le parole di “Amici mai” del grande Antonello Venditti, la notizia che ci accingiamo a riferirvi nell’odierna edizione del nostro quotidiano, e che certamente non mancherà di suscitare un accesissimo dibattito in seno all’opinione pubblica e non solo. Dopo quasi un lustro passato tra i banchi dell’opposizione, Nicola Nicolella torna alla corte di Francesco Del Deo. No, caro lettore, non hai bevuto troppo e non necessiti neppure di una visita dall’oculista: il noto avvocato, leader del gruppo consiliare “Gente Comune”, ha deciso di ritornare sui propri passi e sposare nuovamente la causa politica dell’ex democristiano. Risale ad appena cinque anni fa, e per l’esattezza alla vigilia della consegna delle liste elettorali, la prima intesa politica tra Del Deo e Nicolella. Mentre il primo viaggiava a vele spiegate verso l’inevitabile vittoria (conquistata con oltre il 73% dei consensi), il secondo – a poche ore dalla scadenza del termine per presentare le liste – rinunciò alla candidatura a sindaco per saltare, assieme ai propri sodali, sul carrozzone costruito da colui che sarebbe poi diventato primo cittadino del Comune turrito.
Il “salto della quaglia” last minute operato da Nicola Nicolella, ovviamente, scatenò notevoli polemiche. Ma si sa: in politica tutto è lecito, soprattutto quando si corre per una poltrona in consiglio comunale. Tuttavia, anche le più belle storie d’amore possono finire all’improvviso. Fu questo il caso della coppia Del Deo-Nicolella, che si lasciò praticamente all’inizio della sindacatura. All’origine di questo “divorzio alla foriana” il fatto che l’avvocato, pur avendo fatto incetta di voti (ben 639), non ottenne dal neo sindaco la poltrona di presidente del consiglio comunale, che sarebbe andata invece al suo collega Michele Regine (che, per la cronaca, collezionò 279 consensi nella lista “Patto per Forio”). In questa sede non possiamo, per ragioni di spazio, ripercorrere la lunga battaglia – combattuta a suon di improperi e di denunce – che vede protagonisti due tra i più noti personaggi dell’agone politico foriano.
Rivangare il passato, inoltre, sarebbe perfettamente inutile, non fosse altro perché distoglierebbe la nostra – e la vostra – attenzione dagli accadimenti che hanno condotto al nuovo accordo. Che tra Nicolella e Del Deo fosse tornato del feeling lo si era capito qualche mese fa, quando l’assenza strategica del penalista alla riunione indetta dai membri della minoranza fece saltare il “golpe” ordito con il duplice scopo di far cadere Francesco Del Deo e andare al voto con maggiore serenità (che sarebbe stata garantita dalla presenza, al “Green Flash”, di un commissario prefettizio). L’attacco al “Papa”, come di certo ricorderete, avvenne all’inizio del mese di febbraio. Da allora è dunque partita quella che potremmo definire la “corsa agli armamenti”, che alla fine ha condotto ad un ingaggio di non poco conto, ovvero quello dell’avvocato Nicola Nicolella.
A differenza di quanto si potrebbe ritenere, la stretta di mano non è avvenuta all’ombra del Torrione. Inoltre, a concludere l’affare non sarebbe stato Francesco Del Deo in persona, bensì Gaetano Colella e il suo braccio destro Nando ‘o Barone Castaldi. L’attuale sindaco, da buon democristiano quale egli è, sta portando avanti in questi mesi una strategia che – come testimoniato da questa circostanza – non prevede la sua presenza al tavolo delle trattative. Il “Papa” (che non è nato ieri) ha ben pensato di affidare questa importante mission al duo Colella-Castaldi. Che, secondo i bene informati, avrebbero dato appuntamento a Nicolella in un noto ristorante di Serrara Fontana. Ed è proprio lì, tra una portata e un buon calice di vino, che si sarebbe chiuso l’accordo in vista dell’appuntamento elettorale del 10 giugno. Salvo repentini capovolgimenti di fronte – che non sono affatto da escludere – Nicola Nicolella si sta preparando a sostenere il primo cittadino uscente, che per assicurarsi la fedeltà e i consensi dell’avvocato dovrà offrirgli un’adeguata contropartita (magari il ruolo di vicesindaco?). Altrimenti è assai verosimile che, dopo le elezioni, potremmo assistere ad un remake del film visto cinque anni fa. E se ciò dovesse accadere, la fine dell’idillio tra i due sarà inevitabile.