Era fuggita col figlio, ritrovata nella 167
Ieri sera la polizia ha rintracciato a Lacco Ameno la madre che si era allontanata col piccolo Mattia dopo che il Tribunale glielo aveva sottratto. Sul posto anche carabinieri, sindaco e assistente sociale. Chiesta la revisione del provvedimento
DI GAETANO FERRANDINO E IDA TROFA
Stavolta non ci saranno colpi di scena, su una vicenda triste e sulla quale – lo diciamo da genitori, prima ancora che da cronisti, facciamo davvero fatica a scrivere. Ieri pomeriggio gli agenti del commissariato di polizia di Ischia hanno infatti ritrovato la madre che aveva fatto perdere le sue tracce insieme al figlio di otto anni dopo che il Tribunale gli aveva sottratto il piccolo ritenendo più opportuno affidarlo ad una casa famiglia. I poliziotti si erano recati presso il domicilio per eseguire il provvedimento dell’autorità giudiziaria ma non avevano trovato i due con la donna che si era volutamente (e comprensibilmente, questo dovete concedercelo) allontanata. I tutori dell’ordine, facendo il loro dovere, hanno eseguito in questi giorni una serie di appostamenti che hanno consentito loro di appurare che madre e figlio si erano rifugiati in un appartamento di un condominio della zona 167 di Lacco Ameno, insieme alla madre di lei ed alla nonna. A quel punto si sono recati sul posto insieme ai carabinieri, ad un assistente sociale ed è stato chiesto anche l’intervento del sindaco Giacomo Pascale. Naturalmente, considerato lo stato di tensione che poteva generare un intervento del genere, decisamente delicato e non abituale, è stato chiesto l’intervento in zona anche di una ambulanza del 118 con personale medico e paramedico.
Inizialmente le voci circolate parlavano dell’esecuzione del provvedimento che sarebbe slittata a questa mattina, poi però la situazione ha preso una piega diversa. Sembra che sia il sindaco Giacomo Pascale che diversi condomini abbiano chiesto al presidente del Tribunale una revisione del provvedimento con una nota che attesta una serie di testimonianze che indicherebbero che il piccolo Mattia (nome di fantasia) è ben curato, accudito ed educato dalla madre e dal contesto familiare che lo circonda. Una mossa giudiziaria questa che temporaneamente blocca l’affido alla casa famiglia, ma a quanto sembra le forze dell’ordine vigileranno a turno sull’abitazione per impedire una nuova eventuale fuga della madre col suo pargolo. All’esterno dell’abitazione, con tutta la discrezione del caso, abbiamo raccolto le dichiarazioni del sindaco Giacomo Pascale che ci ha riferito quanto segue: “Non ci sarà nessuna esecuzione domattina (oggi per chi legge, ndr) i legali chiederanno al giudice di rivedere il provvedimento e magari di trovare una soluzione diversa rispetto a quella dell’affido alla casa famiglia. Mi auguro che questo provvedimento possa essere rivisto, intanto contava fermare l’esecuzione nella sua immediatezza. Devo sottolineare la straordinaria professionalità della polizia che ha evitato l’irruzione in casa che avrebbe creato disagio al bambino. La sobrietà e la discrezione con cui hanno agito il vicequestore Ciro Re ed il suo personale sono stati a dir poco lodevoli. Sono venuto qui e lo rifarei altre cento volte, gli interessi del bambino a mio avviso venivano sopra ogni altra cosa”.