LE OPINIONI

IL COMMENTO Legalità e difficoltà economiche

DI LUIGI DELLA MONICA

Leggevo sul nostro quotidiano che da alcune farmacie si trovavano in condizioni di insolvenza, tali da giustificare il ricorso alla procedura del concordato preventivo, per il tramite di avvocati e\o commercialisti specialisti del settore. Nello sperare che tutto vada a buon fine, non si può dimenticare che sussista un fenomeno di contrazione fisiologica del mercato, talmente convulso ed imprevedibile, da colpire addirittura un totem della ricchezza concepito dall’immaginario collettivo: la farmacia. Purtroppo abbiamo altro precedente e triste episodio storico sull’isola del fallimento di una nota e grossa farmacia, ma dovuto a dinamiche molto diverse.

La crisi post pandemica, gli aumenti dei costi delle materie prime provenienti extra UE, le anomalie del reddito di cittadinanza per il reperimento della bassa forza lavorativa, gli aumenti dell’energia elettrica e dei combustibili in genere, che Dio non voglia saranno più salati in autunno, hanno provocato una insolvenza oggettiva di alcune aziende isolane, che solo in parte potranno sostenere con il surplus di reddito piovuto dal cielo nel 2022, ricordato come anno epocale di record presenze e di rilancio strutturale di Ischia.

In proposito, non è mio compito, ma della politica, proporre le ricette concrete per soccorrere i soggetti indeboliti da tali eventi, ma da avvocato ed umile editorialista ho il dovere di ricordare la Legge 3-2012, la cosiddetta “Legge antisuicidi”. Questo provvedimento ed intervento del legislatore, che è l’approdo di un processo politico sano e memore dei bisogni della gente, così come ogni dinamica di potere dello Stato dovrebbe essere, consente a consumatori, ai professionisti ed agli imprenditori, secondo la nozione del codice civile italiano ed alle microstrutture identificate dalla normativa europea, di accedere ad un piano di ammortamento e di ristrutturazione delle passività, che rimedia alle insolvenze non fronteggiabili con le usuali forze lavoro del singolo debitore. La legge soccorre le persone o le aziende sovra indebitate, per intendere tale terminologia il caso del volume dei debiti da saldare superiore alle proprie possibilità normali ed alla previsione di incasso di futuri redditi. In pratica, la Legge 3-2012 disciplina quella condizione di reddito che impedisce l’emissione di rateizzi di Agenzia Entrate Riscossione e di erogazioni di liquidità da parte delle banche, per cui un tempo i protagonisti di queste congiunture sfortunate o ricorrevano al sistema malavitoso della usura, oppure all’estremo gesto del suicidio. Non si tratta di un salvacondotto fiscale, oppure di una “frode” ai creditori legalizzata, ma di una modalità satisfattiva per tutti i protagonisti della procedura, riequilibrando le posizioni di forza del creditore nei confronti del debitore, soggettivamente non colpevole ma concretamente schiacciato dal volume eccessivo del credito da adempiere, ovvero dalla tempistica fissata contrattualmente. L’esecutività del piano di ammortamento promana dal Tribunale competente per territorio, ma è filtrato da un Organismo appositamente accreditato dal Ministero della Giustizia denominato con l’acronimo OCC Organismo Composizione Crisi da sovra indebitamento.

