Gianluca Castagna | Lacco Ameno – Anche quest’anno le scuole isolane hanno aderito alla “Festa dell’albero”, un’iniziativa di carattere nazionale che attraverso la valorizzazione e la tutela dell’ambiente, del patrimonio arboreo e dei boschi, vuole promuovere l’importanza del verde per contrastare le emissioni di CO2 e l’inquinamento dell’aria, prevenire il rischio idrogeologico e la perdita di biodiversità.
L’evento si svolge tradizionalmente tra il 21 e il 29 Novembre, ma i molteplici problemi logistici che hanno segnato le scuole isolane dopo il sisma del 21 agosto hanno causato uno spostamento di data che non ha impedito, nemmeno in mattinate a volte piovose (come nel caso della Scuola Media Scotti di Ischia) o semplicemente uggiose, che decine di giovanissimi alunni incrementassero e rinnovassero il proprio patrimonio arboreo, perseguendo in tal modo gli obiettivi di un programma di cittadinanza attiva, curato nel passato anno scolastico dal circolo ischitano di Legambiente.
Alla presenza dell’assessore Cecilia Prota, della dirigente scolastica Assunta Barbieri, di Lilly Cacace e altri rappresentanti di Legambiente, i ragazzi hanno celebrato la “Festa dell’Albero” con la piantumazione di nuove piante nei giardini del plesso della Fundera.
Prima però, l’incontro con un personaggio che rappresenta un po’ il volto benefico della natura: Altea, un po’ maga, un po’ creatura dei boschi, il cui nome deriva dal greco altheia, e che significa “colei che guarisce, colei che cura”. E’ l’attrice foriana Alessandra Calabrese a impersonarla davanti ai bambini della scuola elementare in una performance che mescola la sapienza antica delle erbe, il mistero della magia, le proprietà guaritrici delle piante, il monito all’umanità sulla necessita vitale di preservarne la bellezza e l’integrità. D’altro canto l’edizione 2017 della Festa dell’Albero ha puntato i riflettori su un tema delicato: il futuro non si brucia!
Bisogna ricordare sempre, soprattutto alle nuove generazioni, che senza gli alberi, i polmoni verdi della Terra, non c’è futuro e la piantumazione, anche se in minima parte, resta un gesto importantissimo perché compensa la perdita degli spazi verdi divorati dagli incendi. Nel corso della scorsa estate sono andati letteralmente in fumo migliaia di ettari di superfici boschive da nord a sud della penisola. Succede ogni estate. Quest’anno di più. Le temperature torride, la scarsa manutenzione del sottobosco e la mano criminale dell’uomo hanno innescato un mix esplosivo.
«Ha sempre senso festeggiare gli alberi, oggi più che mai» spiega la preside Barbieri. «Da tempo le scuole sono impegnate a trattare i temi ambientali. E queste cerimonie, dal valore simbolico, sono comunque un modo per far sentire i bambini e i ragazzi partecipi di un progetto più ampio che è fondamentale per il futuro di tutti. L’anno scorso l’IC “Vincenzo Mennella” ha partecipato al progetto regionale ‘Scuola Viva’ con un’iniziativa molto bella di Cittadinanza attiva. In quei mesi hanno imparato che la natura è la vita, e che senza natura non c’è vita. Bisogna rispettarla e salvaguardare il territorio, piantare alberi e piante perché ci sia sempre verde. La natura è bellezza, i nostri alunni stanno imparando che quello che hanno oggi non appartiene solo a noi, ma è di tutti. Bisogna tutelarlo proprio perché altri, dopo di noi, possano trovarlo. La Festa dell’Albero» conclude la Dirigente scolastica, «è solo una tappa, perché il progetto continuerà anche nei prossimi tre anni. E poi, dopo tanta fatica, che soddisfazione piantare un albero: un sensazione meravigliosa. Un gesto di positività per la vita che nasce e continua.»
Al termine della mattinata, tutti di nuovo in classe per scrivere una lettera indirizzata all’umanità. Il mittente? Gli alberi, a cui i bambini del Mennella hanno dato voce, pensiero, emozione.