CRONACA

Eliporto, continua il braccio di ferro tra Asl e Comune

Prima di versare i 310mila euro arretrati, l’Asl chiede all’ente di trasmettere il piano di funzionamento dell’elisuperficie

Sembra che ci sia sempre qualcosa a impedire o quantomeno a frenare il versamento degli importi dovuti. Parliamo degli arretrati spettanti al Comune di Casamicciola per le prestazioni e la fruizione della struttura di elisoccorso intitolata a Giovanni Paolo II. Una struttura che serve tutta l’isola e che puntualmente vede il solo Comune di Casamicciola anticipare le somme necessarie per la sua gestione. Tocca all’Asl versare le relative spettanze. Spettanze che attualmente ammontano a ben 310mila euro. Di fronte all’evidente ritardo nel saldo dei pagamenti, che come detto finiscono per gravare sulle casse comunali casamicciolesi, l’Asl spesso impiega tanto, troppo tempo per saldare la quota di pertinenza, il che non è mai un bene visto il momento che stanno attraversando gli enti locali.

Come qualcuno ricorderà, nel dicembre scorso il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, aveva indirizzato una nota all’ASL Napoli 2 Nord ed al suo direttore generale Antonio D’Amore avente ad oggetto “sollecito di pagamento debito annualità pregresse, seconda rata anno 2019 e prima rata anno 2020 utilizzo area Elisoccorso”. Il primo cittadino scrisse: “ In relazione al perdurare della situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19, tenuto conto della necessità ed urgenza con cui quotidianamente l’intero territorio isolano fa uso della struttura eliportuale – unica sull’isola d’Ischia – si rappresenta che, ad oggi, risulta di vitale importanza continuare ad attingere al contributo di cui alla convenzione in oggetto. Ed, infatti, è solo e soprattutto attraverso questo contributo che è possibile sopportare i costi di gestione della struttura eliportuale che, in caso contrario, cadrebbero per intero sulle finanze del Comune di Casamicciola Terme, già peraltro flagellato dal sisma del 2017 e dalla perdurante situazione di crisi finanziaria che attanaglia il bilancio dell’Ente. In particolare, ad oggi, la pretesa creditoria del Comune di Casamicciola Terme ammonta ad Euro 150.000,00”. E non è tutto perché, scriveva ancora Castagna, “Restano, altresì, da saldare come da convezione adottata con delibera n. 507 dell’11.04.2019, la seconda rata annualità 2019 scaduta il 31.12.2019 e la prima rata annualità 2020 scaduta il 30.06.2020 rispettivamente di € 80.000,00, per un totale di € 160.000,00”. Il primo cittadino concludeva con l’appello al suo interlocutore a versare il dovuto: “Atteso che il servizio eliportuale è un servizio pubblico essenziale a tutela dell’intera collettività isolana – sottolineava Castagna – si chiede che vengano saldate le due rate scadute per un importo complessivo di Euro 160.000,00 e che venga erogato un ulteriore acconto sulle annualità pregresse per far fronte alle spese sostenute per la gestione e il mantenimento dell’eliporto così da scongiurare il blocco del servizio. Si prega altresì di rispettare la scadenza del 31.12.2020 per il pagamento della seconda rata annualità 2020”.

La risposta è arrivata ieri: il dirigente Asl ha inviato una nota con la quale «si rappresenta, sin da ora, l’impossibilità a procedere a tale pagamento dei saldi in assenza del piano di funzionamento dell’eliporto, inerente il personale addetto alla manutenzione della struttura, gli interventi anche straordinari, per garantirne l’ininterrotta attività e le finalità di sicurezza operative e di corretta vigilanza del bene, così come previsto dall’articolo 2 della convenzione, approvato dal direttore Uoc Grtt ing. Galdiero, ai sensi dell’art. 4 della Convenzione, sia per il triennio 2016-2018 che per il triennio 2019-2021». Dunque, sarebbe soltanto una mancanza di carattere eminentemente burocratica a frenare i pagamenti, come specifica il dirigente nella chiusura della nota: «A far data dal 17 agosto 2020, si precisa che lo scrivente è subentrato al direttore Uoc Grtt ing. Galdiero, pertanto si richiede di acquisire, anche se in ritardo, il piano di funzionamento dell’eliporto per l’anno 2021, al fine di procedere agli atti di competenza per la successiva liquidazione». Al Comune hanno accolto senza battere ciglio la richiesta, anche se in passato il piano non era stato sempre richiesto: ad ogni modo a breve il documento sarà inviato, e allora – si spera – non vi saranno altri ostacoli ad impedire che l’Asl versi la non trascurabile cifra.

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