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Enzo tiene Giosi sulle spine: «Sostegno della maggioranza alle europee? Ci siederemo e valuteremo»

DI GAETANO FERRANDINO

Vorrei partire da un tema quanto mai attuale, le vicende che ruotano attorno al Parcheggio della Siena. Di recente hai avuto modo di ribadire anche a Il Golfo che oltre settembre non si andrà, nel senso che se l’opera non sarà ultimata dal Comune non arriveranno ulteriori proroghe. Non c’è dubbio, intanto, che ci troviamo davanti ad una situazione davvero ai limiti del surreale…

«Il committente dei lavori non aveva e non ha interesse a rallentare lo svolgimento degli stessi. Oggettivamente ci saranno state una serie di motivazioni che vanno oltre la sua volontà, con diversi ostacoli evidentemente determinanti. Ma questo non significa nulla, bisogna comunque prendere le contromisure al fine di eliminare i problemi tecnici per rendere più celere l’attività e concludere i lavori entro i termini previsti. Se ci si mette all’opera senza sosta bastano pochi mesi e questa sarebbe una svolta epocale, almeno tendenzialmente, per Ischia Ponte e l’immagine generale dell’isola visto che il borgo antico è un simbolo del nostro territorio».

Negli ultimi tempi, non soltanto in occasione della recente riunione del comitato, non è mancato chi ha sostenuto che molte attività a Ischia Ponte hanno chiuso i battenti proprio a causa dell’assenza di un parcheggio. E’ un pensiero che ti senti di condividere o è solo un alibi?

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«Il mondo del commercio sull’isola d’Ischia, nella sua complessità, sta vivendo un momento di difficoltà e negarselo sarebbe da ipocriti. Nel borgo l’assenza di un parcheggio a ridosso dello stesso rappresenta un motivo di maggiore sofferenza commerciale, per le attività poste all’interno. Ma va anche detto che a Ischia Ponte c’è stata una sorta di turn over tra chi ha chiuso e chi ha aperto i battenti in taluni casi anche con buoni risultati. Ribadisco, il momento è particolare, questa forte esigenza che si sta manifestando (anche con la nascita di un comitato) di ottenere un parcheggio al più presto va assolutamente assecondata. La proprietà deve accelerare i tempi, non ci saranno ulteriori proroghe a settembre».  

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Un altro tema caldo è quello legato al rinnovo dei decreti in municipio con tutti gli annessi e i connessi. Doveva entrare la De Vanna, poi la Di Iorio, poi a un certo punto pare non entri nessuna delle due. Insomma, aiutaci a fare chiarezza.

«La materia vedo che interessa molto il mondo mediatico, più di quanto immaginassi. Alle volte si finisce col creare grandi aspettative per questioni di piccolo cabotaggio. Noi abbiamo avuto dei rinnovi che sono decorsi già dal 1 febbraio, la macchina amministrativa non hasubito interruzioni nel senso che quella che era l’impalcatura al 31 gennaio è rimasta immutata nella sua quasi totalità. Ad oggi nuovi innesti non ce ne sono stati».

Posso chiederti come mai? A un certo punto almeno una new entry appariva scontata…

«Con l’ufficio personale stiamo vagliando la delibera del fabbisogno per l’anno 2019, prendendo in considerazione una serie di calcoli da farsi con diversi dipendenti comunali – impiegati anche in mansioni apicali – che hanno raggiunta la famosa quota cento introdotta dal Governo e che dunque potrebbero andare in pensione. Insomma, nel giro di qualche mese ci troveremo alle prese con un notevole ricambio di risorse umane all’interno del Comune e quindi si sta predisponendo quest’atto che sarà di grossa importanza. Porterà, non a caso, la possibilità di coinvolgere nell’ente nuove figure a tempo indeterminato, andando a tratteggiare quello che sarà l’organico che per i prossimi vent’anni sarà il “motore” del municipio».

Si era parlato pure di un nuovo ingresso in seno all’ufficio tecnico, e più nello specifico di un nome suggerito dall’europarlamentare Giosi Ferrandino. Cosa c’è di vero?

«Non esiste assolutamente questa cosa, specialmente nei termini in cui la stai prospettando. Certamente, come amministrazione siamo alla ricerca del coinvolgimento di figure che da un punto di vista professionale possano migliorare la qualità dell’azione: è giusto che sia così, provare ad attirare le migliori energie che sono in circolazione mi sembra un’operazione virtuosa, ma per il momento non abbiamo avuto alcuna disponibilità».

