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Escursioni pericolose, polemiche sulla mancata messa in sicurezza dei sentieri isolani

Ancora polemiche sul territorio isolano sullo stato di pericolosità che insiste sui sentieri collinari e montani di Ischia. Polemiche scaturiresti, come c’era da immaginarsi, anche alla luce degli incresciosi episodi accaduti pochi giorni fa e che hanno visto protagoniste alcune aree solitamente meta di escursioni da parte dei turisti.  Martedì scorso,infatti, come si ricorderà, un turista tedesco per cause ancora da accertare, ma con ogni probabilità legate ad un malore, è  deceduto dopo essere caduto da un altezza di circa due metri in località Torre di Mezzo a Campagnano; mercoledì, invece, vittima di un piccolo incidente tra le colline di Buceto una turista di Treviso che si è fratturata una gamba dopo essere scivolata violentemente lungo uno dei sentire della zona. I due episodi hanno quindi riacceso i riflettori sulla poca sicurezza di alcune aree sentieristiche dell’isola e che, nonostante siano state scenario di tragici episodi nei mesi passati, restano ancora prive di un adeguata progettazione di messa in sicurezza da parte delle  amministrazioni. Esempio calzante, località Pignatello, a  Campagnano, dove Karl Shediwy, turista 73enne tedesco, lo scorso maggio perse la vita precipitando da un dirupo e che ancora oggi resta in uno stato di pericolosità. “La ringhiera- ha denunciato una cittadina nelle scorse ore – da dove è caduto il turista tedesco lo scorso maggio – si trova oggi in uno pessimo stato. Nell’area sono state sistemate delle transenne legate con il fil di ferro al legno marcio del passamano. Le asticelle a terra sono malmesse, in molti punti si alzano e bisogna stare attenti a non inciampare. Ma tutto questo evidentemente per il Comune di Ischia fa parte di un sentiero sicuro che viene percorso da centinai di persone ogni mese”.

Sulle pessime condizioni dei sentieri isolani era però intervenuta anche l’associazione Nemo alcuni giorni fa.  I membri dell’associazione, infatti, durante un escursione avevano rivenuto diversi pezzi di ferro arrugginito. “C’è ancora tanto da fare per rendere fruibile i nostri sentieri – aveva denunciato l’associazione – ci spendiamo in promozione, ma la valorizzazione  del territorio stenta a partire”. Insomma, la sempre più scarsa sicurezza dei percorsi sentieristici dell’isola e che spesso – lo ricordiamo –  tuttavia è anche legata alla poca prudenza di turisti che improvvisano gite senza avere reale dimestichezza con i luoghi, resta uno dei punti più accesi di dibattito da parte della comunità isolana e delle associazioni di categoria.  Le stesse associazioni prima dell’estate avevano chiesto anche la convocazione di un urgente ed indifferibile tavolo tecnico con le sei amministrazioni di Ischia per discutere in modo costruttivo della condizione di  alcuni sentieri -in particolar modo Frassitielli e Buceto, Pizzi Bianchi e l’area di Campagnano P,iano liquori- ma che tuttavia ad oggi, neanche a dirlo, sono ancora in attesa di una concreta risposta da parte dei primi cittadini dell’isola.

Sara Mattera

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