LE OPINIONI

IL COMMENTO Giulia e Filippo sono i nostri figili

DI GIUSEPPE AMALFITANO

Ho letto che finalmente il Mostro è stato catturato. Dopo una lunga fuga, dopo tanta angoscia e tante trasmissioni TV  e tanti articoli sui giornali, che descrivevano minuziosamente tutte le possibili soluzioni del caso,, ormai siamo al finale che più brutto non poteva essere. Una ragazzina, bella e pulita e perbene e anche felice, perché arrivata ad una prestigiosa laurea in Ingegneria e perché innamorata di un bellissimo ragazzo coetaneo, ha chiuso la sua vita nel peggiore dei modi: picchiata e accoltellata e gettata via ,proprio dal suo innamorato, che invece era un Mostro. E tutti siamo rimasti sconvolti e inorriditi e auguriamo al Mostro una fine simile e anche peggiore. perché questa ragazzina poteva essere una nostra figlia che, come lei, avrebbe potuto avere un triste destino. E quindi il Mostro deve pagare. Ma, pensandoci bene, anche il Mostro poteva essere nostro figlio. Diceva il Professor Malagoli, grandissimo e amatissimo Maestro al liceo, che non possiamo dividere con precisione il Bene dal Male e in ognuno di noi c’è l’uno e l’altro. Ed anche alle lezioni di Catechismo (che si tenevano nella chiesetta del Cierco) ricordo che sul libretto c’era raffigurato un bambino che aveva su una spalla un Angioletto e sull’altra un Diavoletto. 

Per frenare questo “femminicidio” ormai quotidiano ( pochi giorni fa ho già scritto un articolo simile che riguardava un’altra donna uccisa) non  basta aumentare i castighi e le pene e anche le panchine e le scarpette rosse. Leggo che il Governo si sta muovendo bene e giustamente si proporranno a Scuola lezioni e seminari su comportamenti corretti e positivi ma credo che anche questo progetto è certamente importante e necessario ma non sufficiente perché l’Amore come l’Odio (e il Bene e il Male) sono Sentimenti e i Sentimenti nascono e crescono in noi in maniera spontanea e ignota, ma credo che siano influenzati anche dalle parole e principalmente dagli esempi e dalle buone compagnie. E concludo come sempre, affermando che stiamo vivendo un’Epoca davvero pericolosa, perché oltre le guerre e i terremoti purtroppo sono scomparse le famiglie di una volta, quando si cresceva assieme a fratelli e sorelle e cugini e si imparava a comportarsi bene e a rispettare gli altri. Oggi, ci sono tanti figli unici (ormai stregati da telefonini e computer), e si cresce avendo “Internet” come insegnante e custode e che  purtroppo si sta rivelando un cattivo maestro. Sarebbe utile e necessario, credo,  che le donne riscoprano il Ruolo più bello e importante che ci sia : essere chiamati dottore o professore è certamente piacevole e gratificante, come tanti altri titoli,  ma essere chiamati “MAMMA” supera e cancella tutti gli altri. Spero che qualche Politico influente possa leggere questa mia lettera e magari proporre un Bonus o magari una Pensione per tutte le Mamme  che così, liberate da necessità economiche, potranno anche essere libere di scegliere il loro destino e il loro futuro.

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