ENZO FERRANDINO (sindaco d’Ischia) «Torniamo a evidenziare il bello, altrimenti siamo masochisti»
«Noi ischitani commettiamo sempre lo stesso errore,: sottolineiamo in maniera quasi morbosa la presenza di questa forma di turismo di massa che sicuramente esiste ma che non è l’unica sull’isola. Basta ricordare gli anni ’80, quando alcune zone di Ischia erano off-limits per la presenza di contrabbandieri che arrivavano fin sulla spiaggia a spadroneggiare o i numerosi episodi di arresti eclatanti sotto l’ombrellone con squadre di poliziotti, o i reiterati casi di scippi di Rolex che pure destavano scalpore e generavano una cattiva pubblicità sul nostro territorio. Oggi tutto ciò non si verifica più. C’è semmai la tendenza a trasformare le seconde case in bed & breakfast che richiamano a Ischia un turismo internazionale fresco ed educato. Questo però lo si racconta poco. Trovo autolesionistico continuare a pubblicare sui social la solita foto della Fiat 126 rossa carica di suppellettili o la foto apparsa e rimbalzata poi su Repubblica Napoli. Se vogliamo darci un tono ed iniziare a risalire la china proviamo noi stessi a propagandare i vari vip che tutte le sere vanno a cena da Nino di Costanzo o da Nicola alle fumarole. Un luogo di vacanza è più bello o meno anche in base alle sensazioni che si offrono agli ospiti. Il mio invito è di essere più amanti di Ischia, di promuovere le nostre bellezze e di impegnarci a risolvere i problemi, rimboccandosi le maniche senza auto commiserarsi».