Personalmente non ho mai creduto nella festa della donna come conquista sociale di un qualcosa che è scritto solo sulla carta e che non trova riscontro nella realtà vera e profonda del significato. Se per un verso la donna, in questi anni di lotte, può esprimersi per votare, per occupare posti di rilievo come manager, in Parlamento o come professionista, è pur vero che non le si attribuisce l’importanza e la capacità che le competono. In pratica se la donna si è emancipata (perché può veramente dare e fare tanto) l’uomo (sesso maschile) non è cresciuto di pari passo e fino a quando continuerà a considerare la donna come una sottospecie della razza umana, le tanto sbandierate conquiste sociali rimarranno un sogno al di là da venire.
Il più delle volte la donna è come se fosse considerata un alieno, quasi come se non facesse parte di questo pianeta. Ma ella è parte della creazione ed ha un valore intrinseco, pari a tutto ciò che è parte dell’universo. Nelle antiche civiltà ed in alcune tribù primitive, la donna non ha dovuto sostenere battaglie per imporsi perché laddove esiste una evoluzione che è crescita interiore ed equilibrio, l’uomo e la donna crescono senza pregiudizi ed affrontano le avversità e gli onori della vita nei rispettivi ruoli, con dignità e rispetto reciproci. Presso alcuni popoli primitivi, rispettosi di tutto ciò che è parte del creato, non vengono festeggiati gli anniversari ma le varie tappe di crescita spirituale che per ciascun membro rappresentano un evento straordinario. Mi sono sempre chiesta che senso ha per una donna entrare in politica, se le si attribuisce meno valore della ruota di scorta?
Che senso ha una norma che sancisce pene severe a colui che violenta una donna, se ci sono le assoluzioni facili e i giudici corrotti? Io penso che il più delle volte il sesso maschile sia arretrato, perché ancorato a vecchia cultura ed antichi pregiudizi. La donna, invece, per sua natura ed istinto, ha una diversa visione della vita ed è portata ad essere intuitiva, scaltra e con maggiore libertà interiore. Del resto, nonostante la differenza, l’uno è indispensabile all’altro. In definitiva se le conquiste sociali sono importanti, è altrettanto determinante l’evoluzione dell’essere umano.
