LE OPINIONI

Ex europarlamentare e già sindaco di Forio Franco Iacono: «Tra i protagonisti di una stagione politica che ispirava le azioni di tutti»

«Ciriaco De Mita è stato un fiero esponente della sinistra democristiana e fiero antisocialista (ride, ndr). Lo ricordo per le dispute furibonde con Bettino Craxi, di cui poi divenne il successore dopo una diatriba che durò mesi. Parliamo di una persona sicuramente capace, integralista, in grado di organizzare un sistema di potere nell’avellinese che aveva coperto tutto, praticamente. Aveva soppiantato Sullo, che era stato un po’ l’antesignano della sinistra democristiana in quelle aree. Dopo il terremoto, De Mita ha fatto molto per la sua terra d’origine, ed è stato talmente legato alla sua terra da voler fare il sindaco del suo paese natìo – Nusco – fino alla morte. Da un lato si potrebbe leggere questa cosa come un attaccamento al potere, dall’altro in una logica di servizio per la propria terra. A me De Mita non era simpatico, però questa cosa non ha alcuna importanza: il valore dell’uomo prescinde dalla simpatia personale. Non mi era simpatico perché era antisocialista fin nelle viscere, atteggiamento tipico di quella parte della DC. Ciriaco De Mita è stato tra i protagonisti di una stagione in cui la politica ispirava le azioni di tutti, amici e avversari. La politica attuale – che io non chiamerei più politica – è sostanzialmente un mercato senza valori, senza regole e senza neppure idee».

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