CRONACA

Esami di Stato 2021, il racconto degli studenti

Cambia la maturità in era Covid. Tra ansie e paure della vigilia e l’esito della prova, a descrivercela Valerio D’Ambra dell’Istituto Mattei e Caterina Castaldi del Liceo Ischia

L’esame di Stato del 2021, il secondo dell’era Covid, trova i ragazzi cambiati ma comunque consapevoli. Quasi due anni, gli ultimi, trascorsi in didattica a distanza trova i ragazzi ansiosi, insicuri, scontenti per un anno scolastico che li ha confinati alla Dad per troppi mesi. Ma anche desiderosi di presentare alle commissioni il lavoro svolto e di buttarsi alle spalle un periodo complicato. «Non verrete bollati come quelli del Covid, il vostro non sarà un esame di serie B», ha rassicurato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. «Credo che mai come in questo momento tutto il Paese sia con voi, tutto l’affetto è per voi che state superando questa prova. Avanti!», aggiunge. Gli auguri ai ragazzi arrivano anche da sindaci, ministri, parlamentari, presidenti di Regione. I maturandi, oltre 500 mila, vengono valutati da 13.353 commissioni, per un totale di 26.555 classi coinvolte. Sono chiamati ad una prova che è un maxiorale in presenza e iniziano il loro esame partendo da un elaborato, preparato nel corso dell’ultimo mese e assegnato dal Consiglio di istituto.

Dopo il colloquio, assegnato sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, si prosegue con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana, con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione e con la trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. C’è spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e per l’Educazione civica. A sostenere l’esame di Stato il primo giorno è stato Valerio D’Ambra rappresentante d’istituto dell’Istituto ‘Enrico Mattei’. «Sono stati cinque anni indimenticabili contrassegnati anche dal terremoto e dalla pandemia», ha esordito prima di raccontarci il suo esame. «Con la maturità – continua – si conclude un periodo della vita». La vigilia dell’esame è stata segnata dall’ansia. «Per smorzare un po’ di ansia – ci ha raccontato Valerio – il giorno prima dell’esame sono andato al mare. Di fondamentale supporto è stata la mia ragazza che mi ha aiutato ad alleggerire il peso della tensione». L’elaborato di Valerio è consistito nella progettazione di una villetta. Al posto della prova scritta, infatti, quest’anno l’esame ha previsto solo un colloquio orale che è però diviso in cinque fasi per una durata complessiva di circa cinquanta minuti.  Gli studenti hanno dovuto fornire alcuni materiali prima della discussione orale quali un elaborato di indirizzo e la relazione sull’alternanza scuola-lavoro. Nella prima fase del colloquio, il candidato ha discusso il suo elaborato su un argomento delle materie di indirizzo, che sono le stesse individuate dal Ministero per la seconda prova. Subito dopo si passa all’analisi di un breve testo di letteratura italiana già oggetto di studio durante il quinto anno. «La prima parte, ovvero quella relativa all’elaborato non è stata per niente semplice – continua Valerio – ma sono riuscito a parlare e ben conferire con la commissione».

«Mi ritengo soddisfatto», incalza. «Niente panico. Bisogna abbandonare i libri il giorno della vigilia così si arriva all’esame in modo più rilassato», consiglia Valerio che non immaginava «così l’esame di Stato». «Negli ultimi due anni è cambiato tutto. Con la didattica a distanza non ero quasi più abituato ad un’interrogazione ‘in presenza’ e questo è stato lo scoglio più grande». Ma sono bastati pochi minuti per sciogliersi e lasciarsi alle spalle l’ansia. Adesso Valerio è pronto a fare i test d’ingresso per la facoltà di Architettura. Ma prima c’è sostegno morale e nella ripetizione per la ragazza che sosterrà l’esame di Stato la prossima settimana. Da oggi, invece, penserà al futuro Caterina Castaldi alunna del Liceo Ischia che ieri ha sostenuto l’esame di Stato. «Più che una prova scolastica è stata una prova di personalità», ha detto appena uscita di scuola Caterina neo maturata del Liceo Ischia. «Sono davvero soddisfatta di come sia andato il mio esame – continua- anche perché al di là degli argomenti didattici ho parlato molto della mia Forio raccontata dagli artisti nel corso degli anni». Da domani, come detto Caterina penserà al suo futuro. «Mi sono prefissata di pensare a che cosa fare dopo l’esame di Stato». Questo è stato il secondo anno di esame di Stato in periodo Covid. «Non avrei mai immaginato un esame così», ci confessa Caterina. E continua: «Il Covid ha inciso tanto e non solo sull’esame ma anche e soprattutto durante il periodo di didattica a distanza. Non tutti rendono allo stesso modo a distanza e dietro uno schermo». «Il mio augurio per tutti gli studenti – chiosa Caterina – è che dal il prossimo anno scolastico si possa tornare alla ‘normalità’».

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