Enzo fa il “bigamo”, accontentati Giosi e gli “sciarappa”
ISCHIA. Partiamo da un presupposto, e lo diciamo in apertura per sgombrare il campo da equivoci di sorta e soprattutto per dare a Cesare quel che è di Cesare. Nell’edizione di domenica del nostro giornale avevamo parlato di una particolare e difficile partita a scacchi che stava giocando il sindaco d’Ischia, Enzo Ferrandino, alla fine con i rinnovi dei decreti di funzionari e impiegati del Comune e con scelte che in un modo come in un altro avrebbero finito per scontentare qualcuno. Bene, fatta questa premessa bisogna riconoscere che – vuoi per bravura e acume politico, vuoi perché le congiunture sono state favorevoli e lo hanno consentito, vuoi perché come succede spesso la verità sta nel mezzo – il primo cittadino è riuscito nell’impresa di vestire i panni da equilibrista e presumibilmente accontentare tutti. In primis se stesso garantendosi, almeno così dovrebbe essere, di continuare a dormire sonni tranquilli. Nella speranza che questo atteggiamento continui a funzionare.
Andiamo con ordine e ricordiamo che il buon Enzo si trovava stretto tra due fuochi. Da una parte l’europarlamentare Giosi Ferrandino che caldeggiava il rientro dei ranghi di Lisa Di Iorio (per il quale si era mosso già precedentemente in prima persona il fido consigliere comunale Maurizio De Luise), dall’altra quelli del gruppo “sciarappa – che praticamente da quando è iniziata la nuova amministrazione hanno perso di tutto e di più, a cominciare dalle partecipate – che invece avevano indicato il nome di Mariarosaria De Vanna per riempire la casella rimasta nel frattempo vacante. Che la settimana fosse iniziata col piede giusto lo si è capito nella mattinata di ieri, quando all’esterno della casa municipale si sono incontrati Enzo Ferrandino, Giosi Ferrandino, Massimo Trofa e la stessa Lisa Di Iorio. Un confronto che presumibilmente dovrebbe essere servito anche ad appianare qualche vecchia ruggine e che immediatamente è sembrato più di un indizio: difficilmente, senza una volontà del sindaco di trattare la questione, si sarebbe arrivati ad un summit alla presenza della diretta interessata. Il pressing di Giosi era, se ben ci pensate, inevitabile: l’ex primo cittadino proprio non poteva rimanere a bocca asciutta e consentire un ennesimo smacco. Che sarebbe stato difficile da giustificare davanti ai suoi sodali e di fronte alla stessa opinione pubblica. Poi, si potrebbe discutere sul fatto che quattro consiglieri si accontentino di una “contropartita” così residuale, ma questo è un altro ragionamento.
Così, nella tarda mattinata, si è parlato di una Lisa Di Iorio pronta a rientrare in organico e la notizia ha fatto presto il giro degli addetti ai lavori. Il che ha fatto intuire che Enzo avesse fatto una scelta di campo, che invero si sarebbe rivelata rischiosa dal momento che l’umore dell’altra fazione non sarebbe stato dei migliori. Così, ecco che nel pomeriggio arriva la fumata bianca. Da indiscrezioni provenienti da ambienti bene informati, pare che il sindaco d’Ischia abbia chiesto lumi a chi di competenza ed abbia ottenuto rassicurazioni: l’ente di via Iasolino dispone delle risorse finanziarie necessarie ad assumere sia Lisa Di Iorio che Mariarosaria De Vanna. Un’occasione, inutile rimarcarlo, da cogliere al volo e pare che Ferrandino procederà in questa direzione, cogliendo due piccioni con una fava. Tre mesi di incarico a entrambi ed eventuali e possibili turbolenze e malumori interni rinviati a data da destinarsi. Insomma, con una “pippa di tabacco” ha messo tutto e tutti a posto. Chapeau! Per la cronaca, una volta sbrogliata la matassa, pare che i decreti potrebbero essere imminenti ed arrivare già nel corso di questa settimana, andando a colmare una lacuna se non normativa quantomeno “logica”. Di fatto la legge consente la retroattività degli incarichi, ma allo stato dell’arte tutti coloro che siedono sulle varie scrivanie lo stanno facendo senza essere contrattualizzati e dunque in maniera non propriamente ortodossa, per usare un eufemismo. La prova di questa anomalia sta nel fatto che, sempre secondo rumors di palazzo, nella mattinata di oggi salterà la prevista seduta della commissione edilizia. Questo perché l’architetto Nello Ascanio che la presiede allo stato dell’arte è tra i professionisti il cui contratto è scaduto. Il buon Giulio Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina ma a questo punto noi ci chiediamo: perché lo stesso criterio non vale anche per il resto della “ciurma”?
Gaetano Ferrandino