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Enzo e il dietrofront, il sindaco si “riprende” Bernasconi

Forse sta diventando una barzelletta, o forse non c’è niente di anormale. Fatto sta che la prima ipotesi, in tutta onestà, si lascia preferire alla seconda. Perché nel palazzo municipale di via Iasolino il sindaco Enzo Ferrandino va avanti con una serie di proroghe per quanto riguarda l’affidamento di una serie di incarichi e servizi a consulenti esterni e dipendenti comunali, rinnovandoli praticamente ogni novanta giorni o in alcuni casi per lassi di tempo addirittura più brevi. Una pantomima che dal momento del suo insediamento si sta ripetendo con una monotonia che definire imbarazzante pare francamente un eufemismo. Nella giornata di ieri il primo cittadino ha  firmato il nuovo decreto, il n. 4 del 2018, conferma la responsabilità di una serie di settori anche se la vera novità (per quanto nell’aria da tempo) è il ritorno in pompa magna di Antonio Bernasconi. Al punto 4 del decreto si legge che “all’istruttore direttivo dott. Antonio Bernasconi dipendente a tempo determinato part time per n. 18 ore settimanali è attribuita la responsabilità del servizio 11 come modificato con delibera n. 85/2018 e comprendente i servizi di Ragioneria, Programmazione Risorse Umane, Bilancio, Patto di Stabilità PEG e Società Partecipate, e Servizio 19 Gestione Stralcio Dissesto. L’incarico è conferito nella data della ricezione del presente decreto fino al 31 marzo 2018 e comunque non oltre il termine del mandato sindacale se antecedente al 31 marzo 2018”.

Insomma, inutile dire che per Enzo Ferrandino si tratta di una sconfitta, perché il sindaco ha dovuto richiamare al suo capezzale l’ex responsabile dell’area finanziaria, che però come ricorderanno i lettori più attenti era letteralmente caduto in disgrazia. Le frizioni tra Enzo e Antonio hanno portato di fatto il primo a spedire in una sorta di esilio il secondo, che di fatto era stato confinato in biblioteca, e crediamo di aver reso il concetto. Tutto questo, perché all’epoca dei fatti Bernasconi si sarebbe rifiutato di firmare una serie di atti, su cui poi ha apposto la fatidica firma il suo successore Domenico Cutolo. Non solo, ci furono anche scaramucce, per usare un eufemismo, durante l’ormai famigerato concorso dei cosiddetti vigilini. Insomma, Ferrandino impallinò Bernasconi ma oggi, dopo che proprio Cutolo ha detto no al rinnovo dell’incarico, è stato costretto a un dietrofront che fino a qualche tempo fa avrebbe avuto del clamoroso. E che invece oggi, alla luce di quanto sta succedendo ad Ischia, rientra persino… nella norma.

Per il resto nel suo decreto il sindaco conferma alla funzionaria amministrativa Giuseppina Pilato la responsabilità del Servizio 1 (Contenzioso, Contratti), a Raffaele Mazzella il Servizio 9 (Ciclo Integrato dei Rifiuti), a Francesco De Angelis il Servizio 8 (Pianificazione Paesaggistica del Territorio, Paesaggio), a Salvatore Marino i Servizi 13 e 10 (Entrate, Uscite, Personale, Controllo di Gestione, Economato e SUAP), a Giovan Battista Conte il Servizio 14 (Catasto, Servizi Informatici, Protezione Civile, a Giovanni Di Meglio e Giovan Giuseppe Pugliese gli incarichi di amministrativo polizia locale e operativo territoriale e vigilanza edilizia sempre della polizia locale. Ancora, a Gaetano Grasso (in quiescenza) si conferma l’incarico direttivo gratuito quale responsabile del patrimonio comunale. Rita Barbaruolo, infine, si è vista conferire la responsabilità del Servizio 12 (Entrate e Tributi). Anche tutti gli incarichi elencati avranno una scadenza decisamente vicina e cioè il 31 marzo 2018.

Gaetano Ferrandino

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