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Federalberghi, pienone al Manzi per le “primarie” di Sepe Visconti

CASAMICCIOLA – «Caro Amico Albergatore questa situazione di immobilità in Federalberghi non è più procrastinabile: occorre scegliere il nuovo Presidente mentre da molti mesi, nonostante ben 35 soci abbiano sollecitato il Direttivo, quest’ultimo non procede a indire una regolare assemblea per svolgere elezioni all’insegna della trasparenza».  Con questo appello Riccardo Sepe Visconti ha invitato ieri pomeriggio gli albergatori soci di Federalberghi a partecipare  all ”Assemblea Plenaria per le Primarie” per individuare i nomi dei candidati, scelti democraticamente dalla maggioranza, per la presidenza di Federalberghi.  Un appello che ha riempito la sala conferenze dell’Hotel Manzi di decine di albergatori. Mancavano però alcuni dei volti noti dell’associazione.

Un incontro carico di speranze, obiettivi e anche qualche accusa. Durante l’assemblea, moderata da Lucio D’Orta, l’intervento introduttivo di Riccardo Sepe Visconti ha toccato argomenti molto cari agli operatori turistici dell’isola, come la crisi ormai endemica del comparto turistico e alcune proposte e formule pensate per risollevare il settore alberghiero che – è inutile negarlo – ha una profonda necessità di una nuova spinta vitale proiettata a intercettare nuovi flussi turistici e magari anche di buona qualità.  «Un tempo – ha ricordato il direttore di iCity – Ischia contribuiva all’economia della regione con il 33% del prodotto interno lordo della Campania. Un terzo della ricchezza della Regione era prodotto sulla nostra isola, eppure, – appura tristemente Sepe Visconti – non siamo mai riusciti a far valere questa forza economica e tramutarla in potere decisionale. Non siamo mai riusciti a contare in terraferma quanto avremmo dovuto, per tutta una serie di sbagli, tra cui l’esserci mostrati sempre divisi. Ora stiamo perdendo terreno, queste debolezze vanno colmate per avere maggiore forza. Ad oggi – ha continuato il candidato alla carica di presidente di Federalberghi – posso contare sull’appoggio di 52 albergatori, segno che la voglia di effettuare un cambio netto e deciso c’è». Una cifra considerevole che non è stata scalfita nemmeno dai tentativi di boicottaggio denunciati dall’editore della rivista di moda e stili di vita che punta ad esaltare la bellezza isolana.

«Il Direttivo, per impedire ai soci di partecipare a questa assemblea per le primarie, ha invitato gli albergatori della Federalberghi a partecipare a un corso urgentissimo per la fatturazione elettronica, fissato proprio nello stesso giorno di questa assemblea, e persino alla stessa ora, un’operazione chiaramente finalizzata a diminuire i partecipanti a questa assemblea». Assemblea che invece ha visto la partecipazione di alcune delle anime più vivaci e importanti tra chi si occupa di attività ricettive dell’isola d’Ischia.  Alla voce critica di Franco Di Costanzo, patron della DiCo Hotels che non ha mancato di sottolineare il proprio scetticismo nei confronti della candidatura di Sepe Visconti per la carica di presidente di Federalberghi, si sono susseguiti gli endorsment di Maria Polito e di Nicola Lombardi.

Sia il patron dell’hotel Gran Paradiso, simbolo della rinascita dal terremoto, che la proprietaria dell’Hotel Manzi, altra struttura alberghiera che ha saputo rialzarsi, non senza difficoltà, dalla terribile scossa dell’agosto del 2017, hanno evidenziato la scarsa attenzione che la vecchia presidenza di Federalberghi ha riservato agli albergatori colpiti dal terremoto. Gli animi si sono accesi quando la parola è stata presa da Andrea Di Meglio, membro del Direttivo di Federalberghi che non solo ha annunciato che altri candidati alla carica di presidente di Federalberghi ci sono (anche se non è ancora dato sapere i nomi), ma che con un certo trasporto ha espresso tutto il proprio scetticismo nei confronti della candidatura di Riccardo Sepe Visconti che a parer suo e di altri albergatori, in qualità di editore e giornalista, non avrebbe le caratteristiche adatte per ricoprire un ruolo così importante. «A questo punto  anche un fruttivendolo potrebbe candidarsi!» ha tuonato l’albergatrice, animando il dibattito in sala. Osservazione che non ha scalfito la fiducia di Danilo Morra, in rappresentanza degli alberghi della famiglia Verde, dello stesso Lombardi di Giampaolo Castagna, membro dei Direttivo di Federalberghi, e di molti altri che hanno preso la parola ed espresso piena fiducia nei confronti di Riccardo Sepe Visconti, mostrandosi desiderosi di un profondo cambiamento di rotta che possa ridare linfa vitale al settore alberghiero ischitano.

Quello che potrebbe apparire come il punto debole più evidente della candidatura di Riccardo Sepe Visconti alla carica di presidente di Federlaberghi , che nella vita svolge il mestiere di giornalista ed editore e non è mai stato albergatore, potrebbe invece essere il trampolino di lancio per un cambiamento epocale, virtuoso e propositivo che possa dare uno slancio notevole al settore turistico ischitano, a crederci decine di albergatori.

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Antonello De Rosa

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