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Fabio e Federica, due cuori, un pianoforte e tanto amore per la musica

di Isabella Puca

ISCHIA – Fabio ha iniziato a suonare il pianoforte che aveva appena sei anni, stessa cosa Federica. I loro sguardi, però,  si sono incrociati per la prima volta che ne avevano 18 e studiavano, entrambi, al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Da amici con la passione per la musica in comune sono diventati una coppia, non solo al pianoforte, dove formano il duo Monti- Bianco, ma anche nella vita. Il matrimonio, i figli, un’accademia da gestire insieme e ora una tournee che, dal 30 marzo al 17 aprile, li porterà in Cina dove suoneranno in favolosi teatro e sale da concerto. «Il nostro viaggio – ci raccontano – inizierà dalla città di Shanghai dove atterreremo il 30 Marzo per poi raggiungere altre città, nelle nostre settimane di permanenza, tra cui  la città di  Changsha   dove terremo il nostro primo concerto nella splendida “Changsha Concert Hall”  le  città  di  Yueyang, Nanjing, Jiayin, Dongguan. Termineremo con Shanghai dove terremo il nostro ultimo concerto prima di ripartire per Ischia». Questa che stanno per vivere è una grandissima esperienza, approderanno in Oriente viaggiando sulle note della loro musica e, insieme, tutto sarà più bello. « Nonostante le difficoltà e gli innumerevoli impegni della nostra vita quotidiana ci apprestiamo ad intraprendere questa grande e importante esperienza   con grande tranquillità  e siamo sicuri di trovare in quella cultura una profonda devozione ed un profondo rispetto per la Musica  che sono elementi indispensabili  ed imprescindibili della vita di ciascun musicista». Nel loro programma da concerto  le formazioni di  due Pianoforti e  di Pianoforte a quattro Mani in cui spazieranno da Bach a Beethoven, Brahms, Liszt, Wagner, Barber, Rachmaninoff, Lutoslawski e Bolcom. «Questo viaggio – ci dicono ancora – sarà per noi motivo di grandissima  esperienza e crescita professionale,  ricco di forti emozioni , sicuramente anche contrastanti che aspettiamo,  naturalmente, di vivere in prima persona. In genere un Concerto è sempre un momento unico  e di grande intensità emotiva sotto tutti i punti di vista  e crediamo sia ancor  più coinvolgente emotivamente confrontarsi in uno scenario di così grande rilevanza internazionale». Era lo scorso Agosto   quando, in piena e intensa fase organizzativa dovuta all’ inaugurazione, avvenuta di lì a poco, della nuova sede di Ischia Porto della loro Accademia Musicale “ Note sul Mare”, arrivò  in maniera del tutto inaspettata una mail da un’ importantissima Agenzia Musicale Cinese con sede in Shanghai. «Leggemmo con grande gioia  la mail dove questo importante Manager Musicale elogiava il nostro Duo con splendide parole.  Da molti anni seguiva con grande ammirazione la nostra attività musicale  e ci propose di debuttare con una Tournee in Cina  per il 2017». E oggi, il momento tanto atteso, è arrivato. «La Musica in generale richiede sacrificio e dedizione, tempo dedicato allo studio, all’ ascolto,  alla lettura biografica e storica dell’ autore o del periodo che si appresta ad affrontare; uno studio che va oltre le ore di preparazione allo strumento. In particolare la preparazione di  una Tournee è diversa dal singolo concerto  e naturalmente richiede uno  studio giornaliero molto  intenso , considerando  che molto tempo verrà trascorso in viaggio per raggiungere le varie città e il tempo di studio lì sarà ridotto al  minimo». Attualmente dedicano 4 ore della loro mattinata allo studio, il resto della giornata lo trascorrono in Accademia dove, quando possibile, cercano anche in piccolissimi ritagli di tempo di approfondire qualche frammento del loro programma. «In passato riuscivamo a studiare davvero moltissimo, quasi l’ intera giornata, ma oggi con i tanti impegni studiamo di meno ma in maniera molto intensa». Entrambi si sono approcciati al pianoforte che erano appena dei bambini e da allora la Musica è diventata la loro vita sotto tutti i punti di vista.  «Sarebbe impossibile pensare alla nostra vita senza la musica, per noi  – ci confida il duo – è tutto. Chiaramente ora ci sono anche tante altre cose fondamentali ed indispensabili nella nostra vita  come la nostra famiglia, i nostri figli, ma la musica e lo studio del pianoforte ci ha accompagnato in tutte le fasi della nostra crescita, ci ha dato tanto e ci ha insegnato tanto. Ci ha regalato la gioia di esibirci in tanti luoghi in Italia ed all’ estero come Svizzera, Francia, Germania, Slovenia». La loro storia musicale e privata sembra essere scritta nel loro dna, entrambe le loro nonne avevano studiato pianoforte; erano gli anni ’30, ma i pianoforti su cui volavano le loro mani sono rimasti nelle loro case e, prima per gioco e poi per studio, sia Fabio che Federica si sono approcciati a quei tasti d’avorio bianchi e neri.  «Siamo sposati dal 2008  e per alcuni anni dopo il matrimonio abbiamo dedicato tutto il nostro tempo allo studio del Pianoforte. Nel 2009 venimmo selezionati per frequentare  un’  importantissima Masterclass  Triennale alla Hochschule di Monaco di Baviera , esperienza fondamentale per la nostra crescita artistica e professionale. Poi nel 2013  è nato il nostro primo figlio  Liam  e nel 2015 è nato il fratellino Leon, quindi ora il tempo è naturalmente occupato anche da loro. Quando ci siamo conosciuti studiavamo nella stessa classe di Pianoforte; all’ inizio eravamo chiaramente semplici  compagni di classe, ma da subito molto in sintonia, non solo dal punto di vista musicale. Diventammo molto amici  poi  tutto è andato naturalmente nella direzione giusta». L’amore per la loro famiglia s’intreccia così per la musica e, in modo particolare, per il pianoforte, «vivere con questa passione comune  è  particolare. In generale due musicisti, di diverso strumento, compagni anche nella vita privata, condividono la passione per la  musica, ma guardandola e vivendola  in maniera indipendente l’uno dall’ altro. La formazione di Duo Pianistico richiede una condivisione totale  della musica e dello strumento ( per quanto riguarda il Pianoforte a 4 mani) le  nostre idee e  le diverse interpretazioni che possiamo avere  su  un’ opera devono alla fine sfociare in una visione comune che porti  a percepire il Duo come Uno. Due pianisti che devono diventare una sola cosa;  la nostra condivisone è totale e il legame che ne deriva è speciale ed inspiegabile. Naturalmente viviamo la musica anche come Docenti della nostra Accademia e paradossalmente è quello l’ unico momento in cui non viviamo la musica fisicamente insieme».

 

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