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Da Enzo l’ultimo schiaffo a Giosi e Maurizio. Ma spunta il Consiglio di Stato

ISCHIA. E’ una guerra aperta, sottile, quella che si combatte sulla carta sottotraccia ma le cui schermaglie ormai sono chiare a tutti. Il presidente del consiglio comunale di Ischia, Ottorino Mattera, ha convocato  una seduta del civico consesso il giorno 26 aprile in prima convocazione alle ore 10 ed il giorno successivo, 27 aprile, in seconda alle ore 18, quando come da prassi consolidata i lavori effettivamente si svolgeranno. All’ordine del giorno, per la cronaca, tre punti: piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, acquisizione al patrimonio di beni di proprietà statale; approvazione documento unico di programmazione (DUP) 2018-2020; approvazione bilancio di previsione 2018-2020 e nota integrativa al bilancio. Fin qui nulla di strano, direte voi, ed invece anche se magari non si vede il trucco c’è. La data con cui è stato convocato il consiglio, infatti, non è affatto casuale. Insomma, inutile girarci troppo intorno: ancora una volta il sindaco d’Ischia Enzo Ferrandino si muove contro il suo predecessore Giosi. Le date sono il frutto di una trovata architettata per evitare l’ingresso nell’assise consiliare di Maurizio De Luise prima dell’approvazione del bilancio. Un piano, evidentemente, partorito con l’avallo del presidente Mattera che ha materialmente firmato la convocazione, un ennesimo schiaffo ma un atteggiamento che, ne siamo certi, alla lunga per l’attuale primo cittadino potrebbe finire con l’avere un effetto boomerang. Una mortificazione politica e personale – quella nei confronti del “Popolo”, che però era stata perpetrata prima che arrivasse una di quelle notizie destinate a cambiare la giornata e forse anche la storia della politica ischitana.

REVOCA SOSPENSIVA, IL CONSIGLIO DI STATO NE DISCUTE IL 17

Il sindaco, questa è la sostanza, ha fatto i conti senza l’oste. Perché il Consiglio di Stato ha deciso che sarà discussa il prossimo 17 aprile la richiesta di revoca della sospensiva concessa dal Tar a Valeria De Siano nell’ambito dell’eterno contenzioso giudiziario con Maurizio De Luise, conclusosi nel momento in cui la Prefettura ricontando le schede dell’ormai famigerata sezione 14 ha ufficialmente sancito che le preferenze a favore del “Popolo” erano effettivamente 37 e non quelle conteggiate cioè 32. Una verità ristabilita, questa, che di fatto lo ha lanciato nel civico consesso. E’ chiaro che alla luce delle risultanze fornite dall’ufficio territoriale di governo, è pressoché scontato che la magistratura revochi la sospensiva ed in quel caso De Luise si ritroverebbe in consiglio (bisognerebbe aggiungere all’ordine del giorno la surroga, evidentemente…) già da subito. Anche se siamo pur sempre in Italia e dunque le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo: anche se sarebbe paradossale, il Consiglio di Stato potrebbe decidere che visto che il merito era stato inizialmente fissato il 15 maggio, non cambierebbe nulla aspettare un altro mese. Ma è un’ipotesi ed un teorema francamente remoto.

