Ex Teleposto di Montevico, si tenta la carta della Città Metropolitana

Ieri mattina al Municipio di Lacco Ameno si è discussa la questione della vendita dell’ex Teleposto di Montevico appartenente al Demanio. La struttura in rovina, come è noto, è stata provvisoriamente aggiudicata a settembre, ma una norma prevede che nei successivi sessanta giorni il Comune possa esercitare un ulteriore diritto di prelazione, pareggiando l’offerta di aggiudicazione. Tuttavia, ieri si è preso atto che l’ente di Piazza Santa Restituta in questo momento non ha risorse sufficienti per pareggiare il mezzo milione offerto dal privato aggiudicatario provvisorio. In questi giorni il Comune dovrebbe comunque contattare la Città Metropolitana chiedendo un intervento, e un sostegno economico, per tale acquisto.

Nelle more, in ogni caso, verrà con ogni probabilità battuta la strada della delibera di Consiglio comunale, nella quale si ratificherà la volontà di verificare la possibilità di arrestare la procedura ed esercitare il diritto di prelazione, tramite l’esame della documentazione da parte di un esperto professionista, ferma restando la partecipazione della Città metropolitana. Per l’intervento di quest’ultima ci sarebbe comunque bisogno di tempo, quindi bisognerebbe capire come impugnare gli atti sul presupposto che l’ultima volta che il Comune fu interpellato per esercitare la prelazione, l’ente era commissariato, quindi diretto da un organo che curava solo l’ordinaria amministrazione. Finora, non c’è stata alcuna risposta da parte del Demanio alla nota inviata dal Sindaco Pascale, appena insediato, affinché venisse interrotto l’iter di acquisizione a favore del privato. Un silenzio che ha rafforzato la decisione di procedere tramite delibera comunale e accordo con la Città metropolitana, il cui delegato ieri era in collegamento da remoto. La strada è stretta, ma verrà tentata, anche se resta il rammarico per il lungo commissariamento che ha impedito di agire più tempestivamente.