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“Giuseppe Di Meglio, dopo nove k.o. è ora di ritirarti”

Di Michele D’Antonio

«Caro avvocato, caro notabile di alto spessore, come ti avevo preannunciato giovedì scorso, la stampa ha pubblicato nei giorni scorsi  un articolo nel quale si comunica che l’avvocato Giuseppe Di Meglio ABBANDONA BARANO e che egli  è  – senza nessun timore di smentita –  “il nemico giurato dei Gaudioso’s  a Barano,  perfettamente l’altra metà del cielo,  l’opposizione per antonomasia senza timori di ammiccamenti”. Lo stesso  articolista aggiunge che tu hai deciso di lasciare Barano a Dionigi e che non farai parte della gara, avendo detto a chiare lettere: “Io e la mia famiglia  siamo fuori dalla politica baranese”; questa affermazione avrebbe poi provocato lo  sgomento,  perché “l’assenza di una alternativa è la condanna peggiore da infliggere a  qualsiasi  paese del mondo”.

Oltre che atterrito, io sono stato profondamente scosso nel leggere questo articolo. Perciò ti invito ad ascoltarmi  con impegno e serietà, perché in  questo momento io mi impegno  a far sì che la mia voce non sia la mia, ma solo quella  di Barano, cioè dei Baranesi.

Ti invito innanzitutto a renderti conto che, avendo tu  fatto politica per tutta la tua vita, non puoi permettere che siano altri a parlare delle tue decisioni. Quando è un’altra persona a parlare delle tue decisioni, allora facilmente si potrà continuare a dire che le tue parole sono state fraintese, e quindi non corrispondono alla verità. Allora, questo è il momento di far sentire la tua voce, la tua parola. Devi parlare tu, direttamente alla gente;  dove vuoi tu, in piazza,  sul giornale o alla televisione; dove vuoi tu, ma devi parlare personalmente. Ai Baranesi non interessa quello che gli altri dicono che tu hai detto; essi vogliono sentire la tua voce, la tua parola, le tue intenzioni.  Ricordati, però, che le persone politicamente corrette, quelle che hanno una parola degna di onore, hanno una sola parola.

Ti invito perciò a correggere l’amico giornalista, perché lui non ha segnalato nel suo articolo quello che tu, giovedì scorso, dopo aver ricevuto il mio messaggio, mi hai precisato   “LA NOSTRA FAMIGLIA, NON APPREZZATA PER L’IMPEGNO PROFUSO, DEVE RESTARE AL DI FUORI”.  Sembra proprio che tu hai preso quella decisione perché non sei contento e soddisfatto del comportamento dei Baranesi; insomma sembra proprio che tu sei arrabbiato con i Baranesi.

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Sono costretto a farti osservare che i Baranesi non sono persone irriconoscenti, abituate a  non apprezzare l’impegno o il sacrificio che una persona ha fatto o fa per loro. Debbo dirti, siccome da anni giro per il Comune e ho avuto contatto con  centinaia di persone ogni giorno, che forse i Baranesi  non hanno apprezzato la tua mancanza di impegno politico. Ci può mai essere stato un impegno se tu  e la tua combriccola avete  perso 9 partite su 9?  Una cosa del genere non è mai successa nella storia di tutto il mondo. E allora, se è stato profuso un impegno, in che cosa questo impegno è consistito?  Come potrebbero credere i Baranesi che tu ti sei veramente impegnato con la vita, le azioni e i comportamenti e non solo con le  parole?  O forse vuoi prendere ancora in giro quei  Baranesi che, dopo averti osannato e seguito per tutta la vita, adesso devono anche sperimentare la tua ingratitudine e il tuo disprezzo? Ti dico questo perché i Baranesi non solo non sono ingrati, ma neppure ciechi  e stupidi e, se per caso qualcosa non hanno apprezzato, avresti già dovuto essere  tu a presentarti davanti a loro, da tanto tempo, per chiarire senza esitazione e senza equivoci ogni tuo comportamento, ancora prima di pensare che  LA FAMIGLIA NON E’ STATA APPREZZATA, e soprattutto prima  che fosse stata un’altra persona ad annunciare ai Baranesi che tu abbandonavi Barano, uscendo fuori dalla vita politica. Un vero politico, una persona che  avesse avuto una sola volta anche una minima considerazione per il paese e i suoi abitanti,  una  persona in buona fede si sarebbe  comportata diversamente.

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Per questo motivo, per questa tua confusione, visto  che tu pensi che LA FAMIGLIA NON E’ STATA APPREZZATA, mostrando di non apprezzare tu quello che i Baranesi  hanno fatto per te,  devo farti presenti le voci che da anni ho ascoltato da parte dei Baranesi, compresi i tuoi stessi sostenitori, sulla tua persona:

Non ha mai voluto vincere le elezioni, perché la vittoria non era conveniente;

Ha confuso la vita politica di Barano con la sala d’attesa, l’anticamera della professione;

È stato il più importante alleato di Gaudioso (altro che nemico giurato senza timore di smentita,  altro che opposizione per antonomasia senza timore di ammiccamenti), la sua colonna portante, una assicurazione per la vittoria, la garanzia assoluta  della vittoria di Gaudioso, tanto che, appena Gaudioso veniva a sapere che c’era in mezzo l’avv. Giuseppe Di Meglio, festeggiava subito, anticipatamente la vittoria;