Nella mia condizione di opinionista non posso promuovere gli organismi organizzati da privati, ma con molto orgoglio di appartenenza all’Ordine degli Avvocati di Napoli, informo gli isolani che esiste sulla terraferma un Organismo insediato presso il medesimo Consiglio dell’Ordine. A volte il non detto, la vergogna, l’ansia di ricevere l’aiuto di un familiare stretto che poi viene negato, l’ignoranza, la sfiducia verso gli altri sono fattori che fertilizzano la decisione di rivolgersi ad un usuraio, il quale si pone con il sorriso di un amico al bisognoso e si trasforma in un mostro famelico per il rapporto economico che si svolgerà in futuro. Spesso dico ai miei clienti se vittime di usura: “La legge è un problema economico e si ferma lì, l’usuraio si compra anche la tua anima, la tua dignità, la tua libertà, la tua vita”. Auspico che la legge antisuicidi possa penetrare nel bagaglio di conoscenza di tutti i cittadini, compresi naturalmente quelli isolani che hanno cospicua familiarità con i flussi di denaro, essendo Ischia la partecipante al prodotto interno lordo della Campania per 1\3, e potrebbero incorrere nell’incidente di prestare il fianco a tale piaga sociale e criminale. Non solo il caso delle farmacie potrebbe riproporsi, ma se alcuno ricorda la mia intervista al geometra Di Leva – pag.10 e 11 del 19 agosto 2022 – in seguito al blocco del “Superbonus” alcune imprese edilizie si troveranno presto sull’orlo del lastrico ed anche gli stessi cittadini committenti, allorquando l’appaltatore sia stato truffaldino ed abbia sottratto all’Erario le somme illecitamente percepite come credito d’imposta, vi è un circolo perverso di girate dalla banca cessionaria al primo prenditore che è il proprietario cedente, consumatore e titolare di un immobile, il quale ha goduto di una ristrutturazione senza un corrispettivo fisico pagato.

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Dal quadro su delineato, si apre uno scenario molto verosimile di applicazione della citata legge, che deve assolutamente essere divulgata, praticata e seguita, per evitare il diffondersi dell’usura.

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Nello specifico vediamo come funziona. L’interessato si rivolge ad un avvocato, ad un commercialista, oppure ad entrambi (ultima soluzione che consiglierei) per prospettare la sua situazione di indebitamento: egli presenta le ultime dichiarazioni dei redditi dei tre anni precedenti, l’elenco dei creditori, l’ammontare delle rate da pagare, cercando di orientare il consulente legale e finanziario sulle modalità che egli vedrebbe praticabili per l’estinzione di tutta le propria posizione passiva.

Effettuato un primo filtro sulle questioni di merito, in ordine ad esempio ad eventuali prescrizioni del credito, si esaminano eventuali procedure di recupero in atto, sia stragiudiziali, sia giudiziali, e si individua la natura e la quantità del debito intero, sommando tutte le singole posizioni ed invetariandole per ordine di tempo, dando priorità alle più vecchie; si modula in ragione della materiale disponibilità finanziaria del richiedente. In altri termini, si redige un preventivo cucito a misura per la soluzione della problematica di carenza di liquidità. Secondo passaggio è compulsare un organismo di composizione della crisi, che mediante un mediatore terzo ed imparziale convoca i creditori per il conseguimento di adesioni o di pareri sulla congruità del piano di rientro. Si passa poi alla cosiddetta fase di Omologazione: una volta che il piano è trasmesso al Tribunale, se il Giudice verifica l’esistenza dei criteri necessari, il Piano viene omologato. Da questo momento in poi tutti i vecchi debiti sono sostituiti dal piano di pagamenti previsto dal Tribunale ed alla fine del piano, se ricorrono le condizioni previste dal piano prescelto, il debitore viene esdebitato: significa che vengono cancellati tutti i debiti non pagati dalla procedura.

Io ritengo indispensabile ricordare alla comunità che questi devono essere i modi, al di là delle vendite onerose, delle cessioni e\o delle assegnazioni di beni ai creditori, idonei ad affrontare una criticità economica e non bypassare le Istituzioni. Cito l’esempio di qualche settimana fa, allorquando la trasmissione di Rai3 – Report – ci informava che un colosso della distribuzione online non solo sospendeva i pagamenti per inesistenti asserite omesse consegne di merce, ma lucrava sulla debolezza economica del partner più piccolo, il quale per contratto era obbligato a scontare le fatture in banca. Quest’ultima alle scadenze fissate non teneva conto del congelamento dei crediti operato dal distributore online e richiedeva al produttore il rientro di liquidità delle fatture scontate e respinte dal distributore. In questo modo, il soggetto intervistato, il quale manteneva anonimato, esponeva il chiaro rischio di subire uno stato di insolvenza oggettiva. Ebbene questi episodi devono indurci a ricordare che l’unica medicina alle pratiche anomale ed illegali è il ricorso allo Stato: nessuno può fare a meno delle Istituzioni, che se emarginate dalla soluzione dei problemi reali troveranno in seguito situazioni di irreversibile patologia. In altri termini, chiedere aiuto non è mai una vergogna.

* AVVOCATO

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