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Gennaro Savio: Giu’ le mani dal campetto del Tribunale

Neppure il tempo di esprime soddisfazione per il fatto che grazie alla nostra battaglia politica e giornalistica siano state finalmente riparate le porte da calcio presenti nel campetto antistante la sede distaccata del Tribunale di Napoli in via Michele Mazzella e restituito, così, ai giovani ischitani uno dei pochissimi spazi pubblici a loro riservati, che sono immediatamente scoppiate roventi polemiche. Il motivo? Quello che da sempre è stato un campetto da calcio, da qualche anno di mattina veniva utilizzato come parcheggio per automobili dagli avvocati e dai cittadini che quotidianamente si recano in Tribunale e che oggi, con il restyling  delle porte, è divenuto off limits alle macchine. Innanzitutto dobbiamo sottolineare che quello spazio pubblico per decenni non è mai stato utilizzato come parcheggio ma ha sempre rappresentato la palestra all’aperto del Liceo Classico mentre di pomeriggio i ragazzi vi giocavano a calcio. Si tratta di uno dei pochissimi spazi pubblici dedicato ai nostri figli che negli ultimi mesi era  pericolosissimo da frequentare a causa della presenza delle porte a potenziale rischio crollo che sarebbero potute cadere addosso ai ragazzi visto che erano tenute in piedi da alcune pietre che ne circondavano i pali.  Sino al positivo epilogo dei giorni scorsi quando le porte sono state riparate ed è stato vietato l’ingresso alle auto. Rispetto alle resistenze di chi vorrebbe in quello spazio le auto parcheggiate al posto dei ragazzi ischitani, diciamo giù le mani dal campetto del Tribunale il quale, cosi’ come lo è stato per decenni, dovrà restare in maniera perpetua a disposizione dei ragazzi ischitani che andrebbero apprezzati per il fatto che nel 2O15 nonostante l’avvento di videogiochi e social network preferiscono ancora correre dietro ad un super santos allo stesso modo di come facevamo noi genitori negli anni ‘8O. Intanto dopo l’intervento di messa in sicurezza delle porte, il campetto  di via Michele Mazzella è ritornato ad essere frequentato da decine e decine di ragazzi. E sono talmente tanti che purtroppo non tutti poi riescono a giocare a dimostrazione  che c’è l’impellente necessità di creare spazi per i giovani in ogni quartiere del Comune.

 

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