Con la scusa della politica è entrato nelle case dei  Baranesi che, avendogli dato fiducia, sono diventati suoi accoliti e difficilmente si son poi potuti allontanare;

È astioso e la sua vera forza è la paura che la gente ha di lui e ciò riguarda anche le persone che più gli sono state vicine;

I suoi voti (quel pacchetto di  2000 voti che ti vanti di avere) non sarebbero voti di consenso, di affetto e di stima, ma in maggior parte voti di timore; insomma, tante persone, avendoti dato amicizia e fiducia a causa della politica, ora si sentono come prigionieri che dicono “non posso parlare, non mi posso esporre, non mi posso far vedere, perché mi può creare problemi; se non gli do il voto, lui se ne accorge”;

Il suo comportamento, impedendo una qualsiasi alternanza,  ha condannato Barano a rimanere per sempre nelle mani di Gaudioso.

In realtà io non posso credere che tutto ciò  è tutto vero, ma te ne parlo per farti capire, almeno approssimativamente,  quali sono i sentimenti dei Baranesi  i quali, in poche parole, vedono in te una fonte di preoccupazione e sofferenza personale e la vera causa di tutti i mali del paese. Non dirmi a questo punto che ti stupisci di quello che ti ho detto, perché tu stesso, in una lettera che mi hai mandato,  datata 2009,  hai scritto “sono stato ritenuto responsabile di tutti i mali della nostra comunità”. E allora, se tu già da così lungo tempo  avevi percepito i sentimenti dei Baranesi, perché  non ti sei mai chiarito con loro?  La ragione provo a dirtela io.  Non essendo abituato a confrontarti, quasi come una persona allergica al prossimo,  ti sei giudicato da solo  e da solo ti sei anche assolto, arrivando alla sentenza “non ero io la fonte dei mali”, come ho potuto leggere in quella stessa lettera. E sempre nella stessa lettera posso anche leggere “mi sono fatto da parte dalla politica (2009)”, “nel 2002  mi fu chiesto di mettermi da parte e l’ho fatto con piacere”. E allora la mia domanda: quante volte ti sei già fatto da parte, decidendo di restare al di fuori, se nessun baranese ne è a conoscenza, e tutti sanno  invece che, in maniera visibile o invisibile, sei stato sempre tu l’unico organizzatore della opposizione a Gaudioso? E allora come mai poi nell’articolo menzionato si parla con tanta vivacità di un grande sgomento, se già tante altre volte tu ti sei fatto da parte? Ad ogni modo, caro avvocato, caro notabile di altissimo spessore, tu sai quanta stima e quanto affetto mi legano a te e alla tua famiglia e per questo motivo devi provare a capire il mio sentimento e quello dei Baranesi. Noi  sappiamo  che tu hai una età matura, una cultura e un’esperienza; sappiamo che oggi tu potresti  aver maturato un senso di responsabilità e un legame di affetto con questa terra e questa gente. Perciò noi pensavamo e speravamo che una volta arrivati al momento attuale, nel quale nessuno avrebbe mai più potuto pensare a una tua politica per interessi personali e professionali, noi pensavamo e speravamo che oggi  tu avresti potuto iniziare a fare una politica vera, genuina, sincera, finalizzata al solo interesse della tua e nostra comunità. Per questo noi siamo spaventati e confusi; perché per noi questo era il momento, da parte tua, di iniziare a fare politica e non di finire. Io mi ero reso conto da parecchio tempo  che la situazione era confusa e contraddittoria: da una parte tu, convinto di aver fatto tanto bene a  Barano e ai Baranesi, dall’altra i Baranesi, convinti di aver ricevuto tanto male per colpa tua. Per questo, già da un po’ ti tenebre), invitandoti ad accostarti alla luce, cioè alla chiarezza, alla sincerità, alla verità; questo ti avrebbe potuto consentire di aprirti alla tua gente in maniera disinteressata, fiduciosa e amichevole; questo ti avrebbe certamente aiutato a relazionarti e confrontarti con gli altri. Ad ogni modo, le tue decisioni appartengono solo a te. Se tu dovessi decidere di iniziare a fare politica per Barano e i Baranesi, io ti consiglio di chiarire prima  in maniera completa tutta la tua vita politica del passato. Il chiarimento (spiegare ai Baranesi la correttezza e la bontà di tutte le tue scelte e di tutti  i tuoi comportamenti lungo i 40 anni passati)  ti consiglio di non farlo da solo,  ma in contraddittorio con quelli che la pensano diversamente, altrimenti non riusciresti mai a renderti conto di eventuali tuoi errori e così i Baranesi potrebbero continuare a non apprezzarti. In questo caso, se cioè riuscirai a fare questo passo, cioè se riuscirai a chiarirti con i Baranesi, essi sicuramente ti apprezzeranno e la vittoria sarà tua alla prima occasione. Se invece tu dovessi veramente decidere di dare  a Gaudioso un così grosso dispiacere, o meglio quel  colpo mortale (politicamente) che hai minacciato di dargli con le parole dell’articolo di stampa  del 4 gennaio, rimanendo tu e la tua famiglia al di fuori della politica, allora fallo almeno questa volta in maniera seria, perché sai  bene che Gaudioso è anziano, ma non è un fesso e neppure sono fessi i Baranesi; e allora se oggi stai a 9 a 0, abbi pietà dei Baranesi e  cerca di non collezionare anche il 10 a 0».

 

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