CULTURA & SOCIETA'

L’omaggio del Liceo Buchner ad Annalisa Durante

Una mostra di quattordici opere in memoria della giovane ragazza strappata alla vita perché trovatasi al posto sbagliato nel momento sbagliato

DI ARIANNA ORLANDO

Una volta, a Forcella, Annalisa Durante scrisse delle cose sulla vita nel suo quartiere e sulle sue speranze di ragazzina quattordicenne come quattordicenni sono molti ragazzi oggi nel mondo e al Buchner. Al Buchner, studenti che approssimativamente potrebbero definirsi coetanei di Annalisa poiché frequentanti la classe seconda della sezione artistico, hanno omaggiato, ricordato ed elaborato la vicenda di Annalisa affinché si traducesse in un messaggio materiale vero e proprio: dipinto, plastico, cucito, fotografato.

È apparso strutturata in cerchio, un cerchio per Annalisa, la mostra dei quattordici lavori artistici degli studenti del Buchner che hanno partecipato a “un’opera per Annalisa”. Pregne si significato, le opere si sono elevate dal terreno su cui erano poggiate e si sono convertite in un’esigenza di cambiamento radicale, in una preghiera di pace, in una esortazione al mondo senza violenza. Proprio nei giorni in cui sono stati ripercorsi i tragici eventi della strage di Capaci e i venturi in linea temporale di quella in Via d’Amelia in cui persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino, abbiamo il dovere di ricordare quanti, in minore esposizione mediatica, pure si martirizzarono per combattere il fenomeno mafia e quanti pure ancora persero la vita per cause di caso ad opera di atti criminali. Non si dice e non si deve dire che Annalisa Durante, o a quanti lei presta il nome qui per dire “vittima di mafia”, fosse al posto sbagliato nel momento sbagliato perché Annalisa è stata colpita accidentalmente da un proiettile che era al posto sbagliato nel momento sbagliato perché per strada si possono fare tantissime cose ma non morire. Gli studenti sono stati in seguito coinvolti in un dialogo sulla inutilità e la violenza della violenza e sono stati di nuovo educati al culto della vita e al rispetto di essa anche attraverso l’intervento del signor Giovanni Durante, padre di sua figlia, che ha convertito il suo immenso e quotidiano dolore in una serie di azioni a favore della legalità e della religione della legalità. Di queste Annalisa è il fuoco vivo e tra queste incommensurabile è il ruolo della biblioteca a porte aperte nei locali di Piazza Forcella. La legalità è fiore complesso da crescere ma con i giusti maestri è possibile costruire giardini laddove prima c’ erano solo nere città.

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