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Musiche, parole ed emozioni per “Betlemme anno zero”

di Isabella Puca

foto GIovangiuseppe Lubrano

Ischia – Si è svolto domenica scorsa l’evento “Betlemme anno zero” che ha aperto ufficialmente le feste Natalizie con Ischia in Itinere in collaborazione con il Comune di Ischia. Location della serata, svoltasi tra musica e teatro, le antiche terme comunali di Ischia Porto addobbate di luci e della bellissima statua di Sant’Anna realizzata da Marco Cecchi che è tornata finalmente a risplendere. A esibirsi in un racconto sonoro del Natale il quartetto d’Archi Aenaria Nueva della fondazione Ischia in Itinere formato da Pina Trani ed Emanuela Taliercio al primo e al secondo violino, Liliya Patulyak alla viola e Ciro Iacono al violoncello. Con loro l’attrice Sara Migliaccio che ha interpretato diverse letture legate alla festività. In tanti sono accorsi all’evento, pronti per udire il suono dell’artista che, come l’Angelo dell’Annuncio,  ha presentato  la Natività come realizzazione di una promessa. Quello proposto dal gruppo è stato un vero e proprio viaggio da Nord a Sud della Palestina, per raggiungere la città del pane, Betlemme luogo della nascita di Gesù. È stata “Jesu, joy of man’s desiring” di Bach ad aprire il concerto, musica accolta dagli applausi del pubblico che ha iniziato così a respirare davvero le atmosfere del Natale. Subito dopo è stata la volta dell’attrice con “Mestrale di marzo”, poesia di Erri De Luca che narra il mistero dell’Avvento ed è sempre tratto da Erri De Luca il brano ripreso da “Il nome della madre”, il racconto dell’annuncio della nascita passando per il viaggio intrapreso da Maria e Giuseppe, tra le discriminazioni subite e le gioie provate. In un crescendo di musiche si è poi giunti alla gioia del Natale e con “Astro del ciel” e “In notte placida” di Cuperin gli spettatori sono giunti a Betlemme con Maria e Giuseppe. La nascita del Bambino culmina nel suono della Ninna Nanna di Brahms e nell’immancabile “Quanno Nascette Ninno” eseguita nella versione della nuova compagnia di canto popolare. Non poteva mancare “Dolce sentire” il cantico di San Francesco d’Assisi, lo stesso che realizzò per primo il presepe nella caratteristica Greccio. Emozionante il racconto del primo sguardo tra San Giuseppe e il Bambino mentre il quartetto d’Archi ha intonato “Tu scendi dalle stelle”. Un bell’evento conclusosi tra gli applausi e le emozioni del pubblico che si è visto immerso dolcemente nelle atmosfere del Natale fatto di musica e parole; un modo per riflettere sul suo vero significato nonostante la velocità del mondo.

 

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