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“Fauna ischitana”: il progetto citizen science su Ischia

Nei tempi recenti stanno prendendo sempre più piede i progetti definiti “citizen science”: essi si basano su “la raccolta e l’analisi dei dati relativi al mondo naturale da membri del pubblico, tipicamente come parte di un progetto collaborativo con scienziati professionisti”, come definito dall’Oxford Dictionary nel 2014. Per l’Unione Europea, il termine si riferisce a “quando i cittadini contribuiscono attivamente alla scienza tramite o il loro sforzo intellettuale o con la loro conoscenza o con i loro strumenti e risorse”. Di base si tratta dunque di analizzare ciò che la gente comune raccoglie o domanda, per poter poi rispondere, trarre conclusioni ed aggiornare le conoscenze su un determinato argomento.

Un esempio di un progetto di questo tipo è “iNaturalist”: esso si prefigge l’obiettivo di mappare e condividere le osservazioni riguardanti la biodiversità in tutto il mondo. Le osservazioni possono essere mandate tramite il sito ufficiale oppure la app, disponibile gratuitamente per smartphones e tablet. Le osservazioni possono essere caricate o come foto o come registrazioni audio (ad es. canti di uccelli) e le persone iscritte al sito cercano di comprendere cosa è presente in suddetta. Oltre all’osservazione, si deve indicare cosa si è visto (se non sia di preciso, basta inserire la categoria tassonomica superiore, ad esempio “ragni”), verso che ora e la posizione (anche grossolana, anche se è consigliabile attivare il GPS ed il relativo “tag” quando si carica una o più foto). Qualsiasi utente può commentare le osservazioni e tentare di dare un ID all’essere vivente visto, ma per evitare possibili errori eccessivamente grossolani riguardanti l’identificazione, “iNaturalist” è basato sulla “Community Identification”: almeno due persone devono concordare sulla possibile identità dell’organismo visto, mentre più di due terzi dei “identificatori” deve essere d’accordo se gli ID suggeriti sono più di due. Ci sono più di sei milioni di osservazioni sul sito, ed il progetto è considerato “un simbolo per le applicazioni mobile sulla natura”.

Nel sito e nell’app di iNaturalist è possibile creare luoghi (per poter fare liste riguardanti ristrette zone geografiche) e progetti (per poter monitorare aspetti più specifici, come ad esempio la distribuzione italiana degli insetti). Da quest’estate è attivo anche un progetto riguardo Ischia: si tratta di “Fauna ischitana”, e come si deduce dal nome, riunisce le osservazioni riguardo gli animali presenti sulla nostra isola. Difatti, sono pochissime le cosiddette “checklist” (liste dove vengono elencate le specie presenti in una zona) sulla terraferma ischitana: abbiamo un ottima checklist sulla flora fatta da ricercatori della “Federico II”, anche se alquanto data (risale al 2004, vi consiglio comunque di cercarla dato che dà informazioni anche sul clima e la storia geologica dell’Isola Verde) ed una relativa a rettili, anfibi e mammiferi (dove bizzarramente non vengono citati i pipistrelli; ammetto di non aver capito i motivi della loro esclusione, sebbene suppongo per mancanza di dati relativi al livello di specie). Praticamente nulla è presente a livello ornitologico, sebbene Ischia si presta alla presenza di diverse specie, affini al mare e non (bellissime le foto di gruccione, Merops apister, al momento presenti su iNaturalist); sono invece risalenti al XIX secolo le informazioni sugli insetti. “Fauna ischitana” cerca di capire cosa sia presente anche degli altri gruppi a livello faunistico, quindi ad esempio le possibili specie di vespe presenti. Tra i momenti saliente attuali, il progetto ha confermato la presenza dei pipistrelli del genere Pipistrellus, della Mantis religiosa (lasciata fuori dalla checklist italiana ufficiale fatta nel 2005 dalla nostra zona!) e della libellula nota come “cardinale striato” (Sympetrum striolatum), oltre che la presenza di tantissime tra farfalle e falene (degne di nota le bellissime vulcano, Vanessa atalanta, e podalirio, Iphiclides podalirius).

Qualsiasi cittadino può contribuire al progetto: se desiderate contribuire, basta iscriversi al sito di iNaturalist (anche tramite Facebook) e caricare le osservazioni tramite il sito stesso dal PC oppure tramite l’app ufficiale, seguendo le indicazioni date dalla guida. Non dimenticate che, nel caricare, bisogna indicare la data ed il luogo di ritrovamento (anche non precisissimo). Ovviamente avrete tutti i crediti per la vostra foto o registrazione audio!

*BsC in STeNa e specializzando in Scienze della Natura presso “La Sapienza” di Roma

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