Federalbeghi: buone le previsioni per l’estate 2019
Luca D’Ambra: «Restano le prenotazioni last minute con soggiorni di una settimana»

“Le previsioni per le vacanze degli italiani durante l’estate 2019 mostrano un lieve incremento rispetto allo scorso anno. L’84% dei viaggiatori resterà in Italia prediligendo il mare mentre, al secondo posto delle preferenze, conquista la postazione la vacanza culturale. Questo dato ci induce a voler guardare al meglio, senza per questo sottovalutare nulla. Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo gli italiani ad una riduzione della spesa.

Inoltre, circa 20 milioni di connazionali non andranno in vacanza tra giugno e settembre, principalmente per motivi economici. Ma tra questi vi è un 18% che intende partire in un altro periodo dell’anno, il che sembra far affiorare un interessante cambiamento rispetto alla scelta ordinaria”. Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, analizza così a caldo il risultato dell’indagine previsionale sulle vacanze degli italiani, realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions. E qual è la situazione sull’isola di Ischia? A dircelo il presidente Federalbeghi locale Luca D’Ambra. “Lo studio di Federalbeghi a livello nazionale dice che la durata media delle vacanze si attesta sulle 10 notti, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno. Per l’isola di Ischia, però, non è così. Al massimo i nostri ospiti restano nelle nostre strutture per una settimana”. La media, quindi, è di sette notti. E le prenotazioni non sono molto in anticipo. “Negli ultimi anni – continua D’Ambra – è cambiato totalmente il modo di prenotare. Grazie alle nuove tecnologie ed alla vastità di scelta da strutture alberghiere e paraalbeghiere, gli utenti preferiscono sempre più aspettare gli ultimi giorni prima di prenotare. Questo, ovviamente, penalizza noi imprenditori che soffriamo questa mancata programmazione”. Bernabò Bocca e Luca D’Ambra sono d’accordo per la partenza a rilento di questa stagione. “Non abbiamo avuto un buon trampolino di lancio. Il mese di maggio in gran parte dell’Italia è stato flagellato dal maltempo, con una conseguente rinuncia da parte di molti viaggiatori. Maggio è stato penalizzato anche dalla disposizione del periodo di festività religiose, dall’Ascensione al Corpus Domini, che tradizionalmente fa muovere i turisti di lingua tedesca, che quest’anno è caduto nel mese di giugno. Tutto questo non ha aiutato la partenza della stagione più importante dell’anno”.
“Dopo il penalizzante e piovoso mese di maggio – ha detto D’Ambra – siamo in crescita per quanto riguarda le presenze registrate sull’isola nel mese di giugno. Ma ciò non basta dobbiamo alzare sempre di più il livello qualitativo della nostra offerta”. Per Bocca: “Ciò che fa piacere è scoprire che alla base della scelta della località per la villeggiatura, vi sia per la gran parte il desiderio di scoprire le bellezze naturali del posto, unito al bisogno di riposo e relax. Gli italiani dimostrano sempre più di amare il proprio Paese. Conta molto anche la facile raggiungibilità della destinazione: un tema essenziale per il nostro comparto che necessita di infrastrutture e collegamenti adeguati”. Diversa, invece, l’opinione di Luca D’Ambra: “La maggior parte del turismo sulla nostra isola parla italiano. Dobbiamo tornare, come in passato, a rivolgerci maggiormente al mercato estero. La nostra isola ha delle grandi bellezze e potenzialità che solo con un turismo di qualità possono essere esaltate”.