POLITICAPRIMO PIANO

Enzo Ferrandino atto terzo: «vi spiego la nuova giunta» 

A tutto campo con il sindaco d’Ischia in questa inedita intervista de Il Golfo: tanti i punti toccati, ma a rubare l’attenzione è l’imminente ingresso in giunta di Liviana Buono e Ciro Ferrandino

Partiamo dalla strettissima attualità. Alla fine è arrivata la proroga per il Parcheggio della Siena, non di un anno ma fino al 30 giugno 2020. Insomma, quando si entrerà nella fase calda della stagione turistica l’opera dovrà essere ultimata. La domanda è quasi inevitabile: siamo certi che dopo i tempi supplementari non ci saranno anche… i calci di rigore?

«Nessuna bocciatura per Luca Spignese e Roberta Boccanfuso, ma l’amministrazione aveva bisogno di maggiore propulsione perché le sfide che ci attendono sono tante e impegnative. Liviana Buono e Ciro Ferrandino hanno le caratteristiche giuste, ma non parlatemi di “operazione nostalgica”: chi lo pensa è decisamente fuori strada»

«Noi avevamo detto, e abbiamo ribadito, che volevamo svolgere un’azione di pungolo nei confronti dei proprietari del fondo e di chi sta realizzando quest’opera e lo stiamo facendo materialmente nel senso che abbiamo chiesto di contingentare i tempi. Non potevamo rilasciare una proroga che durasse altri dodici mesi, su questo eravamo stati chiari. L’ufficio competente ha preteso la rappresentazione di un crono programma che non andasse oltre il mese di giugno: direzione dei lavori e proprietà si sono adeguati e regolati di conseguenza. Chiaramente saremo vigili nel verificare che le opere continuino in maniera spedita ma i presupposti mi sembrano esserci tutti. Ieri sera (venerdì per chi legge, ndr), transitando in zona, c’erano riflettori accesi ed erano in corso operazioni di getto di un’altra cospicua porzione di fondazioni».

Insomma, lei è ottimista.

«Sono certo che l’iter si concluderà entro questo arco di tempo. Per il resto ribadisco che questa è un’opera privata, realizzata su un terreno privato e con fondi cui ha attinto privatamente il costruttore. Ma sono consapevole che ci troviamo dinanzi a un’opera dalla straordinaria importanza strategica per l’isola intera e in particolare per Ischia Ponte. Fino a dodici mesi fa c’erano finanche dubbi tecnici sulla possibilità di realizzare il parcheggio, che per fortuna sono stati per fortuna fugati. Adesso bisogna solo accelerare…».

Ads

Abbiamo entrambi l’età sufficiente per prendere atto del fatto che ogni qualvolta c’è maltempo Ischia mostra una serie di crepe e criticità ormai ben radicate e conosciute. In alcuni casi bisogna effettivamente rassegnarsi o che cosa è ancora possibile fare almeno per arginare determinati fenomeni?

Ads

«A mio avviso alcuni aspetti sono risolvibili. Abbiamo un problema generalizzato di erosione della costa, quindi le cose stanno cambiando e questo lo affermano gli scienziati e non certo il sottoscritto. Il fenomeno sembrerebbe essere in atto anche a Ischia e ce ne accorgiamo quando notiamo i danni creati a tutta la fascia costiera dalle sempre più frequenti mareggiate. E allora c’è bisogno di realizzare nuove scogliere in grado di arginare la forza distruttiva del mare, ma per far questo occorrono fondi importanti che il Comune d’Ischia non ha nelle sue corde e nelle sue casse. Insomma, serve un aiuto dagli enti gerarchicamente superiori Abbiamo opere per le quali abbiamo già avanzato richieste di finanziamento con tanto di studi di fattibilità e mi riferisco ad esempio al fenomeno dell’acqua alta sulla Riva Destra: nel 2018 abbiamo partecipato al bando regionale sulla portualità e siamo in attesa avere la disponibilità dei fondi. La mano dell’uomo, posta con dedizione di causa, può riuscire a migliorare la situazione».

Il parcheggio della Siena? Non volevamo andare oltre il 30 giugno e la controparte si è adeguata. Saremo vigili nel verificare che le opere continuino in maniera spedita ma i presupposti mi sembrano esserci tutti. L’altra sera, transitando in zona, c’erano riflettori accesi ed erano in corso operazioni di getto di un’altra cospicua porzione di fondazioni»

Passiamo alla politica. Enzo Ferrandino, atto terzo. C’è alle porte un nuovo rimpasto nella giunta. Ma prima di soffermarci su chi entra e chi esce, è forse il caso di spiegare a lettori e cittadini le finalità di questa manovra.

