Un convenzionamento di 2000 ore per garantire l’assistenza sanitaria necessaria all’utenza dell’isola di Ischia. Così l’Asl Napoli2 Nord risponde all’emergenza anestesisti dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che nei giorni scorsi è letteralmente piombato nel caos a causa dell’insufficiente numero di professionisti del comparto in questione in servizio presso il nosocomio isolano. Conseguenza inevitabile il totale blocco degli interventi chirurgici di selezione che ha scatenato malumori e proteste da parte dei cittadini isolani ed è stato da una parte motivo per il Consigliere della minoranza del Comune di Forio, Vito Iacono, dell’invio di una nota di segnalazione alla Prefettura di Napoli, e dall’altra origine anche del presidio di protesta tenutosi lunedì mattina dinanzi l’ospedale Rizzoli ed organizzato da Gennaro e Domenico Savio. Di rimando ai malumori degli isolani, l’Asl Napoli2 Nord, nei giorni scorsi, lo ricordiamo, aveva prontamente replicato in un comunicato stampa, che l’emergenza venutasi a creare fosse da addebitare al trasferimento improvviso di alcuni anestesisti in terraferma, alle condizione di insularità di Ischia meta di lavoro poco privilegiata dal comparto sanitario, e dicendosi tuttavia pronta a mettere in atto tutte le misure utili a garantire nell’immediato la ripresa del servizio di anestesia e rianimazione avvalendosi dell’attività straordinaria dei medici già disponibili e del supporto di nuovi specialisti da reclutare dalla graduatoria vigente.
Ebbene, a pochi giorni di distanza da questo comunicato, lunedì mattina l’azienda sanitaria napoletana ha firmato un provvedimento ad hoc che dovrebbe rappresentare una boccata di ossigeno per il Rizzoli. È stato difatti approvato un auto convenzionamento interno per l’intero anno 2018 che prevede l’esercizio delle attività di anestesia e rianimazione da parte di medici provenienti da altri presidi ospedalieri della terraferma per un corrispettivo di 60 euro all’ora per i turni diurni ( dalle 8.00 alle ore 20.00) e 480 euro complessive per la guardia notturna. Nulla di più, nulla di meno, al convenzionamento che era stato attivato già nei mesi scorsi per il nosocomio isolano e che tuttavia era scaduto lo scorso Dicembre, facendo così di conseguenza venire meno, l’assistenza di ulteriori anestesisti. L’unica differenza è che questa volta, il convenzionamento non riguarda soltanto il comparto di rianimazione ed anestesia, in deficit lo ricordiamo, di sei unità complessive, ma anche per ortopedia, cardiologia, pediatria e nefrologia che pure sono carenti di circa due unità di personale ciascuna. Come preannunciato nei giorni scorsi, quindi dalla stessa azienda sanitaria napoletana, l’attività chirurgica d’elezione, presso l’ospedale isolano, grazie a questo provvedimento dovrebbe riprendere regolarmente a pieno nei prossimi giorni, tamponando così l’emergenza venutasi a creare. In attesa e con l’auspicio ovviamente che si trovino soluzioni decisamente più durature ed adeguate.
Sara Mattera