Felice Meo: «Con le mie opere cerco di mettere in evidenza la natura più intima delle donne»
Parlaci della tua mostra. Cosa vuoi rappresentare con queste opere meravigliose?
«La mostra è intitolata ‘Donne’ ed è stata realizzata in occasione della Giornata internazionale della donna. Abbiamo cercato di dare rilievo a questa importantissima ricorrenza per condannare atti vili come la violenza, gli abusi e qualsiasi altro tipo di sopraffazione sulle donne. A tal proposito ringrazio la curatrice della mostra Paola Pozzi che si è dimostrata molto sensibile al tema e mi ha coadiuvato nella disposizione e nella scelta delle opere. Per quanto riguarda proprio le opere devo dire che sono molto soddisfatto perché sono piaciute al pubblico. Sono opere che raffigurano donne che si presentano all’osservatore di spalle perché vogliono far riflettere. Sono donne che guardano oltre il muro verso il quale sono rivolte e osservano un mondo che noi uomini non guardiamo o non vogliamo guardare. Non svelo mai l’identità delle mie donne perché voglio mettere in evidenza la loro essenza attraverso le forme sinuose e docili del corpo femminile».
Come realizzi le tue opere?
«Tutte le mie opere sono realizzate con materiale di riciclo. Vado nelle discariche e cerco di dare nuova vita a oggetti come vecchi scaldabagni e lastre di ferro. Successivamente lavoro con il flex modellando le varie lastre fino ad ottenere le forme e le caratteristiche dell’opera che avevo in mente prima di iniziare. Completo il tutto applicando alle opere alcuni acidi che danno una grande lucentezza al ferro. Ogni opera viene prima pensata e poi realizzata anche se in alcuni casi mi è capitato di dovermi inventare qualcosa di nuovo in corso d’opera».
Henry Camillo Bermudez