«Siamo a circa metà mandato, ormai al giro di boa, ed a mio avviso c’è bisogno di dare ulteriore propulsione all’amministrazione, perché le sfide che ci attendono sono tante e c’è bisogno di più ruote a terra che girano per potenziare la nostra azione. E’ in questa direzione che ci stiamo muovendo, cercando di focalizzare l’attenzione rispetto a quelli che sono i nodi nevralgici della macchina con particolare riferimento ad una serie di interventi da portare avanti sul territorio in termini di ammodernamento: Ischia si presenta in maniera valida, ma ha bisogno oggettivamente di migliorarsi relativamente a funzionalità ed immagine da prospettare a noi cittadini residenti e agli occhi di chi ci sceglie come destinazione per la propria vacanza».

Prima di parlare di chi entra, soffermiamoci su chi esce. Per Luca Spignese e Roberta Boccanfuso è il caso di parlare di bocciatura?

«Assolutamente no, nella maniera più assoluta e voglio sottolinearlo con decisione. I tempi della scuola ce li siamo messi alle spalle da un pezzo e poi al sottoscritto non è mai piaciuto fare il “professorino” con la matita blu o rossa. Si tratta di due persone sensibili e intelligenti che, laddove vorranno, troveranno occasioni per continuare a far parte – con altri ruoli – della compagine amministrativa».

Due parole anche sui nuovi assessori, Ciro Ferrandino e Liviana Buono.

«Si tratta di due individualità che a mio avviso daranno tanto nei rispettivi campi di azione e competenza. Liviana Buono ha sviluppato particolari competenze per quanto riguarda le opere pubbliche e le dinamiche amministrative e burocratiche che fanno capo alle stesse e credo che potrà dare un impulso non di poco conto. Ciro è persona nota, così come è conosciuta la sua spiccata sensibilità ai temi della politica, conosce la macchina amministrativa a menadito: in passato ha svolto il ruolo di consigliere di minoranza, ma sempre in maniera fattiva».

«Dopo due anni e mezzo è presto per parlare di rimpianti, meglio soffermarsi sulle aspettative. Vogliamo trovare i fondi per risolvere il problema dell’acqua alta sulla Riva Destra, poi redigere e prospettare alla Regione un progetto esecutivo per utilizzare cinque milioni per il parcheggio della SS 270 per realizzare due banchine pedonali. E poi…»

Qualcuno ha visto in questa operazione un romantico e nostalgico ritorno al passato…

«Secondo me si lavora troppo di fantasia, l’azione che portiamo avanti tende a coniugare l’esigenza dell’amministrazione in termini di laboriosità ed operatività con quella che è anche una prospettazione politica in divenire. Nessun ritorno al passato, semmai un qualcosa di proteso a un arco temporale di riferimento che guarda al futuro».

C’è una quesitione che riguarda tutta l’isola ed è legata al costo del trasporto dei rifiuti in terraferma. Si parla della possibilità per i Comuni di dotarsi di una nave propria con il servizio da affidare al Cisi. E’ una possibilità concreta?

«E’ un’operazione fattibile, anche perché se ne avverte l’esigenza. Siamo davanti a un asset strategico, le sei amministrazioni devono iniziare a intraprendere iniziative di forte sinergia per sottrarsi a un andamento del mercato che è monopolizzato e pratica costi arrivati a livelli insostenibili. Costi che si ribaltano, va ricordato, sulla tassazione che ricade sui cittadini e sulle aziende. Questa azione di creare una linea autonoma per il trasferimento dei camion in terraferma risponde a questa non più differibile esigenza. Stiamo cercando, avvalendoci dei funzionari più esperti, di avviarci in un percorso che risulti essere indenne da imperfezioni: è chiaro che saremo chiamati a misurarci pure sui dettagli nelle sedi opportune».

Siamo più o meno esattamente a metà sindacatura: quale il momento più bello e quale invece il rimpianto?

«Dopo due anni e mezzo i momenti positivi sono certamente parecchi, e riguardano l’aver affrontato problematiche dalle quali siamo venuti fuori trovando soluzioni. Appena insediati abbiamo dovuto fare i conti col contenzioso generatosi con alcuni operatori alberghieri per il parcheggio di via Alfredo De Luca: essere riusciti in meno di un anno a realizzare quell’opera è stata una soddisfazione notevole per l’intera amministrazione. Lo stesso discorso vale per i miglioramenti costantemente apportati all’area portuale, in termini di logistica per accogliere i viaggiatori sul pontile degli aliscafi, l’eliminazione delle biglietterie dal Redentore e la nuova gestione del traffico. E a breve toccherà alla bocca vecchia del porto».

E i rimpianti?

«Dopo due anni e mezzo credo sia presto per parlare di rimpianti, piuttosto mi soffermerei sulle aspettative. Vogliamo ad esempio rinvenire materialmente i fondi per risolvere il problema dell’acqua alta sulla Riva Destra, poi redigere e prospettare alla Regione un progetto esecutivo per utilizzare cinque milioni di fondi già stanziati per il parcheggio della Strada Statale 270, con la realizzazione di due banchine pedonali. Ma le sfide che ci attendono sono davvero tante e penso alle piste ciclabili, al completamento di Piazza degli Eroi: di carne a cuocere ce n’è tanta, aspettiamo la fine dei cinque anni per avere rimpianti, per adesso ci concentriamo su obiettivi ambiziosi».

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex