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La rampa per disabili eliminata e la storia del caso Blumar

di Sara Mattera

FORIO. È un vero e proprio putiferio quello che si sta scatenando, in queste ore, tra i cittadini del Comune di Forio, specie per quanti, hanno problemi di disabilità. Protagonista dell’intricata vicenda è la spiaggia della Chiaia, ritornata nella gestione dell’amministrazione di Forio il mese scorso. Dopo cinque anni di privatizzazione, avvenuta per volontà dell’ex amministrazione comunale di Forio, guidata da Franco Regine, il Lido Blumar è ritornato, infatti, finalmente, libero. A deciderlo- ricordiamo- è stato il Tar di Napoli che, lo scorso 23 Marzo, ha respinto il ricorso presentato, nei confronti dell’amministrazione di Forio, dalla società Lumar per il mancato rinnovamento della concessione. “La concessione del 23 Giugno 2012-aveva dichiarato il Tar con la propria ordinanza-è stata rilasciata successivamente all’entrata in vigore del Decreto Legge 194/1999 e dunque non beneficia della proroga. La scelta dell’amministrazione comunale di rinunciare alle concessione demaniale, giunta a naturale scadenza e, di conseguenza, lasciare il tratto di spiaggia liberamente e gratuitamente accessibile, costituisce una scelta ampiamente discrezionale, immune, nel caso di specie, da censure e, dunque, la concessione rilasciata alla ricorrente è scaduta e sussiste l’obbligo di rimuovere i manufatti presenti nell’area demaniale.” In poche parole, insomma, il Tar ha confermato la decisione dell’amministrazione di Del Deo di non rinnovare la concessione alla Lumar, facendo ritornare l’arenile in gestione al Comune di Forio con la soddisfazione di tutti quei cittadini che, in questi anni, avevano chiesto, a gran voce, che quel tratto di spiaggia diventasse nuovamente libero. Felici di questa decisione, però, nn  lo sono stati certamente i disabili dell’isola che avevano fatto del lido in questione, un luogo prediletto. Difatti, quel lido balneare era uno dei pochi ad essere attrezzato per i disabili, riuscendo, così, a soddisfare le necessità di quanti erano costretti, purtroppo, a muoversi in carrozzella. E, oggi, la spiaggia sarà pur diventata accessibile e libera, ma non per tutti. Non solo, infatti, non c’è più il personale specializzato e le attrezzature ad hoc per i disabili, ma sono state tolte anche le rampe di accesso per le sedie a rotelle. A sottilineare questa mancanza di tatto da parte dell’amministrazione di Forio, una cittadina isolana, Melina Laezza, che ha detto:“Hanno chiuso la spiaggia per disabili e con essa hanno tolto anche le rampe di accesso per le carrozzelle. Mi domando: visto che la spiaggia è diventata pubblica, non sarebbe giusto che lo sia anche per i disabili?” Ed infatti, se la gestione della spiaggia da parte Lumar non piaceva a molti cittadini foriani, quanto meno, era ben apprezzata dai disabili. Oggi, invece, il lido non solo non ha più tutte le attrezzature per i disabili, ma rischia pure di non poter essere più neanche lontanamente accessibile da questi ultimi. La sparizione della rampa di accesso ad hoc, ha, infatti, in queste ore, scatenato le proteste dei cittadini. “È proprio uno schifo- ha esternato qualcuno- Ho conosciuto un sacco di ragazzi disabili. Le mamme erano felici, perché finalmente i loro figli  potevano andare tranquillamente a mare. Ora la chiamano la spiaggia libera. Ma libera da cosa? Vorrei conoscere gli ischitani che si sono battuti per far chiudere il lido. Vergognatevi”. Qualcun altro, ancora: “Che contraddizione! Se è pubblica lo deve essere per tutti. Abili e diversamente abili. Non ha avuto senso eliminare le rampe di accesso”. E meno male, insomma, che il Tar nella sua sentenza dello scorso Marzo, aveva sottolineato che l’accessibilità alla spiaggia doveva comunque essere garantita per le persone disabili! Nonostante, infatti, il Comune di Forio, abbia promesso, all’indomani della sentenza del tribunale amministrativo, di creare nuovamente, nell’arenile in questione, uno spazio attrezzato per i disabili, molti cittadini, data la situazione attuale, temono che queste promesse siano le solite parole al vento. E non a caso, proprio a causa di questo timore, nelle settimane scorse, è stata creata anche una petizione ad hoc “Ridate ai disabili la spiaggia tolta dalla politica senz’anima”. “Nel 2009- si legge nella petizione- con mille difficoltà, due ragazzi impegnano le loro risorse per creare il Lido Blumar, a Forio d’Ischia. Un lido balneare attrezzato per i disabili con assistenza di personale specializzato, unico in Campania. Centinai sono stati gli utenti e le attestazioni di gratitudine da chi, per la prima volta provava ad avere gli stessi diritti di chi era più fortunato. Quest’anno il sindaco ha deciso di non rinnovare la gestione e ha smantellato tutto, lasciando la limitatissima area, nella totale incuria e degrado. Riceviamo decine di telefonata e di appelli da chi ha usufruito negli anni scorsi di tale eccellenza e umanità. Aiutiamoli a ridare loco a  ciò che  gli è stato tolto”. Insomma la preoccupazione è tanta e lo è ancora di più ora con lo smantellamento della rampa di accesso per disabili che rischiano, ancora una volta, di essere messi in secondo piano. Cosa ha veramente intenzione di fare l’amministrazione di Forio?

 

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