LE OPINIONI

IL COMMENTO L’isola e la sua lenta agonia

DI FRANCESCO PEZZULLO

Voglio partire da una considerazione che giro ai lettori, una domanda che ritengo doverosa (premetto che sto parlando di turismo): ma siamo davvero sicuri che abbassare le tariffe serva a riempire l’hotel? Non ho la bacchetta magica per poter dare una risposta certa, posso soltanto esternare il mio personale punto di vista: se per una determinata data, in un determinato momento, non c’è domanda, sarà abbastanza inutile dimezzare le tariffe, credo che questo sia un dato di fatto incontrovertibile e incontestabile. Insomma, diciamo le cose come stanno: il prezzo non crea domanda, Il marketing, invece, si occupa di crearla o addirittura di creare il bisogno nel mercato; programmi, servizi e accoglienza possono cambiare l’offerta. Ma passerà mai questo concetto?

Una delle cose più cercate dai turisti su Google è “cosa fare a…” e “guida di viaggio “. Noi cosa offriamo? Negli hotel c’è differenza tra un gruppo e un privato? forse anche questo sta allontanando il turista privato, è venuto il momento di creare le” condizioni ” con l’obiettivo di promuovere i vantaggi, creare i presupposti per attirare i viaggiatori. Se ci voltiamo indietro, riusciamo a capire cosa abbiamo perso in questi anni? Abbiamo perso l’attrattività verso qualunque target, il cartellone eventi Luglio/Agosto è misero, sconosciuto, frutto di una mancanza di comunicazione tra i sei Comuni; sono state chiuse le discoteche, piano bar, i punti di incontro. Prima eravamo capitale del divertimento, ora abbiamo un’unica discoteca e tanta “solitudine”…

* PRESIDENTE CONFESERCENTI ISCHIA

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