IL SINDACO E IL VETO SU PIRICELLI. E LA BOCCANFUSO…

Adesso però mettetevi comodi che ci addentriamo nell’ambito del gossip politico, che pure non manca. Partiamo da un assunto. Enzo Ferrandino ha pubblicamente spiegato che Antonio Piricelli non è una figura gradita all’interno della maggioranza, approfittando verosimilmente anche delle pesanti affermazioni rilasciate dal colonnello in una “pepata” intervista pubblicata sul nostro giornale. Ma che il comandante di Casavatore reclami il posto di comandante della polizia locale, si badi bene, non è certo un capriccio dell’ultima ora o un improvviso colpo di testa. E’ noto anche alle “parracine”, infatti, che l’ex esponente di Alleanza Nazionale fu candidato alle ultime elezioni amministrative su grosse pressioni dell’allora candidato sindaco, portando il dote il suo contributo elettorale non certo per mero spirito di bandiera (o quantomeno non soltanto per quello) ma anche perché quella poltrona – pardon, quella divisa – gli era stata promessa. E, soprattutto, evitando che una candidatura della sorella avesse permesso tramite “ticket” a Luca Spignese di poter salire la china e spiccare il volo verso la sala consiliare del municipio. Insomma, da buon agnello sacrificale Antonio si è immolato ricevendo però, a conti fatti, un calcio nel sedere. Comunque, se Enzo non vede di buon occhio Piricelli, certo quest’ultimo fa altrettanto con Chiara Boccanfuso, di cui proprio non ha condiviso la procedura che l’ha portata a vedersi conferire l’incarico di comandante della polizia locale, non fosse altro che per un curriculum decisamente inferiore. A proposito della Boccanfuso, quest’ultima dopo aver finalmente ricevuto la divisa con gli stessi gradi di Giovan Giuseppe Pugliese, sembrerebbe molto più recalcitrante a rispondere a Pasquale e Giorgione Balestrieri che le hanno consentito di insediarsi in quel ruolo dandole l’adeguata e indispensabile copertura politica.  Ma soprattutto il Piricelli non vede di buon occhio una procedura per il conferimento dell’incarico a Chiara Boccanfuso con un curriculum di gran lunga inferiore. A proposito del Comandante…quest’ultima,  dopo aver avuto finalmente la divisa con gli stessi gradi di pugliese, sembra non rispondere più ai balestrieri chi le consentono di restare lì dandole copertura politica.

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GIUNTA: CIAO CAROLINA, LA CRISCUOLO PRONTA AL SACRIFICIO?

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Da un casino all’altro, ritorniamo a occuparci della questione giunta municipale. Voci di dentro davano i giochi praticamente per fatti, con il nuovo esecutivo di stampo politico che al più tardi avrebbe dovuto essere varato entro metà aprile. Ora, atteso che i “miracoli” sono sempre possibili (in fondo Enzo partorì la giunta tecnica in una notte, o meglio in quattro-cinque ore, dunque almeno i precedenti sono dalla sua parte…), proviamo a mettere ordine. L’ipotesi Carolina Monti come quota rosa pare essere definitivamente tramontata, e così ecco che tutto ruota attorno ad Ottorino Mattera. Il professionista, infatti, non se la sentirebbe di lasciare la poltrona di presidente del consiglio ma soprattutto quella di consigliere, entrare in giunta con questi chiari di luna apparirebbe quasi un salto nel vuoto. Il problema è che, stando così le cose, non si liberebbe il posto a presidente dell’assise per Luca Montagna. Il risultato è presto detto, si è di nuovo inceppato il motore. Nel frattempo, almeno sulla carta, il gruppo Vivere Ischia sembra almeno sulla carta sempre più vicino a Enzo Ferrandino, avendo dato – stando ai rumors di corridoio – anche la disponibilità alle dimissioni da consigliere comunale da Carmen Criscuolo che andrebbe ad occupare una casella nella giunta municipale liberando così il posto nel consesso per il sempre più scalpitante Luca Spignese. Il problema, però, alla fine sembrano rimanere sempre le società partecipate: tutti ne chiedono l’azzeramento ed una nuova ed equa distribuzione, tutti tranne il gruppo “sciarappino” che resta fermo sulle sue posizioni. Enzo Ferrandino su questo (e altro) continua a fare spallucce esercitandosi in quello che sembra essere diventato il suo hobby preferito: prendere tempo. Per la serie, finché la barca va lasciala andare. Ma attenzione, però, perché quello che non si piega, di solito… si spezza.

Gaetano Ferrandino

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