CRONACA

Fase 2, rispetto delle regole e nessun esodo verso l’isola

Il termometro degli arrivi dal territorio regionale nelle considerazioni dei comandanti delle polizie municipali di Ischia e Casamicciola

La fase 2 è ormai avviata, pur tra mille incognite. Riaprono alcune attività lavorative, con diversi distinguo e con tante cautele, al punto che diventa impegnativo districarsi nelle norme dei vari Dpcm a cui si sovrappongono le ordinanze regionali, spesso cangianti dopo pochi giorni, e i chiarimenti aggiuntivi che di fatto non fanno altro che aumentare le opacità dei dettati normativi. In ogni caso è innegabile che la frequenza degli spostamenti sia aumentata dopo l’ultimo weekend.

E un indice rivelatore è dato anche dal flusso dei passeggeri attraverso i due maggiori scali portuali isolani. A Ischia infatti si è registrato un rilevante aumento di sbarchi costituito in parte anche da cittadini ansiosi di riabbracciare gli ormai famosi “congiunti” sull’isola, ma anche dal numero di lavoratori al seguito delle merci destinate a quelle attività a cui è stata consentita una parziale riapertura. Tutto però si è svolto nel rispetto ancorché formale delle normative vigenti: gli agenti della Polizia municipale agli ordini del comandante Chiara Boccanfuso hanno infatti costantemente presidiato il porto d’Ischia procedendo a verifiche che hanno permesso di accertare la regolarità degli spostamenti.

Anche coloro che rientravano da altre regioni avevano già inviato la comunicazione alle autorità per poi porsi in isolamento domiciliare. In aumento anche i vari lavoratori pendolari che hanno ripreso a recarsi in terraferma per poi tornare in giornata. Anche a Casamicciola la Polizia municipale guidata dal comandante Giovanni Mattera ha riscontrato un aumento dei flussi. Le corse in aliscafo, che fino al giorno prima risultavano pressoché vuote, hanno cominciato a ripopolarsi, con varie decine di passeggeri in arrivo e in partenza. Una delle preoccupazioni relative a tali flussi era quella già presente un mese fa, quando alla vigilia di Pasqua, nonostante i divieti, si temeva un arrivo in massa dei residenti che pur avendo una casa sull’isola domiciliano abitualmente a Napoli.

Tuttavia finora tale esodo non c’è stato: sono ancora spopolati numerosi parchi e condomini dove è alta la concentrazione di abitazioni dove molti cittadini della terraferma hanno formalmente eletto la propria residenza, ma di fatto per usarla come luogo di villeggiatura estiva. Non è escluso che alcuni di essi decidano di avvalersi della possibilità di continuare a trascorrere la cosiddetta “fase 2” nella propria abitazione isolana di residenza, preferendola alla permanenza in città, visto ovviamente l’avanzare della bella stagione, con giornate che invitano a stare all’aria aperta.

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