Che Enzo Ferrandino sia da sempre particolarmente ammaliato dal fascino (politico, si intende) dell’attuale sindaco Giosi Ferrandino, è un dato di fatto che riteniamo oggettivo ed inequivocabile. Ma viene un momento, nella vita, in cui un po’ tutti dobbiamo cominciare a camminare da soli. Succede come quando da adolescenti diventiamo adulti o già da neonati quando non abbiamo più bisogno della manina del genitore per muovere i
primi passi. L’intervista di Luigi Di Vaia altro non è che uno stato d’animo che iteniamo essere particolarmente diffuso all’interno dell’ala Pd dell’attuale amministrazione comunale di Ischia. Dell’accordo bis tra Giosi Ferrandino e Domenico De Siano, infatti, molti tra consiglieri ed assessori non vogliono sentir parlare.
E, al netto del fatto che il geometra abbia il coraggio di dirlo apertamente mentre qualcun altro lo afferma con
bene. L’entusiasmo e la voglia di far bene dei costruttori è l’elemento fondamentale per la riuscita» diplomazia, qualcuno a microfoni spenti e magari altri ancora si trincerano dietro un laconico “no comment” che vale più di mille parole, questa tendenza non può non rappresentare un pungolo per l’attuale vicesindaco. Che ormai ha poco tempo per capire cosa vuole fare da grande, e scusate se proseguiamo
con le metafore. Continuare a mantenere la “candela” a Giosi lo porterà al termine della consiliatura a rimanere schiacchiato dall’accordo che il sindaco chiuderà col senatore, lasciandolo col classico cerino in
mano. E allora la domanda che ci si pone arriva spontanea, quasi naturale: se proprio bisogna andare
incontro ad un epilogo così triste e amaro, non è meglio dissotterrare l’ascia di guerra e combattere la battaglia? Almeno, se dovesse andare male, l’interessato non avrebbe assistito in maniera inerte ai
suoi titoli di coda. Insomma, non ce ne vogliate ma dobbiamo proseguire sulla scia delle citazioni chiudendo con quella che, anche dopo le parole di Luigi Di Vaia, sembra la più appropriata. Enzo, fai come Lazzaro:
alzati e cammina…