La domanda dovrebbe essere scontata ma forse anche no. A maggio ci sono le elezioni europee: Enzo Ferrandino e la sua maggioranza sono pronti a sostenere senza lesinare gli sforzi la candidatura di Giosi Ferrandino?

«Sono sincero, non sono ancora andato a verificare in seno alla maggioranza quali sono le disponibilità e gli orientamenti degli amici che compongono l’amministrazione. Chiaramente Giosi è una parte fondante della nostra coalizione e questo credo sia un aspetto che sarà tenuto in debita considerazione da parte di tutte le componenti. Ma è chiaro che non so di preciso quali siano gli orientamenti ad oggi, ma approssimandoci all’appuntamento con le urne cercheremo di avere un quadro più chiaro».

Per la serie, ci incontreremo e valuteremo il da farsi…

«Sì ci siederemo attorno a un tavolo e tutto sarà frutto di una valutazione».

A che punto è la crociata contro il traffico?

«E’ un qualcosa di cruciale per Ischia e la sua comunità. C’è bisogno di un’inversione di tendenza e di un cambio di mentalità, e questo non sempre è facile dalle nostre parti. Ma siamo davanti a una scelta obbligata, quella di attuare politiche che vanno in una determinata direzione, e mi riferisco all’uso razionale e responsabile dei veicoli. Farlo in maniera dissennata mette a repentaglio non soltanto la nostra qualità della vita ma anche il futuro del turismo e dunque della nostra economia».

Sei quasi al secondo giro di boa del tuo mandato sindacale. Di cosa sei più soddisfatto e qual è invece il tuo cruccio?

«Sono circa venti mesi che siamo in amministrazione. Sono contento per il lavoro che stiamo svolgendo all’ufficio tecnico, reperendo finanziamenti esterni per opere da eseguire sul territorio, l’ultimo è stato un periodo proficuo visto che abbiamo portato a casa oltre due milioni di euro. Questo lo giudico un indice di reattività e laboriosità dell’intera macchina amministrativa, dipendenti, funzionari e politici. Mi piace ricordare gli interventi di riqualificazione del territorio che partono da via Francesco Buonocore, dalla zona del mercato, Piazza degli Eroi, Campagnano ma anche altre opere prossime a partire ad Ischia Ponte e allo stradone oltre alle rotatorie di imminente installazione. I miei crucci? La carne a cuocere è tanta, a volte non si ha il tempo a disposizione per essere presenti su tutte le tematiche importanti: sicuramente c’è da mettere in campo una forte sinergia con l’imprenditoria privata per promuovere il territorio con una pianificazione a lungo termine. Storicamente non abbiamo mai operato in maniera efficace sotto questo punto di vista, è arrivata l’ora di farlo. Rilanciarel’immagine di  Ischia nel mondo non è più procrastinabile».

Perché tante polemiche su Piazza degli Eroi?

«Perché Ischia ha una mentalità conservativa, lo abbiamo visto anche lo scorso anno quando furono realizzati i lavori al parcheggio ex Jolly. Forse eravamo in inverno e c’era tempo per discutere, forse eravamo anche nel caso di specie dinanzi a una novità, fatto sta che si creò un enorme vespaio di polemiche che addirittura sfociò in un serrato contenzioso con alcuni imprenditori privati. E in quel periodo, ad essere sincero, non dormimmo sonni tranquilli. Stavolta, su Piazza degli Eroi (che peraltro è uno dei luoghi simbolo dell’isola) siamo davanti ad una novità e come tutte le novità dobbiamo fare i conti, in una fase iniziale, con la ritrosia prettamente ischitana. Speriamo che anche in questo caso riusciamo a dimostrare che diffidenza e freddezza erano infondate e prive di motivazione».

Senza alcun intento malizioso, la storiaccia della richiesta dell’installazione del chiosco al Lido da parte di un consigliere comunale è uno “scivolone” che ci si poteva risparmiare?

«Penso che anche qui si sia venuto a creare un caso che a volte è frutto anche dell’abilità dei giornalisti. Posso affermare che nella zona di Lungomare Cristoforo Colombo non nascerà alcun chiosco e trovo insolito e singolare che questa vicenda – che nasce, è bene sottolinearlo, dalla presentazione di una domanda da parte di un cittadino, si è avuta la capacità di generare un casino non da poco. Di domande del genere al protocollo del Comune ne arrivano a bizzeffe, ma non mi risulta che ogni anno spuntino decine di bouvette. Ci sono normative stringenti in materia, anche l’istanza presentata non mi pare sia stata accolta da chi competenza».

Gaetano Ferrandino

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